I Fiori di Bach ci offrono un eccellente aiuto, perché nel momento in cui riconosciamo l’emozione con cui abbiamo più difficoltà, possiamo più facilmente metterci a confronto con quello stato emotivo, elaborarlo e trasformarlo.
Pertanto, una volta che noi adulti siamo in grado di riconoscere e affrontare le nostre emozioni spiacevoli, saremo capaci di farlo anche con le emozioni dei bambini.
E allora il “non devi avere paura!” diventerà “ti vedo molto spaventato”.
Con le emozioni dei bambini è molto utile anche lavorare con il corpo e quindi al “ti vedo molto spaventato” possiamo aggiungere “capisco che hai paura, andiamo un po’ a vedere dov’è questa paura…dove la senti nel corpo?
Quando il bambino localizza l’emozione in un punto del suo corpo, noi possiamo fargli un massaggino su quella parte con il rimedio floreale corrispondente a quello stato emozionale, per esempio con Rock Rose se è una paura molto forte, o con Aspen se è più simile ad un’inquietudine; oppure con Holly se invece è arrabbiato; o con Mustard se è triste.
Contemporaneamente possiamo chiedergli di dare una forma alla sua emozione: “che forma ha questa paura?“, “di che colore è?“, se per esempio ci ha risposto “una palla rossa” gli chiederemo cosa ci vogliamo fare con questa “palla rossa“.
In questo modo non abbiamo negato l’emozione, al contrario ci siamo permessi di starci con quell’emozione, permettendo anche al bambino di parlarne.
Ed è proprio permettendo al bambino di parlarne in qualche modo, che l’emozione non si blocca a livello fisico.
Come si usano i Rimedi Floreali per i bambini
Se si tratta di neonati si consiglia l’uso esterno del rimedio: si inumidiscono con qualche goccia le labbra, le tempie o i polsi o si diluiscono 10 gocce, circa, nell’acqua che si utilizza per fargli il bagnetto.
Un’altra possibilità è che le essenze floreali selezionate per il neonato siano prese dalla mamma qualora allatti. Se il neonato è alimentato artificialmente, si può aggiungere il rimedio al latte del biberon.
I bambini possono prendere il rimedio a gocce, direttamente sulla lingua, ma nel caso dei più piccoli, al fine di evitare che tocchino con la lingua il contagocce di vetro (cosa che contaminerebbe l’acqua, o che lo addentino, con il conseguente pericolo per la loro incolumità) si consiglia di somministrarlo con un cucchiaino, o in un bicchiere con un pochino di acqua.