Con il termine sarcopenia s’intende genericamente quel fenomeno che inizia, attorno ai 50 anni, rallentabile ma non arrestabile, con diminuzione della forza e della massa muscolare. Le motivazioni che inducono tale patologia sono molteplici: il grado di attività fisica, le modificazioni ormonali – in particolare la diminuzione del testosterone nei maschi e degli estrogeni nelle donne, la malnutrizione e diverse malattie croniche.

Secondo una corrente di studi, la sarcopenia non è una conseguenza inevitabile dell’età, ma si verifica in condizioni di stress ossidativo crescente nel tempo con la formazione di radicali liberi.

E’ la principale causa di invalidità e debolezza nell’anziano con compromissione della qualità della vita. Infatti comporta equilibrio instabile, incapacità di salire o scendere le scale o portare a casa la spesa, aumenta il rischio di cadute e si aggrava l’osteoporosi per la riduzione della tensione muscolare sulla struttura scheletrica e per la riduzione dell’effetto cuscinetto del muscolo sull’osso. Nelle donne l’abbassamento della concentrazione estrogenica dovuto alla menopausa è un fattore che aumenta la perdita di massa muscolare di circa 3 kg. Ed aumenta la massa grassa di circa 2,5 kg. Gli uomini tendono a perdere in assoluto maggior massa muscolare rispetto alle donne, ed alcuni sostengono che la sarcopenia sia per i maschi un po’ l’equivalente dell’osteoporosi nelle donne.

Con il trascorrere degli anni di vita di un soggetto standard, la perdita di massa muscolare avanza di pari passo con la perdita di forza muscolare che può essere delle stesse proporzioni se non addirittura maggiore. Entro i 50 anni di età molte persone hanno già perso circa il 3-5% della loro massa muscolare e successivamente dell’1-2% ogni anno, un andamento che in circa il 40% dei soggetti porta a dimezzare il patrimonio muscolare entro i 75 anni di età.

La sarcopenia è un fenomeno in parte inevitabile con l’avanzare dell’età ma in parte rallentabile dall’attività fisica e da un adeguato apporto proteico (studi hanno dimostrato un netto guadagno di forza muscolare nei soggetti che abbinavano una supplementazione alimentare ad un’attività fisica aerobica regolare almeno 3 volte alla settimana).

Cause che inducono la sarcopenia

Le cause principali che inducono la sarcopenia sono la carenza di aminoacidi nella dieta (poche proteine) e l’inattività fisica. Difatti, come il resto della matrice del nostro corpo, i tessuti muscolari hanno una fase catabolica (distruzione dei muscoli) e una fase anabolica (ricostruzione). Il giusto bilanciamento tra queste due fasi, può generare un aumento della dimensione della massa muscolare o una sua diminuzione. Ovviamente se il nostro corpo non assume abbastanza proteine (distribuite durante il giorno), non potrà reintegrare la quantità di muscolo catabolizzato (con conseguente perdita di volume e quindi rischiare di soffrire di sarcopenia).

Al contrario, un’alimentazione con la giusta quantità di proteine (coadiuvata con un integrazione mirata) e l’attività fisica, possono contrastare efficacemente la sarcopenia.

L’integrazione può essere un valido aiuto per contrastare la sarcopenia

  1. Assumere vitamine ed aminoacidi per migliorare la produzione di collagene.
  2. La vitamina C è essenziale per il processo di formazione delle eliche di collagene;
  3. La vitamina D agisce nei confronti delle cellule muscolari inducendo la crescita muscolare (la sua carenza causa il rachitismo);
  4. La melatonina è la regina degli ormoni ed è in grado di ridurre il cortisolo plasmatico e promuovere la produzione notturna degli ormoni Gh e Igf-1;
  5. L’aminoacido glutammina è in grado di aumentare la produzione dell’ormone Gh essenziale alla crescita muscolare;
  6. L’aminoacido prolina è parte essenziale nella formazione delle eliche di collagene (la parte più rigida);
  7. L’aminoacido ornitina stimola la produzione dell’ormone Gh e Igf-1 necessaria alla fase anabolica;
  8. L’aminoacido arginina promuove la crescita dell’apparato muscolare e dei tendini, aumentando la produzione endogena di Gh;
  9. L’aminoacido lisina ha come funzione principale la stabilizzazione del collagene in sinergia con la vitamina C;
  10. L’aminoacido tirosina abbassa i livelli di cortisolo e promuove la produzione dell’ormone Gh.
  11. Diminuire la secrezione del cortisolo per contrastare l’effetto catabolico di questo ormone.
  12. Elenco dei nutrienti necessari: cordyceps sinensis, schisandra, tribulus terrestris, ginseng, teanina, rhodiola rosea, magnonolo e l’onochiolo, tirosina, fosfatidilserina, melatonina, vitamina D.
  13. Contrastando le malattie dell’intestino quali la disbiosi e la permeabilità intestinale, visto che generano infiammazione cronica e promuovono la produzione di cortisolo.
  14. Nutrienti necessari sono: Vitamina B9, chiodi di garofano, origano, zenzero, cannella, pepe nero.
  15. Aumentare la produzione di testosterone per promuovere la fase anabolica notturna.
  16. Nutrienti necessari sono: melatonina, cordyceps sinensis, tribulus terrestris

Gli integratori garantiscono buoni risultati nel contrastare la patologia; ricordiamo nuovamente:

  • Vitamina D (salute delle ossa, assorbimento di Calcio e Fosforo, rafforzamento del sistema immunitario)
  • Calcio (salute delle ossa)
  • Creatina (riduzione della fatica, incremento della forza)
  • HMB (prevenzione del catabolismo)

Peptivis scatolaUn ottimo integratore in commercio è Peptivis di Named, l’integratore che, sfruttando le proprietà dei peptidi del collagene, della vitamina D3, degli aminoacidi essenziali (leucina) e di un metabolita della leucina, HMB (idrossimetilbutirrato), aiuta a prevenire il declino muscolare dopo i 40 anni e contrasta l’evoluzione della sarcopenia nell’anziano.

La composizione di Peptivis prevede, oltre a Body Balance (collagene idrolizzato), numerosi altri componenti quali: la Vitamina D che contribuisce al mantenimento della normale funzione muscolare e al mantenimento delle ossa. Lo Zinco che contribuisce alla normale sintesi proteica. Le vitamine A, B6 e B12 che contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario. L’acido folico e le Vitamine B2, B5, B6 e B12 che contribuiscono alla riduzione di stanchezza ed affaticamento. La Vitamina C che contribuisce alla normale formazione del collagene per la normale funzione delle cartilagini e delle ossa. La vitamina C ed E contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Qui potrete trovare il sito del produttore per ulteriori informazioni e approfondimenti.

E’ possibile prevenire e curare la sarcopenia?

Si previene innanzitutto adottando, fin da giovane età, un regime alimentare completo e bilanciato e attraverso la pratica regolare di un’attività fisica, in quanto, come per l’osso, più si raggiunge un picco di massa muscolare elevato, fino a 35-40 anni di età, maggiore è la probabilità di contrastarne la perdita, poiché si parte da un livello di massa più elevato.

Inoltre, all’aumento dell’età può essere associata anche una alimentazione squilibrata, monotona e povera in proteine a causa delle difficoltà di masticazione e di vitamine ed antiossidanti per difficoltà di approvvigionamento e preparazione che può accelerare la fisiologica perdita di fibre muscolari.

Innanzitutto, è molto importante identificare precocemente i soggetti con sarcopenia o a rischio di sarcopenia. Attualmente si è in grado di diagnosticare la sarcopenia misurando la massa muscolare e la forza muscolare, mediante apparecchiature specifiche, e la velocità di cammino.

In secondo luogo deve essere perseguita una dieta equilibrata e praticata in modo costante un’attività fisica. La dieta deve essere particolarmente ricca di proteine, distribuite equamente durante la giornata. Il muscolo, infatti, necessita di un costante ricambio delle cellule muscolari che si degradano e vanno incontro a morte (per cause naturali e attività fisica) ed è molto importante che il rapporto tra sintesi e degradazione di proteine sia in equilibrio. In un soggetto che sta diventando anziano ciò può avvenire attraverso l’introito di proteine con l’alimentazione. Si consiglia l’assunzione di 0,8-1,2 grammi pro-chilo di proteine al giorno (25/30 grammi di proteine di alta qualità ad ogni pasto, come carni magre, latte e suoi derivati, uova, pesci e legumi). L’assunzione di proteine attraverso la dieta e/o i supplementi deve avvenire non solo al pasto principale ma in modo equilibrato suddividendo il fabbisogno tra colazione, pranzo e cena. Inoltre è importante che alla dieta sia abbinata una regolare attività fisica che svolge una funzione catalizzatrice della sintesi di proteine e favorisce pertanto il mantenimento di un’adeguata massa muscolare. L’esercizio di tipo aerobico (passeggiata, corsa leggera, nuoto, bicicletta) ma anche il sollevamento di piccoli pesi con l’ausilio di macchine e attrezzi in palestra sono consigliati per contrastare la sarcopenia.

Concludendo, la sarcopenia può essere considerata una fase di passaggio obbligato nel percorso della vita al quale conviene adattarsi sin dall’età adulta, scegliendo uno stile di vita e un comportamento alimentare adeguato.

 

Autore

Vivo a Genova dove svolgo la libera professione di Naturopata. Nella mia vita sono sempre stata attenta a tutto ciò che è "natura" ed ho seguito i più svariati corsi sull'argomento. Ho conseguito il diploma di Naturopatia presso la Scuola Superiore di Naturopatia di Genova affiliata Universite' Europeene Jean Monnet. Ho approfondito con varie specializzazioni come Cristalloterapia e Aromaterapia e attualmente sono Wellness Advocate Doterr