Spossatezza, affaticamento e dolori articolari sono alcune delle caratteristiche della stanchezza invernale. Ogni volta che l’organismo si trova a dover affrontare brusche variazioni di temperatura o luce, deve fare uno sforzo di adattamento che per alcune persone risulta più faticoso che per altre.
Questa sorta di malessere autunnale/invernale ha un nome preciso: si chiama SAD, Seasonal Affective Disorder, e provoca stanchezza, malumore, apatia, tristezza, pigrizia, sonnolenza, calo del desiderio e al contrario la voglia di cibo calorico. Come detto, il cambiamento climatico e la diminuzione della luce naturale, con conseguente minor produzione di serotonina da parte del nostro organismo (la sostanza del buonumore) sono le cause principali di questo fastidio.
Le cause della stanchezza invernale e cosa possiamo fare
La stanchezza è anche un sintomo che può essere collegato a vere e proprie malattie, ad esempio quelle della tiroide, l’anemia, variazioni della pressione sanguigna o intolleranze alimentari.
Per questo se la stanchezza è prolungata è bene rivolgersi al medico per capire che non vi siano problemi medici significativi.
In prova contraria qui di seguito alcuni consigli per contrastare la stanchezza invernale.
1. Cambia alimentazione
Una dieta scorretta con elevate quantità di carboidrati raffinati favoriscono l’insorgenza di problemi relativi alla glicemia e alla proliferazione di agenti micotici, che gravano sulle ghiandole surrenali, provocano infiammazioni croniche e determinano immunosoppressione.
Per di più, una dieta a base di alimenti trasformati non è in grado di fornire le sostanze nutritive necessarie alla produzione di energia e alla salute del sistema immunitario.
La dieta deve essere particolarmente nutriente e ricca di alimenti immunostimolanti. Fa attenzione alla qualità e quantità del cibo che ingerisci, cercando di non esagerare mai.
Frutta e verdura di stagione: zucca, Agrumi, kiwi, mele, passati e minestroni di verdura aiutano naturalmente a ritrovare il buonumore.
Le alghe commestibili e i cereali integrali presentano un elevato contenuto di oligominerali di cui l’organismo potrebbe essere carente. Si consiglia di consumare alimenti probiotici, contenenti cioè fermenti vivi che aiutano a contrastare le infezioni, in particolare la candidosi.
E’ inoltre indicato consumare verdure della famiglia delle crucifere (tutte le varietà di cavolo), ricche di principi nutritivi e fibra, oltre a frutta secca, semi e pesce d’alto mare, in quanto contengono elevate quantità di acidi grassi essenziali che rafforzano le difese immunitarie.
E’ buona regola stare attenti agli alimenti bianchi, come farina, zucchero e sale, il cui colore indica che si tratta di prodotti artificiali o di cibi poco salutari.
E’ necessario prestare attenzione al consumo di grano, poiché la spossatezza rientra tra i sintomi dell’allergia o intolleranza al glutine. In questo caso si suggerisce di consultare un nutrizionista in merito ai test allergologici da effettuare.
Per un’alimentazione che non sia solo corretta ma anche energetica per il corpo umano importante è l’assunzione di cibi che contengono ferro, la carenza di questo minerale provoca infatti stanchezza, difficoltà di concentrazione ed irritabilità.
Cibi che contengono ferro sono: carne di cavallo, vitello e suino, la bresaola, le ostriche, cozze, vari pesci tra cui la mormora, lo scorfano e la spigola, il tuorlo d’uovo, i legumi (soprattutto lenticchie e fagioli), la crusca di frumento, i pistacchi, il cacao amaro in polvere, il cioccolato fondente e le verdure verdi.
E’ opportuno bere un bicchiere d’acqua ogni due ore per smaltire le tossine e promuovere la salute in generale durante la stanchezza invernale.
Tisane drenanti come quella al finocchio e bevande energizzanti come il ginseng possono poi aiutare a superare il gonfiore e la sonnolenza.
2. Praticare un’attività fisica
Il moto e l’esercizio fisico sono cruciali per la salute. L’attività fisica se praticata regolarmente è un’importante fonte di energia. Ricorda che più stai all’aria aperta, più il tuo corpo catturerà il buonumore dei pochi raggi solari di questa stagione, quindi scegli il più possibile attività outdoor.
3. Gestire lo stress
Imparare a rilassarsi, rallentando il ritmo, ritagliandosi un pò di tempo per se’ stessi. D’altra parte il cervello umano funziona più o meno come i muscoli: così come in palestra si fa una pausa tra un esercizio e l’altro per dare ai muscoli il tempo di recuperare e migliorare le prestazioni, alla stessa maniera il cervello ha bisogno di rigenerarsi dopo un periodo di intensa attività.
Quindi, è vivamente consigliato, soprattutto al termine delle giornate, rilassarsi dedicandosi alle proprie passioni: praticare un hobby, un corso, andare al cinema, cucinare un nuovo piatto, organizzarsi un weekend fuori porta ecc.…
4. Disintossicazione
Anche un fegato congestionato può farci sentire più stanchi del solito. In particolare, la comparsa dell’affaticamento può essere dovuta agli additivi presenti negli alimenti o all’esposizione a solventi, pesticidi, metalli e tossine.
Per eliminare le tossine, è indicato seguire una volta al mese un digiuno a base di succhi di frutta e verdura della durata di uno o due giorni. Le bevande verdi si rivelano particolarmente efficaci poiché accelerano l’eliminazione dei veleni, stimolano la formazione di globuli rossi e hanno un effetto energizzante.
5. Rimedi naturali e integratori
Per combattere la stanchezza invernale e risollevare l’umore può essere utile utilizzare i rimedi per la cura degli stati ansiosi e di stress, tra questi i più utilizzati sono:
- la Valeriana, nota per le sue proprietà calmanti ed ansiolitiche, il miglior rimedio naturale nei confronti degli squilibri nervosi.
- Il Biancospino, ottimo per la sua azione calmante, che si esercita soprattutto a livello del cuore.
- L’iperico, rappresenta un vero e proprio farmaco nel trattamento delle depressioni lievi.
- La passiflora, pianta medicinale usata per le sue proprietà terapeutiche calmanti e sedative, è molto utile per combattere la stanchezza invernale.
- Questi componenti possono essere assunti singolarmente o in associazione tra loro, si possono trovare sotto forma di compresse, gocce o bustine. Possibile anche utilizzare le piante per tisane ed infusi.
- In alternativa si possono utilizzare piante definite adattogene che sono in grado di innalzare la resistenza fisica contro gli stress ambientali come: La rodiola che interviene sulla produzione di serotonina e l’eleuterococco che combatte malinconia e tristezza.
- Altro ottimo rimedio è il Magnesio, un minerale che si utilizza negli stati di ansia e depressione. Esso svolge un’azione distensiva e calmante e stimola anche la produzione di serotonina.
- A questi prodotti è necessario integrare altre sostanze allo scopo di dare energia e vitalità. La Creatina, rappresenta un deposito energetico a livello muscolare, aumenta la resistenza fisica e migliora il recupero. La Carnitina che potenzia le capacità energetiche. La Beta-Alanina, utilizzata per ridurre il senso di fatica. Di solito tutte queste sostanze sono ritrovabili in un unico integratore alimentare, per un recupero immediato.
- Anche la papaya fermentata può essere un ottimo aiuto, in particolar modo come supporto del sistema immunitario e nel combattare l’avanzata dei radicali liberi.
Immun’Age, ad esempio è particolarmente utile in situazioni di carenza di antiossidanti e come coadiuvante del sistema immunitario. Per ulteriori informazioni potete visitare questo sito.