Quando il sonno non basta. Sembra che l’insonnia sia, specie in estate con il caldo, una delle maggiori cause di stress per gli italiani: sarebbero circa 12 milioni quelli che soffrono di disturbi del sonno, cioè dormono poco e male. I consigli del naturopata e la fitoterapia piàadatta per domire meglio
Il sonno è un importante momento di rigenerazione per l’organismo e necessario per mantenersi in salute.
Infatti tra le domande che il naturopata pone al cliente nel primo consulto, quella riguardo alla qualità e quantità di sonno è tra le più indicative per lo stato di benessere della persona. La maggior parte di quelli colpiti da questa problematica lamenta difficoltà ad addormentarsi; altri invece si addormentano subito ma poi si svegliano dopo poche ore con pensieri in testa e preoccupazioni che non li abbandonano fino al mattino; altri ancora hanno numerosi risvegli e di conseguenza il loro sonno non è mai profondo e ristoratore. Purtroppo questo causa spesso nervosismo e spossatezza durante la giornata, difficoltà a rimanere lucidi durante il lavoro e le normali attività quotidiane, talvolta dolore alla testa e umore che vira verso la depressione. E’ importante sapere che con i rimedi della naturopatia questi disagi si possono senz’altro superare e si può tornare a dormire bene senza ricorrere a psicofarmaci, ansiolitici o altri medicinali che produrrebbero dipendenza o effetti collaterali.
Attività fisica e tecniche corporee
Vivamente consigliata un’attività fisica intensa e aerobica almeno 3 volte a settimana che serve a scaricare le tensioni e favorire un riposo fisiologico, ma non nelle ore serali per evitare di sovraeccitare ed iper-attivare l’organismo. Alla sera meglio optare per una passeggiata all’aria aperta, meglio se in mezzo al verde o anche nei parchi cittadini, abbinate a yoga, pilates e stretching; la meditazione e le tecniche di rilassamento a mediazione corporea favoriscono una mente pulita e calma e un corpo rilassato.
Se si preferisce affidarsi a esperti del settore ci sono tecniche che vanno ad agire in profondità quali la riflessologia, la tecnica cranio-sacrale abbinate o alternate con digitopressione e massaggi ayurvedici, e che possono apportare cambiamenti sostanziali e prolungati nel tempo aiutando le persone a raggiungere uno stato di profondo rilassamento ed una qualità del sonno senza dubbio migliore.
Le erbe officinali più usate per ripristinare il ritmo sonno-veglia
Sono numerose le piante che possono essere impiegate per migliorare la qualità e quantità del sonno, si va da quelle a effetto più blando, più adatte per difficoltà temporanee in momenti di stress, a quelle con più marcato effetto sedativo e ipnoinducente per chi da tempo ha un sonno disturbato ed ha assoluta necessità riprendere un ritmo sonno/veglia più regolare.
Tra le prime menzioniamo Avena sativa (anche in gravidanza, molto utile per chi fuma o beve alcolici),
Passiflora (utile anche per chi soffre di ansia, dolori nervosi, crampi muscolari e spasmi gastro intestinali, eretismo cardiaco, e disturbi della menopausa: in quest’ultimo caso è ottima l’associazione con Biancospino e Luppolo),
Biancospino (specie se l’insonnia è associata ad alterazioni del ritmo cardiaco e ipertensione arteriosa), Valeriana (aiuta in caso di marcata difficoltà a prendere sonno e ne migliora la qualità); sono molto indicate per le persone che “non smettono mai di pensare”, caratteristica che rientra nel prototipo dell’insonne.
Anche la camomilla può aiutare ma attenzione a non abusarne e a non tenerla in infusione più di 5 minuti per non rischiare l’effetto paradosso (cioè aumentare il nervosismo e l’agitazione); meglio quindi alternarla o assumerla in infusi misti con altre piante come valeriana, lavanda, melissa, passiflora o tiglio.
Anche gli oli essenziali aiutano molto e possono essere messi nel brucia-essenze in camera prima di coricarsi (non più di 8 gocce in tutto) per creare un ambiente favorevole al sonno, oppure concedersi un bagno tiepido di almeno 20 minuti avendo cura di diluirli prima in un cucchiaio di miele, latte, panna o sopra un po’ di sale grosso dell’Himalaya per poi metterli nella vasca (4 gocce di ciascun olio per un massimo di 5 oli alla volta) da scegliere a piacere tra :
- arancio amaro,
- lavanda,
- salvia sclarea,
- mandarino,
- bergamotto,
- gelsomino,
- maggiorana,
- camomilla,
- ylang ylang
- melissa.
Quando invece la persona non dorme da troppo tempo ed è veramente spossata ed esaurita fisicamente e psichicamente di solito suggerisco un rimedio composto con cui ho avuto ottimi risultati anche con i casi più ostinati (contiene estratti di Melissa, Passiflora, Primula, Luppolo, Rosolaccio, Piantaggine, Valeriana, Alchemilla, Lavanda e Verbena) oppure la tintura madre di Escolzia (detta anche Papavero della California) con effetto ipnoinducente, di cui prendere 50 gocce un’ora prima di coricarsi (per non più di un mese)
Altri suggerimenti
Meglio assumere ogni sera una compressa di Magnesio che aiuta il rilassamento ed è un’ottimo ‘decontratturante’ anche a livello emotivo.
L’oligoterapia catalitica suggerisce una fiala di Manganese-Cobalto 3 volte a settimana per almeno 3 mesi assieme ad una fiala di Alluminio, tutti i giorni per una settimana, poi 3 volte a settimana fino a miglioramenti.
La melatonina può produrre effetti sedativi se i suoi livelli nell’organismo sono bassi, cosa che succede con più frequenza negli anziani. Anche attraverso l’alimentazione si può favorire il buon riposo notturno, anzitutto evitando cibi troppo elaborati e grassi che appesantiscono la digestione (meglio anche fare a meno di cibi troppo salati come salumi, patatine, cibi in scatola) e troppo speziati evitando altresì alimenti che contengano caffeina quindi niente thè, caffè o drink a base di cola dal pomeriggio in poi.
Privilegiare invece alimenti che contengono triptofano, un aminoacido che favorisce la sintesi di serotonina, il neurotrasmettitore che stimola il relax ed il sonno, quindi via libera
- banane,
- datteri,
- cereali integrali quali riso e orzo,
- vegetali ricchi di clorofilla in particolare la lattuga,
- pesce a vapore, ciliegie (ricche di melatonina),
- radicchio rosso,
- zucca,
- pane da cereali integrali,
- funghi,
- basilico e anche il classico rimedio della nonna ovvero un bicchiere di latte caldo con miele (ma solo se i latticini sono ben tollerati dalla persona).
Anche la vitamina B3 o niacina presenta un interessante effetto sedativo svolto a vantaggio dell’organismo e la troviamo soprattutto in lievito di birra, sgombro, riso selvatico, semi di girasole e sesamo, pinoli, mandorle, arachidi, grano saraceno, farina di grano integrale, germe di grano, peperoncini rossi piccanti e piselli secchi.
Attenzione a non consumare troppe proteine animali con questi alimenti per non innescare una competizione con il triptofano che ne annullerebbe i benefici.
Infine non trascurare l’importanza di evitare o almeno limitare discussioni e conflitti alla sera, rimandandole al giorno dopo, mantenendo intorno a sé un ambiente il più possibile sereno e ‘pulito’, buona musica e letture rilassanti, senza eccessivamente stimolare il sistema nervoso con immagini violente dalla Tv o letture ansiogene dai quotidiani.