Il Taiji Quan è un’Arte che si può praticare a scopo marziale e, nel contempo, per il benessere e la salute. La sua peculiarità è armonizzare il Corpo con la Mente e lo Spirito, mentre, si è intenti a combattere con un avversario immaginario, dove, l’altissima concentrazione su se stessi, soprattutto sulla respirazione e sulla gestione delle proprie energie, condurrà nel tempo… ad una profonda Meditazione in Movimento!
Che cos’è il Taiji Quan (o Tai Chi Chuan)?
Non è facile definire letteralmente il significato, del termine Taiji Quan, si può tradurre in “Arte Suprema di Combattimento, del Principio Superiore Yin e Yang“.
Il Taiji Quan è una disciplina di radice Taoista, un’Arte Marziale di Autodifesa Stile Interno, è necessario specificare che comprende una sorta di fusione di due Arti molto antiche, contiene sia il combattimento marziale del Kung Fu (duro lavoro, abilità), sia lo Stile Interno del Qi Gong (lavoro sull’Energia Vitale), che opera sulla parte più profonda, spirituale e meditativa.
Un assaggio di Storia
Esistono differenti fonti sulla nascita del Taiji Quan, alcune si rifanno al tempo di dinastie antichissime, Tang, Song, Yuan…, ma nessuna conferma una data precisa.
Molti veicolano l’origine verso la famiglia Chen (dinastia Ming 1368-1644), il cui fondatore, Chen Wang Ting, avrebbe creato il suo Stile, unendo varie movimenti ed esercizi, anche con tecniche in coppia (Tui Shou, che si traduce in spinta a due mai).
Il Taiji Quan, si divulga di generazione in generazioni in tutto il continente cinese, trasformandosi nel corso degli anni in 5 diversi Stili: Chen, Yang, Wu, Wu/Hao e Sun, tutti collegati da un unico pensiero filosofico e dal lavoro sul movimento delle energie interne.
Oggi, lo Stile della famiglia Chen e lo Stile della famiglia Yang (creato da Yang Luchan), sono i più praticati:
- lo Stile Chen è caratterizzato dalla posizione del baricentro bassa e dal continuo passaggio, da movimenti lenti ad esplosivi, dove, l’energia si manifesta attraverso una forza a spirale e una più esplosiva.
- lo Stile Yang si riconosce dalla posizione del baricentro più alta e la forza si esprime con movimenti più ampi e circolari, paragonabile ad un bozzolo di seta che si srotola.
In tutti gli Stili, il comune denominatore, è la forza che parte dai piedi e fuoriesce dalle mani, è importante il radicamento dei piedi al suolo, la flessibilità dei fianchi e la leggerezza della parte alta del corpo.
L’Arte del Taiji Quan è basata sugli stessi principi della Medicina Tradizionale Cinese, mira a ripristinare la circolazione energetica, tramite la costante ricerca dell’equilibrio tra le Energie “Yin” e “Yang”, in continua trasformazione tra loro che danno origine all’Energia Vitale “Qi”.
Il “Qi” circola nei “meridiani”, canali energetici, che attraversano tutto il nostro corpo, come nell’agopuntura, i meridiani vengono trattati con gli aghi, nel Taiji Quan, i meridiani vengono stimolati continuamente dai movimenti che lo caratterizzano.
Dal respiro e dalla postura dipende tutto, il tutto è l’intenzione sia mentale che fisica
Il respiro unisce il corpo alla mente, motivo per cui, è importante imparare a gestire e controllare la respirazione rendendola calma e profonda.
Un corretto ritmo respiratorio permette di espandere il “Qi” in tutto il corpo.
Generalmente si usa la respirazione addominale normale (inspirando, l’addome si gonfia – espirando, l’addome si sgonfia), mentre in caso di movimenti veloci e esplosivi, subentra la respirazione addominale inversa (inspirando, l’addome si sgonfia – espirando, l’addome si gonfia).
Dalla quiete mentale dipende il respiro e da qui il tutto: la concentrazione, l’intenzione, la rilassatezza del corpo, la sicurezza nei movimenti, la percezione, l’intuizione e la forza.
Si inspira in un comportamento Yin, quale indietreggiare per prepararsi alla difesa, mentre si espira ad un comportamento Yang, per avanzare e attaccare l’avversario.
Nel Taiji Quan anche il lavoro fisico è molto intenso e profondo, mutamenti di “Vuoto” e di “Pieno” devono essere sincroni con quelli dell’avversario e ad essi complementari.
In tutti i movimenti, occorre il controllo costante della postura e dell’allineamento vertebrale, in cui il bacino è leggermente ruotato in avanti, i fianchi leggermente bassi, il petto incavato, mentre, tutte le articolazioni agiscono fluide, elastiche e rilassate.
È importante sottolineare che il Vuoto e il Pieno non sono mai assoluto, infatti, il movimento fisico non raggiunge mai l’estremo grado articolare.
Ogni movimento, del Taiji Quan, è una tecnica precisa, di cui è necessario conoscere l’applicazione, non si attacca mai l’avversario, si assorbe il colpo, si sfrutta il peso e la forza dell’opponente per agire, si passa con fluidità da una tecnica all’altra, mantenendo il controllo continuo, senza mostrare mai affanno fisico, con la consapevolezza mente/corpo.
Durante il percorso di studio, oltre ad imparare i principi essenziali di forze/energie, direzioni e posizioni, si apprendono vari passi singoli che uniti tra loro, in sequenze, prendono il nome di “Forma”.
Esistono tantissime Forme codificate che si praticano sia a mani nude che con l’uso di armi, tra le armi più usate troviamo la spada, il bastone, il ventaglio e la sciabola.
Se si sceglie di praticare il Taiji Quan a scopo agonistico, durante le Gare, gli atleti si esibiscono singolarmente, a coppia o in gruppo e non ci sono limiti di età.
Per diventare Maestro, è necessario fare un percorso di formazione molto lungo, che prevede l’acquisizione delle varie Cinture fino al raggiungimento della Cintura Nera e l’acquisizione di vari livelli di formazione.
A cosa serve il Taiji Quan?
La Medicina Tradizionale Cinese considera Il Taiji Quan, un’ineguagliabile attività psicofisica, un preziosissimo “metodo di ginnastica preventiva” che aiuta a condurre una vita sana e mira alla longevità.
Con i suoi movimenti, il Taiji Quan, già dopo pochi mesi di pratica, dona un senso di benessere naturale, nella postura, nell’equilibrio e tranquillizza la mente.
Nel tempo, la pratica corretta e costante del Taiji Quan, sotto la guida di un Maestro esperto, permetterà di comprendere la sostanziale differenza, tra praticare i movimenti e percepire gli stessi anche a livello emotivo, diventerà un lavoro introspettivo che si aprirà in uno stato di Meditazione in Movimento, dove, se si vuole, prenderà spazio la sfera spirituale.
Il Taiji Quan, lento, fluido e circolare, abbinato all’altissimo impegno mentale, lo rendono un sistema di eccellenza rispetto ad altre attività esistenti.
Quali i benefici?
I risvolti positivi del Taiji Quan sono veramente tanti, soprattutto, sulla sfera fisica, psicologica e relazionale degli individui.
È adatto a persone di tutte le età, anche ai giovanissimi, perché oltre a portare benefici, potenziando il fisico e la mente, questa disciplina può promuovere competenze trasversali utili nella vita e nelle relazioni umane, aiuta a gestire emotività, irrequietezza, tensioni, aggressività e socialità.
Dai risultati di recenti sperimentazioni, testimoniano che anche le persone che soffrono di malattie metaboliche, muscolo-scheletriche, degenerative e neurodegenerative possono beneficiare del Taiji Quan.
Infatti, numerosi studi scientifici, condotti su questa Arte, soprattutto, in Europa ed in America, dimostrano e confermano la sua importante finalità di prevenzione e terapia complementare.
Il Taiji Quan migliora la consapevolezza di sé, aumenta la capacità polmonare, aumenta le difese del sistema immunitario, lubrifica e rende flessibili le articolazioni, aumenta l’elasticità di muscoli e tendini, abbassa la glicemia, aiuta la circolazione sanguigna, migliora la funzionalità degli organi interni, aumenta la concentrazione ed è un ottimo rimedio contro la depressione.
In conclusione… mentre rende il corpo agile e armonioso, sollecita tutto il sistema nervoso riducendo tensioni e stress… una vera e propria chiave d’accesso all’ “auto-cura” per mantenersi giovani e sani, in uno stato di relax!
La conoscenza del Taiji Quan non si limita, alle ore di allenamenti passati in palestra e alle informazioni acquisite sui libri o sul web, ma solo, il continuo lavoro su sé stessi, eseguito per anni e anni, ci permetterà di dire: “io, pratico il Taiji Quan!”
Autrice: Daniela Monetti – Maestro di Taiji Quan e Qi Gong
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