Dopo la Fase 2 in cui abbiamo potuto allentare le misure di sicurezza, dal 3 Giugno siamo entrati nella cosiddetta Fase 3, in cui c’è stata la riapertura delle regioni e di alcune attività che erano rimaste sospese. In tv e in rete, a causa dell’emergenza da patologia respiratoria COVID-19, si parla prevalentemente delle misure adatte a proteggere l’organismo dal coronavirus SARS-CoV-2.
Le indicazioni su come prevenire la diffusione del virus imperversano nel web e catalizzano l’attenzione pubblica di chi ascolta, ma troppo spesso appaiono discordanti, alimentando così dubbi e insicurezze in merito alle precauzioni da usare. In realtà la riapertura non deve far pensare ad un libera tutti, ma ad un’occasione per riuscire a convivere con il virus senza soccombere ad esso.
La situazione generale al momento appare migliore. In effetti le misure protettive stanno dando i loro risultati, con un abbassamento lento ma continuo della curva epidemica. Inoltre, il contenimento dei focolai, unitamente ai comportamenti avveduti dei cittadini riguardo il rispetto delle norme igieniche e del distanziamento sociale, sta bloccando della diffusione della COVID-19. Anche le condizioni climatiche fanno pensare bene rispetto al futuro dato che i virus respiratori rispettano in genere una stagionalità, con una tendenza a diminuire nei periodi più caldi.
Tuttavia, attualmente il virus non è scomparso e i contagi continuano ad esserci, anche se in numero limitato, quindi è opportuno che ognuno continui ad osservare le norme di sicurezza in questa Fase 3, che sembra essere più propizia rispetto alle precedenti, ma comunque delicata.
Il valore della salute per i popoli antichi, un bene prezioso da riscoprire
Questa pandemia ha svelato la fragilità del nostro sistema sanitario e sociale, ma ancor più ha messo in luce la nostra precarietà in merito alla gestione del bene più prezioso, il corpo. Tornando indietro nel tempo è possibile osservare come le società antiche, a differenza dalle società contemporanee, considerassero la salute in termini di armonia, di equilibrio e di salvaguardia. Nell’antichità la salute del corpo costituiva il presupposto necessario per poter affrontare qualsiasi altra attività.
L’educazione, a quei tempi, comportava infatti l’allenamento fisico, prima che avvenisse l’insegnamento teorico. Poi pian piano l’età della tecnica e delle specializzazioni ha soppresso l’attenzione all’organismo come unità psico-fisica. Oggi rispetto al passato si osservazione meno i sintomi e si hanno meno informazioni sullo stato di salute.
In più i meccanismi naturali della chimica corporea sono spesso sostituiti da molecole create in laboratorio, il cui utilizzo in molti casi è fortemente inappropriato. In sostanza sembra essere scomparsa la cultura naturale della salute e chiaramente ciò non consente più di capire i bisogni del corpo e di apportare le giuste modifiche allo stile di vita per il miglioramento generale dell’organismo.
Dove si nasconde la salute? Un’analisi del filosofo Hans Gadamer
La testimonianza di chi ha vissuto prima di noi può essere d’aiuto per una riflessione che possa riportare a capire come trattare il corpo e come mantenerlo in salute. Nel saggio Dove si nasconde la salute il filosofo Hans Gadamer descrive le sue riflessioni in merito alla difficolta per l’uomo contemporaneo di concepire e tutelare la salute.
Dove si nasconde la salute? Si domanda Gadamer. Seguendo la speculazione gadameriana si può riflettere su come il concetto di salute sia preso in considerazione in particolar modo quando ci sia ammala. L’ambito della salute, a differenza di quello di malattia, è di fatto molto più astratto e latente.
Lo stato di salute si compie senza emergere concretamente ed ha per effetto l’equilibrio psicofisico verso il quale non si è spesso né consapevoli, né tanto meno accorti. In effetti la salute è qualcosa che si dà per scontato, fino a quando il sistema non si inceppa e predomina lo squilibrio.
Per l’uomo moderno, in un’epoca dove imperano a scienza e la tecnica, la salute è considerata ancora un bene prezioso, tuttavia solo come fenomeno riportato in auge in termini di cura e questo momento di allarme sanitario lo sta dimostrando.
Il monito dalle esperienze del passato in termini di crisi e di epidemia, come in questo tempo di pubblica paura e incertezza, può essere quello di riflettere sul valore della salute e sulla necessità di riappropriarsene, non solo in tempo di contagio o di crisi ma in tutti i momenti dell’esistenza.
L’importanza dell’ascolto del corpo e dei suoi bisogni
Ricominciare a considerare la mente e il corpo come dimensione globale può essere senz’altro d’aiuto per riuscire a riconoscere i segnali inviati dall’organismo. Esiste una medicina naturale, che è quella del tenersi da conto, di cui possiamo servirci per iniziare a capire come stiamo e di cosa abbiamo bisogno.
Essa richiede una pratica di ascolto del proprio corpo, delle proprie necessità ed una vivida volontà di occuparsi di sé che può riportare l’attenzione sulle necessità primarie, spesso inascoltate.
Sicuramente applicarsi in piccole attività che possano migliorare l’equilibrio, eliminare le tossine, generare energia nuova e rallegrare il nostro spirito può essere d’aiuto per affrontare questa nuova fase.
Come prepararsi ad affrontare questa Fase 3
Alcune indicazioni per prendersi cura del proprio benessere:
- Mantenere in equilibrio i ritmi circadiani. La cattiva regolazione dei ritmi di base nel quotidiano è spesso la causa primaria di molti disagi a livello psico-fisico. Normalizzare i ritmi personali di base – che sono appunto quelli di nutrimento e riposo – è la prima cosa da fare per assicurare il benessere generale. Molte persone non sono in perfetta salute proprio perché non prestano attenzione alla qualità del loro riposo e della loro alimentazione, funzioni indispensabili per mantenere il corpo lontano dagli agenti patogeni e dal rischio di ammalarsi.
- Non intasare il corpo con tossine. Le pratiche utili per mantenere in equilibrio la salute riguardano principalmente l’aver cura del sistema immunitario, liberando il fisico dalle tossine e utilizzando la massima attenzione a non eccedere con ciò che irrita l’organismo. Alimentarsi in maniera adeguata, senza eccedere con alimenti e sostanze nocive, sottraendo l’organismo agli effetti pericolosi del cibo spazzatura, è senz’altro una buona strategia per promuovere lo smaltimento efficiente dei prodotti del catabolismo cellulare. I prodotti di scarto normalmente vengono generati durante le funzioni metaboliche, ma se non smaltiti e in eccesso costituiscono dei veri e propri veleni per la nostra salute.
- Eliminare o diminuire le fonti di distress. Non eccedere con attività inappropriate (ritmi lavorativi intensi, distress, affaticamento, ecc.) è essenziale per mantenere il corpo in salute. Le società odierne hanno portato l’uomo a sostenere dei ritmi impossibili. Oggi si corre all’impazzata verso nessun obiettivo, convinti che spendersi in una veloce spirale di azioni, in cui il corpo viene lasciato da parte, sia la cosa giusta da fare. Si corre per il lavoro, per non fare tardi, si corre spesso quando è già troppo tardi. Bisognerebbe meditare di più sulle priorità e incominciare a scegliere il giusto ritmo da tenere per mantenersi in salute.
- Allietare l’animo con ciò che arricchisce di gioia. Incentivare le attività che stimolano la produzione dei neurotrasmettitori della gioia è una strategia efficace per aumentare il benessere generale. Tra le attività da prediligere troviamo: ascoltare della buona musica, intrattenersi con interessi piacevoli, gustare la pietanza preferita, magari preparandola con cura per se stessi e per i propri cari, fare passeggiate nella natura, guardare il tramonto o osservare il cielo di notte. Concedersi il tempo di riflettere, riposare, apprezzare l’arte e desiderare, è qualcosa che spesso riteniamo marginale per la nostra salute, mentre invece questo tipo di attività rappresenta una fonte inesauribile di vigore per il nostro corpo.
- Utilizzare l’aromaterapia. Alcuni oli essenziali sono una fonte di benessere per il sistema nervoso. Il mondo dell’aromaterapia offre infatti la possibilità di accesso a sostanze naturali per ripristinare il rilassamento e promuovere la sensazione di tranquillità. Usufruire del potere calmante degli oli essenziali in caso di nervosismo e irritazione è ideale se si vuole promuovere l’armonia del corpo e della mente, aumentando il rilassamento e la quiete negli ambienti di vita.
- Rilassare il proprio corpo. Tecniche di rilassamento, respirazione guidata, esercizi di meditazione e yoga possono essere molto utili per trovare la serenità e la centratura. Dedicare alcuni minuti della giornata all’ascolto del proprio corpo favorisce il radicamento, ovvero la stabilità (grounding) e l’aumento della consapevolezza e del benessere generale. Inoltre, la respirazione profonda agevola l’aumento della quota di ossigeno nei tessuti e migliora gli scambi bio-chimici, producendo uno stato di salute generale delle cellule che compongono tessuti ed organi.
- Imparare a gestire le emozioni. Evitare di arrabbiarsi per qualunque cosa, spostando l’attenzione e incanalando l’energia in pensieri piacevoli e progettualità nuova, può essere utile per favorire il buon funzionamento di organi e apparati, che in genere risentono degli stati umorali negativi. L’affaticamento mentale e fisico che sussegue all’altalenanza dell’umore non giova affatto alla salute del nostro corpo.
In questo periodo delicato l’aumento della consapevolezza, l’ascolto dei bisogni dell’organismo e la promozione di azioni in favore del mantenimento della salute generale del corpo e della mente può aiutarci a proteggere l’organismo da eventuali patogeni. È chiaro che tutto ciò implica un’applicazione quotidiana, soprattutto un cambiamento delle proprie abitudini e nel modo di considerare l’unità psico-somatica.
Tornare all’ascolto del proprio corpo può essere indubbiamente una strategia ottimale per recuperare l’antica coscienza di sé, che è guida e orientamento imprescindibile per il benessere generale, non solo nei momenti di crisi ma in tutti i momenti dell’esistenza.