Salvaguardare il nostro organismo da stress e ansia è ormai diventato un fattore che non coinvolge solamente la salute mentale. Sempre più ricerche stanno infatti approfondendo la relazione tra la risposta immunitaria e l’ansia.

La risposta immunitaria, attuata in difesa dal nostro organismo di fronte ad antigeni come batteri e virus può essere infatti fortemente compromessa da stati depressivi, sindrome di burnout e ansia quando  prolungati nel tempo.

Inizialmente non si era dato molto peso a questa tematica, visto che molte delle ricerche condotte in relazione allo stress e al sistema immunitario hanno ottenuto dati inconsistenti a causa della complessità della materia.  Questa divergenza è legata alla difficoltà di analizzare gli stati d’animo e la severità della moltitudine di sfaccettature che coinvolgono l’organismo.

Gli effetti dell’umore sul sistema immunitario

L’analisi complessiva però afferma come nello specifico lo stress può danneggiare molti aspetti della salute, incluso il sistema immunitario. E’ importante anche comprendere che esiste una distinzione importante tra sistema immunitario innato ed acquisito in relazione all’umore.

  • E’ stato dimostrato dalla Pennsylvania State University come gli stati d’animo negativi possono compromettere il funzionamento della risposta immunitaria incrementando il rischio di infiammazioni (1).
  • Inoltre stati depressivi e disturbi emozionali sono stati scoperti essere in grado di danneggiare memoria e concentrazione (2).
  • Al contrario la felicità è stata associata a una minore incidenza di patologie cardiovascolari e pressione alta (3).
  • Una ricerca ha anche evidenziato come il buonumore può in alcuni casi migliorare la risposta immunitaria (4).

Come migliorare l’umore?

Anche l’alimentazione può aiutare a migliorare il tono dell’umore. Ogni individuo tende infatti, inconsciamente a consumare cibi che possano modificare in senso positivo la “biochimica” del proprio cervello, cioè la sintesi ed il rilascio dei neurotrasmettitori.

Un’alimentazione equilibrata e corretta permette un giusto apporto di nutrienti e un buon funzionamento dell’organismo e contribuisce, inoltre, a tenere costanti i livelli di glucosio nel sangue.

Il cervello, in particolare, necessita di una somministrazione costante di glucosio, in caso contrario si possono manifestare sintomi di diversa gravità, come ansia, irritabilità, astenia, affaticamento, debolezza ecc.

L’ipoglicemia è molto comune negli individui depressi, ai quali si consiglia di evitare gli zuccheri raffinati e preferire alimenti come: pasta, pane, cereali integrali, legumi e ortaggi, ricchi di zuccheri complessi, vitamine e sali minerali.

Anche carenze di vitamine del gruppo B, in particolare di Acido Folico (vitamina B9) le di vitamina B12, possono peggiorare la depressione, per cui può essere necessaria una integrazione.

L’Acido Folico e la vitamina B12

Forniscono infatti mettili, importanti molecole cerebrali, inclusi i neurotrasmettitori.

Le verdure a foglia verde, come spinaci ed insalata consumate crude, sono “fonte di buon umore”, perchè sono ricche di acido folico.

Altri alimenti che contengono questa vitamina sono la soia, il tuorlo dell’uovo, il fegato, gli asparagi, le lenticchie, i cereali integrali, il lievito di birra, i broccoli e il cavolfiore.

La vitamina B12 è invece presente soprattutto nel Fegato di vitello e maiale, nei Fegatini di pollo, nelle ostriche, nelle aringhe, negli sgombri e nelle sardine sott’olio.

L’alga spirulina può essere usata come fonte vegetale di vitamina B12. Si consiglia anche l’assunzione di acidi grassi essenziali della serie omega-3 (contenuti nel salmone e nel pesce azzurro, come acciughe, sardine e sgombro, oltre che in integratori alimentari di olio di pesce, olio estratto dalle alghe e olio di lino), perché contribuiscono a mantenere una corretta fluidità di membrana nelle cellule nervose, caratteristica che influenza direttamente la sintesi e il legame dei neurotrasmettitori e la trasmissione dei segnali nervosi.

L’importanza dell’integrazione

Anche l’uso di integratori a base di sostanze naturali può essere di molti aiuto per contrastare ansia e stress. E’ comunque importante ricordare che gli integratori vanno associati a un alimentazione equilibrata e uno stile di vita attivo per ottenere il maggior numero possibile di benefici.

Per favorire il benessere mentale consigliamo Sedanam, un integratore a base di estratti freschi di valeriana, melissa e passiflora totalmente privo di additivi e conservanti.

L’azione rilassante di Sedanam agisce grazie alle proprietà rilassanti della valeriana in combinazione con la melissa utile sia per la digestione che per l’umore, con la passiflora per le sue proprietà antistress.

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Praticare regolarmente sport

Passeggiate a passo veloce, nuoto, aerobica, ciclismo ecc. in modo adeguato alle proprie condizioni fisiche ed età, può risultare un buon rimedio per migliorare uno stato di depressione.

Infatti, in risposta all’ esercizio fisico, il nostro cervello produce le endorfine, sostanze dotate di una potente attività analgesica e stimolante, in grado di regolare il tono dell’umore, influenzare positivamente lo stato d’animo, aumentare l’autostima e la resistenza agli stress.

Ecco perché dopo aver praticato un po’ di attività fisica, si prova un senso di benessere e di riduzione di ansia e nervosismo.

È stato ipotizzato che anche quando si mangia il cioccolato, in particolare quello fondente, viene stimolata la liberazione di endorfine, per cui un suo consumo moderato può contribuire in “momenti difficili” a farci sentire meglio. Il cioccolato contiene inoltre piccole quantità di anandamide, un cannabinoide prodotto naturalmente anche dal nostro cervello, che determina una sensazione di euforia e benessere.

Bere un quantitativo limitato di caffè o tè può migliorare il tono dell’umore e la capacità di concentrazione nelle forme lievi di depressione; un consumo eccessivo può al contrario aumentare l’ansia e disturbare il riposo notturno e quindi peggiorare la situazione.

È preferibile invece evitare l’alcol, che deprime il sistema nervoso centrale, interferisce con numerosi processi cerebrali e altera i normali cicli del sonno. L’ingestione di alcol induce anche ipoglicemia che, come già detto, aggrava i problemi emotivi e mentali.

Autore

Vivo a Genova dove svolgo la libera professione di Naturopata. Nella mia vita sono sempre stata attenta a tutto ciò che è "natura" ed ho seguito i più svariati corsi sull'argomento. Ho conseguito il diploma di Naturopatia presso la Scuola Superiore di Naturopatia di Genova affiliata Universite' Europeene Jean Monnet. Ho approfondito con varie specializzazioni come Cristalloterapia e Aromaterapia e attualmente sono Wellness Advocate Doterr