Ganoderma e radioterapia: Il Reishi riduce e previene gli effetti collaterali della radioterapia.

Talvolta i malati oncologici vengo sottoposti alla radioterapia allo scopo di uccidere le cellule tumorali. La radioterapia è una terapia medica consistente nell’utilizzo di radiazioni ionizzanti.

La radioterapia è utilizzata soprattutto nel trattamento di forme di tumore, infatti utilizza un fascio di fotoni penetranti, di 5-10 MeV di energia, per danneggiare il patrimonio genetico delle cellule malate e impedire così che proliferino, mentre è poco impiegata in patologie non oncologiche. La radioterapia può essere curativa in un certo numero di tipi di cancro, se confinati in una zona del corpo.
Tuttavia, le radiazioni possono avere effetti indesiderati , danneggiando il DNA e ostacolando la capacità delle cellule ematiche di riprodursi e proliferare.
Inoltre, distruggono tali cellule, compresi i leucociti presenti nel flusso sanguigno che combattono le infezioni. I globuli bianchi si sviluppano nel midollo osseo , e la parte che li produce è estremamente sensibile alle radiazioni.

Pertanto, una delle conseguenze della radioterapia è una riduzione di leucociti prodotti, fatto che può essere pericoloso perché rende l’organismo più soggetto a infezioni e malattie.
Per verificare la possibilità di aiutare con il Reishi i malati oncologici sottoposti a radiazioni, nella provincia cinese dell’Hebei, hanno condotto un esperimento su cavie di laboratorio, irradiandole e poi somministrando loro spore del fungo.
I risultati hanno rilevato  che il reishi  previene la diminuzione del numero di leucociti. Inoltre ,si è constatato  un maggiore tasso di sopravvivenza tra gli animali.

Quindi l’esperimento sembra indicare che il fungo stimola la funzione immunitaria impedendo che la produzione di globuli bianchi diminuisca nonostante le radiazioni.
Ganoderma Lucidum
E’ un fungo molto raro in natura che tuttavia si riesce attualmente a coltivare con successo a fini commerciali. E’ annoverato tra le 10 sostanze terapeutiche naturali più efficaci. In Cina e in Giappone viene considerato il fungo dell’immortalità. In oriente è conosciuto anche come “Erba della Potenza Spirituale” o “Fungo dei Diecimila Anni “; viene coltivato e utilizzato in polvere, in decotti acquosi e in estratti alcoolici o in capsule, per le sue proprietà farmacologiche; agisce come regolatore delle funzioni organiche e viene utilizzato per la prevenzione di ipertensione, problemi di fegato e cardiovascolari, trombosi, allergie, ecc…

Esistono notizie documentate, sul suo impiego in Cina fin da vari secoli prima di Cristo. E’ considerato un grande adattogeno, la miglior scelta per uno stimolo generale dell’organismo ed un sostegno antisenescenza.

I funghi medicinali

L’ uso dei funghi medicinali come alimento o come integratore sta, negli ultimi decenni, diventando sempre più diffuso, sia da parte di medici, nutrizionisti e naturopati, sia da parte dei pazienti stessi che stanno apprendendo l’uso alimentare,
tradizionale ed antico dei funghi che è quello di migliorare qualità e assimilabilità dei cibi.

Del resto, centinaia di anni di loro uso terapeutico in oriente e solide ed inconfutabili ricerche scientifiche moderne hanno suscitato l’interesse dei media e della stampa in particolare sulle possibilità terapeutiche offerte dai funghi eduli.

Molta di questa eccitazione è stata generata da ricerche scientifiche prodotte in rapida successione in vari paesi del mondo:
dal Giappone agli Usa, dalla Cina all’Inghilterra, dal Brasile alla Corea.
Da queste ricerche emergono dei dati univoci, ovvero che i funghi medicinali in toto, parti di essi od i loro estratti hanno vari effetti benefici a livello organico. In particolare la maggior parte dei funghi medicinali agisce, ognuno in maniera specifica, ma tutti i generale su:

  • metabolismo glucidico e lipidico;
  • chelazione di metalli pesanti;
  • riequilibrio del sistema immunitario;
  • antagonizzazione delle spinte anomale di crescita cellulare.

E’ quindi ormai chiaro che i funghi non velenosi, pur essendo spesso semplici alimenti, possono sostanzialmente aiutare i pazienti in patologie per le quali la medicina ufficiale non ha proposte terapeutiche semplici o prive di effetti collaterali.
Tra queste patologie possiamo includere: diabete, ipercolesterolemia, aterosclerosi, cancro, virosi di vario tipo (epatite C, HPV, Herpes virus, Epstein virus …), asma, allergie , etc…

Autore: Dott.Giuseppe Pinnetta, Farmacista Naturopata

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Lo staff di naturopataonline.org