Cosa sono le Coliche Gassose o Coliche Serali o Coliche dei Tre Mesi ?
Come si presenta il bambino ? Perche si manifestano le coliche dei tre mesi ? Come dobbiamo comportarci?

Che cosa sono le coliche gassose dei neonati?

Nei primi mesi di vita del neonato il pianto e l’ irrequietudine sono da considerarsi normali, questi  comportamenti tendono ad aumentare fino alla sesta settimana. Successivamente si verifica una loro progressiva e spontanea risoluzione.

Alcune volte succede che il pianto può essere così eccessivo, penetrante ed intenso da raggiungere un livello di insopportabilità per i genitori, tale da disturbare realmente il rapporto con il bambino. Ciò può provocare insonnia, senso di inadeguatezza e frustrazione materna.

In questi primi mesi di vita si può assistere ad eccessi di pianto irrefrenabile ed inconsolabile, apparentemente immotivato in bambini per il resto in ottime condizioni generali, tranquilli e sereni in altri momenti della giornata. Tali manifestazioni vengono comunemente chiamate “ Coliche Gassose “ o “ Coliche Serali “ ( benché la loro origine gastrointestinale non sia stata dimostrata ).

Chi viene colpito dalle coliche gassose e quando si presentano.

Le coliche dei neonati si verificano senza distinzione di sesso o di razza, sia nei neonati allattati al seno o artificialmente. Di solito incominciano durante il primo mese di vita, con risoluzione spontanea definitiva entro il quarto o sesto mese di vita (il periodo varia da soggetto a soggetto).

La colica predilige un ‘orario preciso, di solito si presentano nel tardo pomeriggio o nelle prime ore della notte, ma potrebbero presentarsi in qualsiasi altro momento della giornata immediatamente o entro 30 minuti dal pasto. La durata è variabile e generalmente non supera le due ore.
Come si presenta il bambino e come riconosce le coliche serali.
Il bambino di solito, comincia ad agitarsi con pugni serrati, piange in modo rabbioso, tiene le gambe flesse sull’ addome e ripete movimenti si suzione come se avesse fame.

Perché si manifestano le coliche gassose?

Non si conosce l’ esatta patogenesi (cause), di questi eccessi di pianto, probabilmente il motivo potrebbe non essere lo stesso. Sono state formulate varie ipotesi:

  • Errata tecnica di alimentazione: sunzione da parte del piccolo troppo   precipitosa, facendo introdurre così oltre al latte anche molta aria durante la poppata sia al seno che al biberon.
  •  Aumentata peristalsi intestinale.
  •  Intolleranza alimentare alle proteine del latte vaccino.
  •  Temperamento particolare del piccolo.
  •  Problemi relazionali familiari.

Come comportarsi quando si manifestano le coliche gassose.

  • Come prima cosa quando si allatta il piccolo al seno, fare aderire bene la bocca la capezzolo della madre in modo tale da evitare che il neonato introduca aria oltre al latte. Se si allatta al biberon, fare in modo che la bocca del piccolo aderisca bene alla tettarella del biberon, per evitare che il bimbo introduca aria. Ci si accorge che il piccolo sta introducendo aria poiché emette il suono della suzione a vuoto. In questo caso non sta succhiando aria, ma sta ingurgitando aria poiché la sua bocca non riesce ad avere una presa valida sul capezzolo della mamma sulla tettarella del biberon.
  • Si può prendere il bimbo in braccio a pancia in giù facendo aderire la vostra mano sul pancino del piccolo, ninnandolo avanti e in dietro con  il braccio, mentre l’alta mano, mentre l’altra mano picchietta leggermente sul sederino, favorendo la discesa dell’aria e sua eventuale espulsione.
  •  Prendere le gambe del neonato e farle aderire flettendole sull’ addome avanti e indietro in modo tale che la pressione leggera esercitata da questo movimento possa favorire l’ espulsione dell’ aria.
  •  Facilitare la fuoriuscita dell’aria massaggiando il pancino con movimenti concentrici rivolti verso il basso per favorire spontaneamente la discesa dell’ aria e sua eventuale espulsione.
  • Se si possiede un seggiolino vibrante utilizzatelo. Le vibrazioni del seggiolino possono facilitare la discesa dell’aria presente nel pancino.
  • Favorire un ‘ambiente sereno privo di stimoli forti quali luce e rumori che potrebbero infastidire il piccolo. Creare un ambiente con luce soffusa e priva di frastuoni. Si può ricorrere anche alla musicoterapia.
  •  Se la madre assume grande quantità di latte o suoi derivati , diminuire il quantitativo di latte e derivati introdotti.
  •  Fare assumere delle tisane a base di finocchio liquirizia malva o camomilla.
  •  Evitare tensioni familiari tra i genitori. Ricordarsi che i bambini sono molto sensibili e capaci di captare il nervosismo e la tensione.

Consigli sempre validi per il benessere del bambino, specialmente in chiave preventiva.

  1. In qualsiasi caso, non iper alimentare il bambino, pensando che il pianto sia unicamente segno di fame poiché questo provocherebbe un sovraccarico gastrico che di persè può dare disturbo ed innervosire ulteriormente il piccolo. ( è opportuno che tra una poppata e l’ altra ci sia un intervallo di almeno 3 ore : tempo medio di svuotamento dello stomaco.)
  2. E’  importante in egual modo che la madre venga aiutata nei lavori domestici, perché un madre oberata di lavoro e affaticata, sarà meno disponibile a tollerare il pianto del piccolo.
  3. Nell’ ipotesi allergica, si dovrebbe provare una dieta priva di proteine del latte vaccino. Si rimanda a valutazione del pediatra . ( se i sintomi saranno dovuti all’ intolleranza, i sintomi si ridurranno vistosamente fino a scomparire in 24-48 )
  4. Favorire il bagnetto serale prima di coricare il piccolo con acqua tiepida e qualche goccia di olio essenziale alla camomilla e malva, questo servirà a rilassare il vostro piccolo. Naturalmente il bagnetto andrà fatto quando il bimbo non è agitato ma tranquillo. Questo incontro servirà sia alla madre al padre e al neonato. Potrebbe diventare un piacevole appuntamento per tutta la famiglia.

Autore

Lo staff di naturopataonline.org