L’attività sportiva agonistica, sia a livello amatoriale che professionistico, induce l’organismo a far fronte a richieste energetiche superiori alla norma e spesso al di sopra delle proprie possibilità.
In questa condizione di stress psicofisico si determinano sbilanciamenti di tipo ormonale legati all’aumento del cortisolo con incremento dei radicali liberi conseguenti a stress a livello muscolare e tendineo, cardiovascolare, respiratorio e psichico e a livello energetico.
Nel valutare nella mia professione alcuni atleti lungo un percorso di mesi di attività fisica, ho potuto approfondire l’influenza dell’ attività agonistica sportiva sull’asse Psico-Neuro-Endocrino-Immunologico (PNEI) e sull’equilibrio psico-fisico e conseguentemente ho fatto applicare in maniera mirata un tipo di alimentazione ed integrazione oligo alimentare e vitaminica basato sulle singole costituzioni e con un orientamento prevalentemente naturopatico.
Qualsiasi situazione di stress generata dallo sforzo produce a livello ipotalamico uno stimolo a secernere CRH ( Corticotropin Releasing Hormone ) il quale a sua volta stimola l’adenoipofisi a secernere ACTH (Adeno Cortico Tropic Hormone).
L’ACTH in circolo raggiunge le ghiandole surrenali stimolandole a produrre, attraverso un legame a specifici recettori di membrana, ormoni glicorticoidi ( cortisolo ) e mineralcorticoidi ( aldosterone ).
C’è da considerare che maggiore sarà lo stress psicofisico, maggiore sarà la produzione di cortisolo ed aldosterone con le relative conseguenze.
L’aumento dell’attività fisica a livelli agonistici determina quindi:
- Un aumento della produzione di cortisolo e aldosterone
- Un aumento della produzione di catecolamine ( adrenalina e noradrenalina )
- Un ‘ elevata produzione di radicali liberi
Tra le cause che concorrono a un aumento del cortisolo nello sportivo, avremo:
- sonno insufficiente
- riposo insufficiente
- recupero insufficiente
- superallenamento
- attività extra sportiva troppo stressante
- allenamenti in concomitanza di malessere psicofisico
- alimentazione inadeguata
Sembra evidente come un assetto adeguato ormonale, legato ad un equilibrio psicofisico sull’asse PNEI, con una valutazione e trattamento naturopatico di base e nutrizionale personalizzato al terreno costituzionale dei singoli atleti, possa essere alla base del benessere generale dell’organismo degli atleti e come una sola carenza di uno degli aspetti citati possa vanificare mesi di preparazione atletica e di sacrifici.
Stress psicofisico negli atleti consigli .
Ecco perché agli atleti che prendo in esame consiglio e faccio condividere i seguenti punti che ritengo essere fondamentali per un atleta agonista anche non professionista, ed in particolare:
- aumentare il recupero post allenamento
- aumentare la durata e la qualità del sonno
- migliorare l’ alimentazione (seguendo gli schemi naturopatici)
- controllare costantemente il trend delle proprie prestazioni
- alleggerire, supportati dal proprio preparatore atletico, periodicamente il carico di lavoro
- praticare tecniche di recupero attivo come il massaggio, il rilassamento, l’ idroterapia, la riflessologia plantare
- praticare con regolarità la meditazione
- utilizzare integratori antiossidanti mirati a combattere i radicali liberi prodotti dai lunghi e intensi allenamenti
Valerio Costantino