Zeolite: un minerale naturale con attività detossinante e antiossidante
Zeolite è un termine che deriva dal greco ed indica un particolare gruppo di minerali vulcanici microporosi di cui è ricca la crosta terrestre. Essi, infatti, abbondano nelle rocce vulcaniche e nei laghi di origine salina e sono noti per la capacità di assorbire o scambiare sostanze nocive. La scoperta dell’azione catalitica delle zeoliti risale al 1756 e si deve al mineralogista A.F. Cronstedt il quale si accorse del loro riscaldamento, rigonfiamento e dell’emissione di vapore acqueo subito dopo essere state bagnate.
Azione assorbente e chelante dei metalli pesanti: impieghi della zeolite
La struttura porosa e la presenza di ioni al loro interno, permette alle zeoliti di assorbire i metalli nocivi per la salute come, ad esempio, piombo, cromo, nichel, zinco. Le pietre vulcaniche mostrano, unitamente ad una perdita di lucentezza e trasparenza, un cambiamento di colore, che da bianco diventa rosato o bruno, in presenza di inclusioni organiche e di ossidi di ferro.
Grazie agli studi effettuati, le zeoliti, oggi, vengono impiegate in moltissimi settori, dalla geologia all’industria chimica fino ad arrivare all’ambito sanitario. Alcuni esempi:
- grazie all’attività selettiva, le zeoliti vengono utilizzate in apparecchiature che riescono ad eliminare il calcio in eccesso presente nell’acqua;
- sono utilizzate come scambiatori di ioni per rimuovere ioni ammonio e metalli pesanti dalle acque di scarichi industriali;
- nel settore nucleare vengono impiegate per rimuovere elementi radioattivi dalle acque;
- nell’industria petrolchimica vengono usate per la lavorazione del petrolio.
Azione biologica sui tessuti
Le zeoliti vengono utilizzate proprio per le loro proprietà assorbenti, chelanti e antiossidanti. Si trovano in commercio sotto forma di dispositivi medici in capsule che possono essere assunte nelle seguenti situazioni: convalescenza, stress ossidativo, esposizione prolungata a metalli pesanti.
Sono validi presidi che, con un’azione naturale, vantano un effetto detossificante, riducendo eventuali danni dovuti alla chemioterapia, a cure farmacologiche ed a esposizioni prolungate a sostanze dannose. I canali all’interno delle zeoliti riescono infatti a “fagocitare”, a livello intestinale, in maniera del tutto naturale, le sostanze nocive tra cui ammonio, tossine e metalli pesanti. Le zeoliti si sono dimostrate sicure perché non vengono assorbite dall’organismo ma lo attraversano semplicemente.