Sempre più negli ultimi anni l’utilizzo dei funghi medicinali si sta diffondendo anche tra i meno affini ai concetti di naturopatia e medicina olistica. Questo perché sono state riconosciute a queste varietà incredibili proprietà e benefici che non lasciano spazio allo scetticismo dei molti. Storicamente infatti questi funghi sono stati utilizzati da civiltà antiche per la cura e la prevenzione di malattie e patologie di vario genere.

Nelle prossime righe andremo a conoscere meglio questi funghi medicinali, analizzandone proprietà e tassonomie. Essenziali per l’utilizzo corretto di queste varietà.

Tassonomia dei funghi medicinali: come identificarli correttamente

Nella tassonomia dei funghi medicinali tendono spesso a prevalere le semplificazioni per necessità di impiego. Quando però confrontiamo i risultati ottenuti nella pratica clinica, appare evidente l’enorme differenza tra funghi che sembrerebbero essere stati classificati nella stessa categoria e distribuiti commercialmente sotto lo stesso nome.

In questo articolo si vuole esaminare a titolo di esempio, uno dei funghi maggiormente utilizzati in medicina tradizionale Cinese e Asia orientale da diversi secoli, il Ganoderma Lucidum, chiamato anche Reishi o Ling-Zhi. Anche in Europa l’utilizzo della micoterapia e in particolare del Ganoderma L. è sempre più diffuso, quindi per poter ottenere un risultato concreto nelle terapie è doverosa una maggior chiarezza in ambito tassoniomico.

Ganoderma Lucidum: proprietà e utilizzi

I funghi producono una grande diversità di prodotti naturali a basso peso molecolare, con diverse bioattività che spesso sono importanti per le loro interazioni con altri organismi. Nel caso dei funghi chiamati Ganoderma Lucidum producono un impressionante arsenale di oltre 400 composti bioattivi. Prodotti a base di Ganoderma Lucidum vengono consumati in tutto il mondo e hanno un valore di mercato significativo, con un fatturato globale annuo stimato di oltre 2,5 miliardi di dollari. La ricerca moderna ha dimostrato che questi funghi hanno varie attività biologiche e proprietà medicinali, come attività antitumorale, anti-ipertensivo, antivirale e immunomodulante. Tutte le parti – tra cui i corpi fruttiferi, micelio, e spore – possono essere utilizzate. Queste importanti attività terapeutiche sono principalmente favorite da due distinte categorie di principi bioattivi, i polisaccaridi e triterpeni.

Ganoderma Lucidum: le differenze tra diverse tassonomie

In uno studio molto recente, sono stati confrontati due ceppi venduti in commercio con il nome di Ganoderma Lucidum, il primo tipizzato con la sigla M9720 e il secondo con la sigla M9724, dalla Società Belga Mycelia BVBA, con analisi filogenetiche molecolari del corpo fruttifero, e per il loro profilo legato ai metaboliti secondari. È stata impiegata una Cromatografia liquida ultraperformante accoppiata a spettrometria di massa (UPLC-ESIMS) in combinazione con una spettrometria di massa ad alta risoluzione elettrospray ionizzazione (HR-ESI-MS). Secondo l’analisi morfologica, il ceppo M9720 è stato identificato come Ganoderma Lucidum S.Str. di provenienza Europea, mentre M9724 è stato identificato come Ganoderma Ganoderma di provenienza Asia orientale. Gli autori dello studio hanno potuto dimostrare che un estratto in etanolo di Ganoderma Lucidum (M9720) contiene molti meno triterpeni rispetto a quelli trovati nel estratto di Ganoderma Lingzhi (M9724). L’elevata quantità di acidi triterpenici spiega anche il sapore amaro del Ganoderma Lingzhi (M9724) e del suo estratto in etanolo. A quanto pare, gli acidi triterpenici del Ganoderma  Lucidum S. Str. sono stati analizzati per la prima volta in questo studio. Questi risultati dimostrano l’importanza della tassonomia per un uso terapeutico più selettivo dei funghi medicinali.

La storia del Ganoderma Lucidum. Il fungo miracoloso!

La specie Ganoderma Lucidum (Curtis) P. Karst. (Ganodermataceae, Polyporales, Basidiomiceti) è stato originariamente descritto come Boletus lucidus Curtis sulla base di campioni trovati in Inghilterra. In seguito, il nome Ganoderma Lucidum è stato applicato erroneamente essendo morfologicamente in qualche modo simile ai Ganoderma collezionati da molti paesi in tutto il mondo, tra cui il fungo Ling-Zhi in Asia orientale. Anche se circa 20 anni fa era già stato dimostrato che alcuni campioni con il nome Ganoderma Lucidum provenienti dall’ Europa e dall’Asia orientale nella maggior parte dei casi non erano conspecifici. Nonostante ciò gli isolati di Ling-zhi impiegati in medicinali, in prodotti chimici, o studi di genomica, così come ceppi commercialmente coltivati sono ancora indicati come G. lucidum.

Riflessioni sulle tassonomie dei funghi medicinali

Nel frattempo, le caratteristiche morfologiche utili a distinguere un Ganoderma Lucidum S.Str. Europeo e il fungo Ling-zhi sono noti e sempre più numerosi gli studi tassonomici disponibili. Fino a quando non vi sarà una monografia mondiale, con esami approfonditi dei circa 290 nomi tassonomici di riferimento, di cui circa 80 specie di Ganoderma ( Kirk et al., 2008  e  Ryvarden 2000 ), non sarà possibile applicare un nome tassonomicamente corretto con certezza.

Oggi per aumentare realmente le probabilità di successo in micoterapia è doveroso basarsi oltre che sulla nomenclatura, anche sul tipo di estrazione e sulla titolazione del principio attivo che si vuole andare ad utilizzare, senza il bisogno di dimenticare il lavoro sinergico-potenziativo che permette l’intera matrice del fungo in toto o di una parte di esso.

L’accenno precedente all’utilità di classificazioni sempre più precise, vuole essere sia spunto di riflessione, che espressione di un nuovo bisogno sempre più contemporaneo, il bisogno di essere sempre più chirurgici nell’operare in determinate aree di competenza, specialmente quando vogliamo contrastare alcune difficili patologie.

 

Ringraziamo Derry Procaccini del network di professionisti olistici Phedros per il prezioso contenuto.

Autore

Lo staff di naturopataonline.org