L’estetica oncologica è la specializzazione del prossimo futuro nel campo dell’estetica
L’estetica oncologica è la specializzazione del prossimo futuro nel campo dell’estetica
Parlare di estetica oncologica, massaggi e trattamenti beauty mentre si sta combattendo contro un tumore fino a poco tempo fa sarebbe stato impensabile. Oggi l’estetica oncologica è considerata una terapia complementare e integrata nel percorso di cura in molte strutture ospedaliere.
Sara Villa ex informatore e promotore del parafarmaco, ora Naturopata ed Estetista Specializzata, racconta il percorso alla scoperta di questa specializzazione che l’ha portata al San Raffaele, dove si tiene periodicamente il corso per ottenere la certificazione internazionale in estetica oncologica OTI Oncology Training International tenuto da Angela Noviello direttrice OTI per l’Italia.
Sara, un concentrato di energia e buonumore, va dritto al punto:
“ Una mano di smalto non farà regredire la massa o renderà superflua una chemio, ma può regalare un po’ di benessere e di normalità in un momento della vita in cui tutto è fuori dal normale. La maggior parte delle terapie lascia segni sul corpo che riportano in ogni momento alla condizione di malato e che hanno un impatto molto negativo sulla vita sociale della persona in cura oncologica. La percezione che hanno di sé, quindi anche sull’approccio alla malattia e alle cure è vissuto con angoscia. Per una donna, in particolare, quando bellezza e femminilità vengono intaccate viene meno la propria identità, e insieme a dolore fisico e mentale subentrano insicurezza, imbarazzo e disagio per una immagine nella quale non ci si riconosce più.
La prima domanda che la paziente rivolge al medico che gli comunica la diagnosi è: “Dottore, perderò i capelli?”. L’aspetto esteriore, volente o nolente è il nostro biglietto da visita , chi siamo, come viviamo, cosa vogliamo e come stiamo. “In quest’ottica, insegnare alle donne a prendersi cura della propria pelle anche durante la chemio, quali trattamenti estetici possono fare, come truccarsi per nascondere pallore e rush cutanei per quanto possa sembrare un aspetto secondario, nei momenti difficili diventa una sorta di ancora di salvezza: “- io esisto in questo mondo e voglio vivere anche solo ancora un giorno al meglio possibile”-.
Secondo studi recenti, il massaggio è considerato dal 20% dei pazienti uno strumento per ridurre dolore, gestire l’ansia, rafforzare il proprio sistema immunitario e riuscire a gestire gli effetti collaterali delle terapie”.