La molecola, contenuta in alcuni tipi di prodotti in plastica per uso alimentare, è sospettata di causare gravi danni all’organismo, in particolare quello dei lattanti.
BRUXELLES – Dal primo marzo l’Ue mette definitivamente al bando i biberon di plastica pericolosi per la salute dei bambini. Da martedì prossimo sarà proibito in tutta l’Unione europea fabbricare le bottigliette di plastica contenenti bisfenolo A, una sostanza considerata nociva per l’organismo e per la salute dei bambini. Le industrie hanno già cominciato a ritirare dal mercato i biberon incriminati e contano di completare l’operazione entro la metà del 2011. Dal primo giugno il divieto sarà totale e riguarderà anche la commercializzazione e l’importazione dei biberon al bisfenolo. “Si tratta di una tappa importante per migliorare la protezione della salute dei cittadini europei e in particolare dei bambini, nel rispetto del principio di precauzione”, ha affermato il commissario Ue alla salute e ai consumatori John Dalli, in vista dell’attuazione pratica della direttiva adottata alla fine di gennaio.
MECCANISMO DI ELIMINAZIONE. Sospettato di essere dannoso per la salute fino dagli anni Trenta, il bisfenolo è accusato di alterare il corretto sviluppo cerebrale dei bambini, ma anche di causare malattie dello sviluppo sessuale e sterilità nei maschi. In Europa hanno fatto da apripista Francia e Danimarca, che per primi lo hanno vietato sul loro territorio, mentre in altre parti del mondo avevano già detto no a prodotti contenenti quella molecola Canada, Australia e diversi Stati Usa. Il bisfenolo A è una molecola organica che entra nella composizione dei policarbonati, materia plastica utilizzata per diversi prodotti, tra cui i biberon. Piccole quantità della molecola possono passare da un contenitore fino negli alimenti se viene portato ad alta temperatura, come accade per la preparazione del latte nei biberon. Prima che i bebè abbiano raggiunto i sei mesi di età, il meccanismo di eliminazione del bisfenolo non si attiva e quindi la sostanza diventa molto dannosa soprattutto nella fase in cui la preparazione del latte somministrato con il biberon è l’unica fonte di alimentazione