Si aggira tra il 25 e il 40 la percentuale di individui di tutte le età che soffrono di sintomi da reflusso gastrico. Uno stimato 20% ne subisce i sintomi giornalmente o settimanalmente.

Sono diverse le cause di questo disturbo anche chiamato con l’acronimo GERD (malattia da reflusso gastro-esofageo) o riferito comunemente come acidità di stomaco.

Le ragioni più comuni che portano a sviluppare questo tipo di problematica includono: gravidanza, ernia iatale, disequilibrio di acidi nello stomaco e dieta scorretta.

Ognuna di queste situazioni può risultare nel rigurgito di acidi che scatenano spiacevoli sintomi da reflusso gastrico come il bruciore di stomaco e la produzione di gas. (1)

Cos’è il reflusso gastrico?

Alla radice del reflusso gastrico c’è una disfunzione dello sfintere esofageo inferiore, che dovrebbe chiudersi subito dopo il passaggio del cibo nello stomaco.

Tuttavia, se lo sfintere non si chiude completamente, gli acidi risalgono nell’esofago causando tutta una serie di problemi. Se non trattato in modo appropriato, nel lungo termine il reflusso gastrico può causare seri danni.

Trattare i sintomi del reflusso gastrico temporaneamente non è generalmente una cura ma solo una sorta di sollievo dai sintomi dolorosi che vengono soppressi momentaneamente.

Sintomi e complicazioni:

I sintomi più comuni correlati al reflusso gastrico includono: (2)

  • Acidità di stomaco
  • Difficoltà di deglutizione (possibile segno di restringimento dell’esofago)
  • Sapore amaro in bocca, periodicamente o durante la giornata (alcune persone sentono un sapore di cibo rigurgitato o di liquido acido in gola o sul retro della bocca)
  • Sonno disturbato dalla sensazione di soffocare o dover tossire
  • Secchezza delle fauci
  • Vomito con tracce ematiche (possibile segno di danni a carico del rivestimento esofageo)
  • Irritazione gengivale, incluso sanguinamento e indolenzimento
  • Rigurgito di cibi acidi
  • Aumento del fastidio se sdraiati o piegati
  • Gonfiore dopo i pasti
  • Nausea
  • Feci nere
  • Alito cattivo
  • Gas e flatulenza dopo i pasti
  • Singhiozzo con difficoltà a fermarsi
  • Perdita di peso inaspettata
  • Raucedine al risveglio o durante tutta la giornata
  • Irritazione cronica della gola, dolore e secchezza

Se avete problemi continui di reflusso gastrico e rigurgito acido perché ad esempio non rispondete in modo adeguato alla terapia farmacologia che state seguendo, la cicatrizzazione dei tessuti dell’esofago inferiore può risultare in un restringimento dell’esofago stesso e aumentare il rischio di sviluppare altre problematiche.

Alcuni studi mostrano che le complicazioni associate ai sintomi da reflusso gastrico non trattati potrebbero includere tosse cronica, cancro all’esofago, problemi del sonno e esofago di Barrett (un cambiamento anomalo delle cellule della parte inferiore dell’esofago).

Dato che il tasso di incidenza del reflusso gastrico è considerevolmente aumentato nell’ultimo decennio, anche le complicazioni a riguardo si sono moltiplicate.

14 Cause del reflusso gastrico

Contrariamente alle credenze popolari, il reflusso gastrico non è causato da una quantità troppo alta di acido nello stomaco.

Si crede infatti, ad oggi, che la causa dei sintomi sia proprio contraria e cioè un basso livello di acidi presenti nello stomaco.

Il reflusso gastrico è causato dagli acidi che dallo stomaco risalgono nell’esofago, il tubo che connette lo stomaco alla gola. Gli acidi entrano nell’esofago a causa di una valvola difettosa non in grado di chiudersi correttamente e questo permette ai succhi gastrici di risalire al suo interno.

A causa della mancanza di adeguati livelli di acidi nello stomaco la digestione è alterata causando così sintomi spiacevoli.

Sebbene ogni intestino sia differente e ognuno di noi è più sensibile a certi cibi piuttosto che ad altri, ci sono dei colpevoli piuttosto comuni che sembrano contribuire a molti casi di reflusso gastroesofageo e reflusso gastrico. (3)

Le cause e i fattori di rischio associati al reflusso gastrico includono:

  1. Ernia iatale: può causare i sintomi del reflusso gastrico. Il diaframma aiuta a separare lo stomaco dal torace. Si ha un’ernia iatale quando una parte dello stomaco passa attraverso un foro del diaframma fino a raggiungere il torace. (4)
  2. Invecchiamento: con l’invecchiamento i livelli appropriati di acidi gastrici necessari per una corretta digestione, vengono a mancare. Spesso questa mancanza viene considerata un effetto collaterale degli antiacidi assunti nel tempo o della malnutrizione. (5)
    Questo è vero in particolar modo per gli anziani che soffrono di infezione da Helicobacter pilori, che a lungo andare causa una gastrite atrofica, un’infiammazione della mucosa gastrica nello stomaco. (6)
    Un’altra complicazione del reflusso gastrico negli anziani sta nel presentarsi dei sintomi. Diversamente dai giovani, gli anziani che soffrono ripetutamente di reflusso porta all’incapacità di riconoscere la serietà del livello di acido nell’esofago sebbene essi stiano probabilmente soffrendo di serie complicazioni come l’esofagite erosiva o l’esofagite di Barrett.
    Non è raro che i medici scoprano che la causa di dolori al petto, emorragia gastrointestinale e altri sintomi cardiaci negli anziani siano causati dal reflusso gastroesofageo. (7)
  3. Infiammazione: studi hanno dimostrato che alti livelli di infiammazione nell’organismo sono correlati allo sviluppo di GERD poiché causano danni a carico dei tessuti dell’esofago provocandone la disfunzione.(8)
    Non trattare l’infiammazione inoltre significa aumentare il rischio di sviluppo di cancro esofageo, una delle note complicanze del reflusso gastrico. (9)
  4. Obesità: essere soprappeso o obesi sovraccarica le valvole e lo sfintere che permette il rilascio di acidi. Questa è probabilmente la ragione per la quale la GERD e il reflusso gastrico sono spesso associati all’obesità. In otto su nove studi, quando cresce l’indice di massa corporea, crescono anche i sintomi della GERD. Gli stessi studi riconoscono che l’obesità è correlata ad alti livelli di altri disordini come l’esofagite erosiva e il cancro all’esofago o allo stomaco. (10)
  5. Medicinali e integratori: alcuni medicinali inclusi ibuprofene, rilassanti muscolari, medicinali per il controllo della pressione sanguinea, aspirina e antibiotici possono causare reflusso gastrico.
  6. Mal assorbimento di carboidrati: ci sono sempre più prove che correlano i casi di GERD ad una scarsa digestione dei carboidrati. Ricerche sembrano dimostrare che il reflusso gastrico e la GERD vengano aggravati da un’eccessiva pressione intra-addominale (gas presente nell’intestino). (11)Alcuni studiosi credono che questa pressione sia il risultato di un’iperproliferazione batterica (SIBO) o del mal assorbimento dei carboidrati introdotti.
  7. Gravidanza: quando una donna è incinta, il feto e lo spazio che occupa possono imporre una pressione extra sulla valvola esofagea, causandone il rilascio di acidi e i sintomi del reflusso gastrico. Sollevare la testa durante il sonno, sorseggiare tisane alle erbe e consumare piccoli pasti favorisce la risoluzione di questi sintomi.
  8. Pasti abbondanti: mangiare pasti molto abbondanti è una delle cause del reflusso gastrico, tanto quanto mangiare degli snack prima di dormire. Uno stomaco sovraccarico impone una pressione eccessiva sul diaframma causando la risalita degli acidi nell’esofago.
  9. Tosse cronica: c’è una forte correlazione tra la tosse e il reflusso gastrico. Sebbene questa relazione non sia mai stata provata dai ricercatori, la tosse potrebbe essere un fattore nello sviluppo della GERD o un sintomo del processo di risalita dell’acido tramite l’esofago. (12)
  10. Fumo: danneggia i riflessi muscolari e aumenta la produzione di acido e dovrebbe essere evitato, se non in termini generali, quantomeno da chi soffre di reflusso gastrico. La cessazione è associata ad un forte miglioramento dei sintomi di GERD e reflusso. (13)
  11. Sistema digestivo sottosviluppato: i neonati possono sviluppare GERD o reflusso gastrico a causa di un sistema digestivo sottosviluppato. In genere i casi di GERD nei neonati si risolvono superato l’anno di età.
  12. Esercizio eccessivo: un allenamento eccessivo carica il sistema nervoso e non riposare a sufficienza può portare a soffrire di reflusso gastrico a causa della pressione extra nella cavità addominale. Si includono corsa e altri esercizi aerobici al alto impatto.
  13. Bruciore di stomaco: può essere il primo sintomo di un infezione da Helicobacter pilori e portare ad un ulcera gastrica. Lasciata intrattata, un’infezione molto grave può persino contribuire alla formazione di un cancro allo stomaco.
  14. Deficienza di magnesio: una carenza di magnesio può portare ad un mal funzionamento dello sfintere che impedisce agli acidi di risalire dallo stomaco attraverso l’esofago.

Reflusso gastrico, reflusso gastroesofageo e acidità di stomaco: le differenze

 Ognuna di queste patologie digestive dolorose è correlata all’altra e tende a causare sintomi simili. Tuttavia generalmente si sviluppano in fasi diverse.

Nel caso del reflusso gastrico il paziente si ritrova con gli acidi gastrici di nuovo nell’esofago e quando questa condizione progredisce si parla di GERD, un aggravamento più serio.

Il bruciore di stomaco o acidità di stomaco è anche comunemente chiamato reflusso gastroesofageo. I sintomi più comuni sono dolori frequenti al torace, sensazione di bruciore, difficoltà di deglutizione o nel mantenere i liquidi e i cibi nello stomaco (frequente soprattutto nei bambini piccoli), tosse e difficoltà respiratorie. Nella maggior parte dei casi questi sintomi compaiono di notte.

Si stima che circa il 60% della popolazione soffra di acidità di stomaco almeno una volta l’anno, con il 20-30% che ne soffre una volta a settimana come minimo. (15)

La scoperta più allarmante tuttavia è che la prevalenza di sintomi settimanali è cresciuta del 50% negli ultimi 10 anni. La prova deriva anche da uno studio norvegese della durata di un decennio durante il quale l’incidenza di problemi da reflusso gastrico è cresciuta dall’11% al 17%. Una crescita simile si è rilevata nei maggiori paesi industrializzati.

3 rimedi naturali al reflusso

Esistono molti modi in cui possiamo andare a combattere gli effetti del reflusso gastrico in modo naturale, andiamo a scoprirne alcuni nel dettaglio:

1. Alimentazione

 Virtualmente, ogni ricerca effettuata sul reflusso gastrico e sulla GERD, ha puntualizzato che la dieta gioca un ruolo fondamentale. I sintomi del reflusso gastrico e della GERD dovrebbero essere trattati apportando dei cambiamenti nella propria dieta al fine di evitare le complicazioni a lungo termine e ripristinare una sana funzionalità digestiva. Selezionate quindi cibi non confezionati, organici e non geneticamente modificati.

Aumentate l’assunzione di fibre, supportate la vostra flora batterica intestinale integrando cibi ricchi di probiotici e se necessario utilizzate degli integratori alimentari a supporto della causa.

Riducete il consumo di grano (soprattutto quelli raffinati), zucchero e oli vegetali processati, mentre assumete proteine di alta qualità. Queste accortezze proteggeranno il vostro tratto intestinale, riequilibrando la funzione ormonale e aiutando a prevenire malattie croniche associate ad una scarsa salute digestiva.

Ecco di seguito alcuni dei cibi che tendono a peggiorare i sintomi del reflusso gastrico:

  • Alcol
  • Bevande zuccherate, gassate ed energetiche
  • Dolcificanti artificiali
  • Cibi fritti
  • Oli vegetali raffinati (ad esempio l’olio di colza)
  • Cibi piccanti
  • Cibi confezionati

I cibi consigliati? Verdura fresca (specialmente a foglia verde, carciofi, asparagi, cetrioli), polli ruspanti, manzo allevato a pascolo, yogurt, brodo di ossa, grassi salutari come l’olio di cocco o di oliva, aceto di mele, aloe vera, prezzemolo, zenzero e finocchio.

2. Integratori

Oltre ad una dieta sana, c’è chi ottiene benefici dall’integrazione alimentare:

  • Enzimi digestivi: una o due capsule al giorno di enzimi digestivi di alta qualità prese prima di ogni pasto aiutano il cibo ad essere completamente digerito e i nutrienti ad essere assorbiti in modo appropriato.
  • Probiotici: aggiungere batteri probiotici alla propria dieta aiuta a bilanciare il tratto digestivo e liberarsi del sovraffollamento di batteri cattivi che potrebbero causare indigestione, permeabilità intestinale e malassorbimento dei nutrienti.
  • Pepsina: una pillola prima dei pasti per mantenere gli scomodi sintomi del reflusso gastrico lontani.
  • Tisane (Camomilla, papaia o zenzero): sorseggiare una tazza di camomilla prima di dormire aiuta a ridurre l’infiammazione nel tratto intestinale, supportandone una corretta funzionalità. Lo stesso vale per lo zenzero, da bollire in acqua per 10 minuti. La papaina invece, un enzima che si trova nella papaia, supporta la digestione delle proteine.
  • Magnesio: 400 milligrammi di magnesio di alta qualità due volte al giorno.
  • Aceto di mele: sebbene non sia stato condotto nessuno studio ufficiale in merito, ci sono prove dell’effettiva efficacia dell’aceto di mele sul trattamento naturale dei sintomi da reflusso gastrico.

3. Mastica di Chios

La Mastica di Chios  è una resina ottenuta dal lentisco, un piccolo arbusto sempreverde di cui ne vegeta nell’isola di Chios una pregiata varietà.

Sulla base di ricerche di laboratorio e studi clinici, gli scienziati rivelano che questa resina naturale è dotata di particolari proprietà benefiche e terapeutiche con effetti anti-microbiche e anti-infiammatori.

Può essere consumata normalmente come qualsiasi altro alimento, essendo una resina vegetale è del tutto sicura.

Per chi è invece alla ricerca di una soluzione più completa con l’aggiunta di altre piante fitoterapiche come Malva e Altea allora non possiamo che suggerire Reflumed, un integratore a base di mastica di Chios, che aiuta la fisiologica funzionalità del sistema digerente.

Se siete interassati a scoprire di più consultate la nostra recensione o visitate direttamente il il sito del produttore.

Altri rimedi

  • Tenete la testa sufficientemente sollevata quando vi coricate. Aiuterà a mantenere gli acidi nello stomaco.
  • Fate esercizio fisico e controllate lo stress. Una vita sedentaria e lo stress peggiorano i sintomi del reflusso gastrico e rovinano la digestione. Provate lo Yoga, la meditazione, l’agopuntura, la musico-terapia e l’arte.
  • Non mangiate troppo. Piccoli pasti sono preferibili poiché facilitano la digestione e non aggiungono pressione extra sullo sfintere esofageo inferiore.
  • Smettete di fumare e bere troppo alcol.
  • Non mangiate prima di dormire (3 ore è il termine massimo). Permettete al vostro stomaco di digerire con calma e piuttosto sorseggiate una tisana alle erbe.
  • Masticate meglio i cibi. Ricordate, la digestione parte nella bocca.