L’equilibrio acido-base è la situazione in cui si trovano tutti gli organismi viventi ed è il risultato di una serie di reazioni chimico-fisiche influenzate da fattori esterni ed interni
La salute e la malattia nell’uomo dipendono da meccanismi di regolazione fisici e chimici nei quali l’equilibrio acido-base riveste un ruolo centrale.
Recenti ricerche hanno evidenziato l’importanza di una nozione ritenuta fino ad ora non apprezzabile, l’equilibrio acido-base.
L’equilibrio acido-base è la situazione in cui si trovano tutti gli organismi viventi ed è il risultato di una serie di reazioni chimico-fisiche influenzate da fattori esterni ed interni.
Questo partecipa a tutti i processi funzionali dell’organismo e si tratta di un meccanismo di compenso biologico che interessa tutti gli organismi viventi e consente all’organismo di mantenere costanti le funzioni vitali. Nel corso di alterazioni patologiche il sistema manifesta alterazioni significative e misurabili.
Il metabolismo dell’uomo addormentato è diverso da quello sveglio.
Il ritmo acidosi-alcalosi è ciclico.
Durante il giorno la matrice, cioè la trama in cui sono localizzate le nostre cellule accumula acidi.
Durante la notte elimina gli acidi e tende all’alcalosi. Il corpo la notte guarisce.
È verso la matrice che l’eccesso di acidi è deviato per mantenere il PH del sangue costante, intorno a Ph 7,4.
I processi omeostatici dell’organismo hanno luogo solo se il Ph è leggermente alcalino.
Nel connettivo le più piccole variazioni dell’omeostasi possono portare a modificazioni strutturali della sostanza fondamentale.
Molte di queste variazioni sono da correlare al deposito di residui acidi, provenienti dal catabolismo cellulare o da reazioni di tipo infiammatorio.
In questi casi viene modificato lo stato colloidale.
Di conseguenza si altera la capacità di trasporto e trasferimento di messaggi fisici e chimici tra il tessuto ed il resto dell’organismo, in particolare verso le strutture del SNC deputate alla regolazione dell’omeostasi.
L’ambiente extracellulare, sensibile alla quantità di valenze acide immagazzinate durante i processi biologici, trasferisce a livello urinario e renale queste informazioni, influenzando i valori del PH urinario.
La matrice extracellulare costituisce un sistema di transito nel quale avvengono gli scambi fra le cellule ed il circolo. Come nei sistemi tampone respiratorio ed ematico anche in questa sede lo smaltimento dei cataboliti acidi è condizionato da un’adeguata presenza di bicarbonato.
Affinché l’equilibrio vitale delle cellule si possa mantenere costante, il nucleo deve presentare una reazione acida ed il citoplasma una reazione basica o alcalina.
Questa differenza è fondamentale, in quanto permette lo scambio di nutrienti ed informazioni tra nucleo e citoplasma. Solo in presenza di una differenza può avvenire lo scambio. Se l’ambiente in cui vivono le cellule diventa troppo acido, questa acidità penetrerà all’interno della cellula modificando il citoplasma, il quale così non può più scambiare informazioni e nutrienti e le cellule si deteriorano causando anche patologie importanti.
La stasi dell’alimentazione è facilmente individuabile con la misurazione del Ph urinario i cui valori rimangono nei valori acidi per tutta la giornata.
Questo avviene quando i vari sistemi di difesa dell’organismo, per il mantenimento della sua omeostasi, sono sovraccaricati e non funzionano più bene o affatto. Tra i vari sistemi per il mantenimento del giusto equilibrio acido-base abbiamo polmoni, reni e fegato.
La nutrizione non sempre è sufficiente per compensare la perdita delle riserve alcaline, causando un’acidosi rilevabile dalle variazioni del PH dei liquidi organici come l’urina.
Se persiste una tendenza costante all’acidosi tessutale si vengono a manifestare sintomi quali affaticabilità specie mattutina, tendenza alla sudorazione, pallore, freddolosità, stanchezza, alitosi, emicranie, ansia, osteoporosi, invecchiamento precoce, aumento dell’appetito incontenibile con crisi bulimiche, iperacidità gastrica, stitichezza, leucorrea, cervicalgie, predisposizione alle malattie da raffreddamento con sinusite e bronchite.
In gran parte dei processi acuti, nella maggior parte delle patologie croniche e nelle affezioni cronico-degenerative si ha uno spostamento verso l’acidosi latente o manifesta ( Sander 1985).
Egli fondò la sua teoria mettendo in relazione l’equilibrio acido-base nell’organismo con il ph urinario.
Sintomi tipici dell’acidosi sono senso di stanchezza, mancanza di energie, scarsa concentrazione, crampi muscolari.
Per favorire la detossificazione occorre bere molto, svolgere una regolare attività fisica, contrastare le condizioni stressogeni, integrare l’alimentazione con alimenti alcalinizzante, integrare con Sali alcalinizzanti.
Occorre ridurre gli alimenti acidificanti ed aumentare quelli alcalinizzanti.
Passeggiare ogni giorno all’aria aperta per ossigenare meglio i polmoni ed eliminare le sostanze acide.
La misurazione del PH urinario si effettua con strisce di Ph-test con range tra 5 e 7,4.
Per avere un quadro dinamico, le misurazioni devono essere ripetute per alcuni giorni annotando l’ora e il dato.
Si ottiene così una curva personale.
In caso di normalità si ha:
Ore 6. L’urina è al massimo di acidità poiché nella notte viene scomposto il carico di acidità. Il PH è tra 5-6,5.Ore 9. 2-3 ore dopo la colazione l’urina risulta leggermente basica. Tra 7-7,5.Ore 12. Poco prima del pranzo il PH è leggermente acido tra 7 e poco meno. Le sostanze basiche sono state immagazzinate come riserve alcaline o sono state utilizzate.Ore 15. Il PH è alcalino. Tra 7,5 ed 8,5.Ore 18. Poco prima di cena il PH è leggermente acido. Tra 6,5 circa.
Per poter mantenere attivo il sistema tampone nel sangue circolante, il corpo sposta gli acidi dalla via ematica ai tessuti attigui. Si arriva così all’acidità tissutale.
L’acidosi può essere endogena o esogena.
ENDOGENA
Formazione di grandi quantità di acidi per la fermentazione intestinale.
Formazione di grandi quantità di acidi per disfunzione delle ghiandole endocrine come nel Funzione ridotta in rene sano.
Ipofunzione delle cellule parietali dello stomaco e quindi deficit del normale flusso basico.
ESOGENA
Mancanza di sostanze basiche nell’alimentazione, frutta e verdura fresche.Alimentazione iperproteica, scarso apporto di basi e formazione di fosfati e solfati.Errata rielaborazione di carboidrati e grassi, da cui derivano chetoacidi, acido lattico ed altri acidi organici.
Inoltre bisogna tener conto anche di altri fattori come fame, febbre, diarrea, cirrosi epatica, colecistopatie, ipossia generale nell’insufficienza cardiaca, pesante sovraccarico fisico, intossicazioni, ipotermia, ipossia locale dei tessuti, intossicazioni, ipertiroidismo, intolleranza del fruttosio, diuretici, terapia cortisonica.
Dr. Angela Tabarrini