Cos’è il reiki?

Il reiki è una tecnica energetica di autoguarigione che permette di riequilibrare l’energia, ridurre lo stress e stimolare il processo di autoguarigione. ? una pratica spirituale che si basa sui principi delle medicine complementari (o tecniche olistiche). Uno dei sistemi reiki più diffusi è quello di Usui Shiki Ryoho.

Vediamo cosa significa la parola reiki.
Rei (energia vitale universale) in unione con il ki (o chi o prana, ossia la parte di energia vitale universale nella sua manifestazione individuale) viene redistribuita e armonizzata attraverso l’imposizione delle mani.

Come si diventa operatori di reiki?

Per diventare operatori di reiki è necessario partecipare a un corso in cui si appredono la teoria e la pratica dei vari tipi di trattamento e si ricevono le armonizzazioni. Durante le cerimonie di armonizzazione (alcuni le chiamano attivazioni o iniziazioni e questo merita una riflessione a parte) l’insegnante pulisce il canale energetico per permettere all’energia vitale universale di fluire attraverso l’operatore per essere ceduta a chi riceve il trattamento.

Quanti sono i livelli di reiki?

La scuola di Usui Shiki Ryoho in origine prevedeva tre livelli: il primo per lavorare sul corpo fisico, il secondo per lavorare sul piano mentale e a distanza e il terzo era il livello del master. Nel tempo però si è assistita, temo anche per questioni commerciali, alla moltiplicazione dei livelli (ad esempio il terzo è diventato avviamento al master, master non insegnante e poi insegnante).

Dopo il corso di reiki posso fare subito i trattamenti?

Dopo il primo livello di reiki si è subito attivi. Per trasparenza è bene dire che ognuno di noi sposta e muove energia anche in assenza di armonizzazioni (da qui la precisazione sul termine iniziazione poiché anche prima delle cerimonie usiamo il prana e il ki anche se non sempre ne siamo consapevoli).
Alcuni maestri consigliano un periodi di pratica con autotrattamenti per imparare a sentire l’energia e per pulire il canale in modo che l’energia fluisca in modo armonioso e senza fastidi. Inoltre, dopo i corsi si sperimenta, come in molte discipline vibrazionali, la crisi di guarigione che ci porta a lavorare su alcuni aspetti del sentire su diversi piani per sciogliere i nostri nodi. Infatti, prima di operare sull’altro reiki dovrebbe essere inteso come percorso di crescita personale e consapevolezza e solo in seguito dovremmo pensare di affrontare un trattamento in modo professionale dato che avremo maggiore padronanza della tecnica e del sentire ad esso collegata

Differenza tra trattamenti e corsi?

I trattamenti sono le sedute in cui si riceve reiki da parte di un operatore mentre i corsi permettono di diventare canale e di fare trattamenti a se stessi o agli altri.

Per chi è adatto reiki?

I trattamenti di reiki possono essere fatti i a tutti poiché si lavora sul piano energetico. Può essere fatto a bambini, adulti e anziani, animali, cibi e farmaci, ambienti e situazioni. Ovviamente richiede alcune attenzioni particolari che l’operatore ben conosce e che vengono spiegate durante i corsi. Ad esempio i bambini necessitano di trattamenti di pochi minuti mentre chi ha problemi di cuore o di ernie deve essere trattano con posizioni specifiche e non direttamente su cuore o sulla colonna.

Quali le controindicazioni?

Più che controindicazioni è bene parlare di precauzioni ossia della cura con cui devono essere trattate alcune situazioni come gravidanze problematiche o a rischio, fratture, portatori di pace maker. Per questo è importante rivolgersi a operatori e master competenti che sappiano se e come trattare alcune situazioni.

Perché tanti nomi?

Reiki è una delle tante tecniche energetiche presenti nel panorama olistico. Negli anni, sono sorte molte varianti, scuole, approcci, filoni. Per fare solo qualche nome diciamo che esistono anche il Karuna, il Karmic, Angel communication, fino al ecc.

Perché c’è così differenza tra i prezzi?

In rete sono presenti diversi siti in cui vengono vendute le dispense dei corsi e vengono fatte le armonizzazioni a distanza, cosa possibile grazie ai simboli. Questi corsi spesso costano davvero pochissimo mentre un corso in presenza che prevede la consegna di una dispensa, l’attestato di partecipazione e soprattutto la pratica insieme all’insegnante e agli altri allievi, ha altri costi. I prezzi in questo caso variano dalla durata del corso al lignaggio del maestro che spesso vengono usate come discriminanti per fissare il prezzo.

Il mio invito è di leggere e richiedere il programma, incontrare l’insegnante e ascoltare l’intuito prima di affidarsi e ricevere l’insegnamento.
Silvia Ancordi
(aka Mathilda Stillday)

Autore

Lo staff di naturopataonline.org