Gli italiani hanno mal di schiena. Le patologie che possono colpire la colonna vertebrale sia nelle forme piu’ acute che lievi (dalle forme più blande alla scoliosi fino alle forme neoplastiche primarie e secondarie) interessano circa il 75% della popolazione italiana, ossia tre persone su quattro.
Con significativi impatti sulla qualità della vita dei pazienti che, tuttavia, in moltissimi casi possono tornare ad una qualità di vita normale. Nel 20% dei casi piu’ gravi si rende tuttavia necessario un trattamento chirurgico. Delle piu’ recenti innovazioni diagnostiche, chirurgiche, tecnologiche e riabilitative, oltre 450 ortopedici e neurochirurghi italiani e stranieri, discuteranno da domani, 5 maggio fino a sabato 7 maggio a Vicenza nell’ambito del 34mo Congresso GIS – Società Italiana di Chirurgia Vertebrale, che si svolge alla Fiera di Vicenza. Al congresso, coordinato e presieduto dal dott. Massimo Balsano, Direttore del Centro Regionale specializzato per la chirurgia vertebrale situato a Schio (Vicenza), interverranno alcuni dei massimi esperti mondiali provenienti da Stati Uniti, Germania, Francia, Belgio e Gran Bretagna. Durante il Congresso verranno illustrate le piu’ recenti innovazioni per quanto riguarda il trattamento di discopatie degenerative, stenosi, traumi (fratture e dislocazioni), deformità vertebrali (cifosi, scoliosi e lordosi) e instabilità vertebrali.
Nel corso del congresso saranno inoltre affrontate e dibattute alcune delle aree tematiche piu’ significative, come ad esempio la scoliosi, deformità della colonna vertebrale, a volte molto grave, oggi correggibile attraverso tecniche chirurgiche e sistemi tecnologicamente all’avanguardia. Di particolare rilevanza, inoltre, l’aggiornamento sulle più recenti innovazioni registrate nella diagnosi e conseguente trattamento chirurgico delle forme neoplastiche primarie che si originano dalla colonna vertebrale. Dal punto di vista tecnologico, negli ultimi anni sono stati effettuati significativi progressi sia in termini di tecniche operatorie sia di protesi. Tra queste a Vicenza si discutera’ delle nuove tecnologie mininvasive per processi spinosi, destinati a stabilizzare il rachide toracico, lombare e sacrale. L’impianto di questi nuovi dispositivi avviene attraverso piccole incisioni lungo la linea mediana, il che contribuisce ad abbreviare i tempi di convalescenza del paziente ed accelerare la ripresa delle normali attività. “In Italia, ogni anno – spiega Balsamo – vengono effettuati circa 2.500 interventi severi (complessi) alla colonna vertebrale, di cui 500 in Veneto e 300 circa a Vicenza, presso il Centro Regionale di Schio. Questi interventi sono spesso necessari per correggere gravi deformità sia dell’età’ pediatrica che dell’età’ adulta, e per trattare gravi traumatismi vertebrali con danno midollare e neoplasie”.