Oggigiorno il termine “virus” è diventato sempre più prevalente nei discorsi odierni. Dalle televisioni, ai giornali la parola virus è spesso menzionata da anni in molti modi, in relazioni alle epidemie come l’ebola, oppure più comunemente per il raffreddore e l’influenza.
Raramente però ci si sofferma, su cosa sono i virus, spesso un po’ misticamente presi sotto gamba oppure trattati come se fossero la peste. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di luce su che cos’è esattamente un virus e come affrontarli.
Cos’è un virus?
I virus, questi parassiti microscopici sono invisibili ad occhio nudo e generalmente possiedono dimensioni inferiori ai batteri. Una caratteristica peculiare di questi organismi è l’incapacità di riprodursi al di fuori di un corpo ospiti, e per questo vengono definiti “parassiti”.
Il mondo non è nuovo al contagio dei virus, e la storia di questi organismi è costellata di eventi drammatici come l’epidemia di Ebola nel 2014, o la pandemia di influenza H1N1 avvenuta nel 2009. Questi sono solo alcune delle pandemie più recenti, che hanno tristemente dipinto i virus solo come organismi nocivi dedicati alla distruzione dell’umanità.
Anche se esistono molti virus nocivi, capaci di dare filo da torcere a medici scienziati, altri tipi di virus sono diventati fondamentali nell’ambito della ricerca e dell’innovazione scientifica. Infatti tramite lo studio di questi virus, si è arrivati a una migliore comprensione dei meccanismi e dei processi cellulari.
Come funzionano i virus
A prescindere dalla loro tipologia, i virus agiscono con un unico obbiettivo, quello di consegnare il loro DNA o RNA in una cellula ospita in modo che questo genoma possa essere espresso e in tale modo riprodursi.
È proprio questo meccanismo che rende necessario “un ospite” al virus di cui impossessarsi. I metodi di trasmissione sono diversi, in quanto possono essere trasmessi in diversi modi, come ad esempio per via aerea, oppure attraverso ferite.
Esiste però anche la possibilità che alcuni virus possano essere trasmessi dagli insetti e infettare l’uomo, come nel caso del Virus Zika. Altri esempi classici sono la febbre gialla e la febbre dengue.

Come proteggersi
Esistono molti modi in cui possiamo proteggerci dalle minacce virali. Alcuni di questi comportamenti possono spaziare da semplici e banali precauzioni fino all’utilizzo di sostanze dimostrate utili per il sistema immunitario.
Lavarsi le mani
È abbastanza ovvio, le mani sono il principale strumento che utilizziamo ogni giorno ed anche il principale mezzo con cui i virus vengono trasmessi. Basta pensare a quante cose tocchiamo ogni giorno.
Lavarsi le mani frequentemente ed utilizzare disinfettanti è uno dei modi principali per proteggerci. Possiamo anche preparare un disinfettate fai da te in modo facile e naturale.
L’abbiamo ormai sentito a iosa, forse quasi alla nausea che il distanziamento è il metodo migliore per evitare i virus. Sfortunatamente non è sempre possibile ed è l’unica cosa che possiamo realmente fare è quello di evitare contatti ravvicinati o troppo stretti quando possibile.
Supportare il sistema immunitario
In natura esistono diversi antivirali naturali come erbe e piante in grado di dare sostegno al sistema immunitario durante i periodi più vulnerabili. Tra i rimedi naturali più comuni che possiamo utilizzare senza dubbio non possiamo che non elencare:
- Echinacea: è una delle piante più usate per le sue proprietà immunostimolanti e antivirali. Nell’antichità veniva impiegata anche in caso di avvelenamento da erbe e contro morsicature dei serpenti a sonagli. Il fitocomplesso curativo è presente nelle radici della pianta. Fra i suoi principi attivi spicca l’echinacoside, una molecola con attività simili all’interferone, sostanza prodotta dall’organismo per combattere le infezioni virali. ricerche hanno evidenziato che l’echinacea incrementa la produzione di fagociti nel corpo. Questo si traduce in un indebolimento del virus, che viene ostacolato nella sua opera di infezione dell’organismo.
- Astragalo: è una pianta perenne originaria della Cina e dell’Asia orientale. La sua radice è utilizzata da millenni nella medicina tradizionale cinese per potenziare la risposta immunitaria ma non solo. Contiene flavonoidi, polisaccaridi, saponine triterpeniche e aminoacidi, sostanze responsabili di un aumento della risposta immunitaria. Ha un’attività antivirale e antibatterica, dovuta allo stimolo su organi come timo, milza e linfonodi e potenzia l’attività dei linfociti e dei macrofagi e stimola le cellule immunitarie le “natural killer” particolarmente importanti nella lotta contro i virus.
- Sambuco: i bioflavonoidi, presenti nei fiori e nelle bacche, rafforzano il sistema immunitario incrementando i livelli di antiossidanti e proteggendo le pareti cellulari dagli attacchi dei virus. In particolare, l’estratto di sambuco nero aumenta in maniera significativa la produzione di citochine infiammatorie, molecole proteiche in grado di attivare il sistema immunitario in soggetti sani e, soprattutto, affetti da alcune patologie (1).
Vitamine e Sali minerali
Il nostro corpo necessita di molte sostanze nutritive per funzionare in maniera ottimale. Troppo spesso infatti la nostra alimentazione e una vita sedentaria ci portano a sviluppare carenze critiche di vitamine e Sali minerali.
- Vitamina C: Immancabile in questa lista, non serve aggiungere veramente nient’altro. Non importa come la assumete, se con frutta come Mango, Acerola, Papaia o agrumi oppure con un integratore, non fatela mai mancare.
- Vitamina D: spesso trascurata, è fondamentale per il corretto funzionamento della risposta immunitaria, ed una sua carenza nel lungo periodo può essere certo sgradevole.
- Rame: contribuisce al funzionamento del sistema immunitario
- Zinco: presente in molti processi metabolici. È anche responsabile della regolazione della risposta immunitaria.
- Ferro: un basso apporto di ferro porta ad una diminuzione dei macrofagi attivi e degli anticorpi nell’organismo.
- Selenio: stimola la produzione di anticorpi contribuendo così al buon funzionamento del sistema immunitario.
Usare integratori
Gli integratori sono strumenti appositamente studiati per fornire supporto all’organismo e per tale ragione in base alla loro funzione li possiamo vedere come una “stampella” che può esserci d’aiuto.
Ottenere tutti i micronutrienti e i macronutrienti essenziali per il nostro organismo spesso non è alquanto facile. Causa restrizione geografiche, di tempo ed economiche mantenere una dieta equilibrata e perfetta non è sempre possibile.
Esistono valide opzioni come integratori a supporto del sistema immunitario, ne elencherò alcune:
Viraxil: ideale per il supporto alle difese naturali dell’organismo e per la funzionalità delle prime vie respiratorie. È un integratore alimentare a base di Cordyceps, sambuco, Andrographis, Resveratrolo. Contiene inoltre Vitamine B6, B12, C e D. In questo integratore sono presenti tutti i micronutrienti essenziali per l’immunocompetenza, in una formula pratica ed utile.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni visitate questo indirizzo.
Defendium: questo integratore a base di Shiitake, Astragalo ed Echinacea è stato ideato per il sostegno del sistema immunitario. L’azione di Defendium è efficace in quanto gli zuccheri presenti nei suoi composti vegetali supportano l’attività dei macrofagi e delle cellule dendritiche, stimolando la fagocitosi e conseguentemente l’attività dei linfociti.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti visitate questo indirizzo.
Batteri, virus e microrganismi
Negli ultimi anni dell’800, il consenso scientifico si era ormai stabilito su come alcuni microrganismi come i batteri fossero responsabili di alcune malattie. Una delle prime scoperte in questo merito non fu in realtà su una malattia che affliggeva l’uomo, ma una pianta molto importante.
Il virus del mosaico del tabacco non un virus esclusivo del tabacco ma colpisce molte piante come zucchero, mais, patate e perfino i pomodori. Prima della scoperta dei virus, la causa di questa malattia era un mistero a cui gli scienziati non riuscivano a dare soluzione.
Tutto cominciò quando un Botanico russo Dmitri Ivanovsky, all’epoca studente condusse un esperimento. Attraverso un filtro di Chamberland (uno strumento utilizzato per separare le miscele) passò alcune foglie di tabacco infette dal virus, scoprendo che qualunque fosse la causa della malattia fosse così minuscola da non venire filtrata dal filtro di Chamberland.
Questo fu solo l’inizio, in seguito Martinus Beijerinck, uno scienziato olandese confermò i risultati precedentemente ottenuti dal botanico russo, ma aggiunse al contrario che la malattia del mosaico del tabacco non era di origine batterica, ma era un virus.