Lo studio degli insegnanti di Edgar  Cayce (18.marzo 1877 – 3 gennaio 1945), grande medium e guaritore americano, ci offre un’occasione formidabile per avanzare sul sentiero della verità sottoponendo ogni nostro passo ad un severo e rigoroso controllo critico

 Spesso  si giunge ad un punto della vita in cui i desideri e le ambizioni mondane non ci soddisfano più e si vuole scoprire la Verità legata ai valori esistenziali dell’uomo.  Per distinguerla dalle molte non verità e dalle mezze verità occorre discernimento e perseveranza, perché è proprio vero che ciò ha valore si conquista con fatica.

   Per giungere alla verità le strade sono molteplici: si può approfondire la religione in cui siamo nati, dedicarci ad una dottrina esotica, svolgere un servizio umanitario, far meditazione… Tutte queste vie si intrecciano, si rivelano complementari e chi cerca la verità spesso ne sonda più di una, per avere risposta ai grandi enigmi dell’umanità: chi siamo, da dove veniamo, perché esistiamo.

La sapienza antica non ha sempre saputo fornirci indicazioni univoche anche perché a volte il tempo e i contesti culturali diversi ci hanno impedito di coglierne il messaggio essenziale.

Lo studio degli insegnanti di Edgar  Cayce grande medium e guaritore americano, ci offre un’occasione formidabile per avanzare sul sentiero della verità sottoponendo ogni nostro passo ad un severo e rigoroso controllo critico.

 In Italia il nome di Edgar Cayce è ancora poco noto;  negli stati Uniti invece è ormai una celebrità, ma tanto scomoda da non apparire nei trenta volumi dell’Enciclopedia Americana, pur figurandovi “Cayce”, oscura cittadina del South Carolina, di ben … 11.000 abitanti!  Non c’è  da stupirsi troppo perché la scienza intesa come sapere codificato, quando non sa che pesci prendere, preferisce ciò che può far scricchiolare le sue costruzioni teoriche e certe radicate convinzioni.

Allora come mai sono stati scritti centinaia di libri su Cayce?  Che cos’ha di straordinario, direi quasi unico, quest’uomo per essere ben vivo ancora oggi, a 70 anni della sua scomparsa?

Cayce a lungo cercò di avere un lavoro normale, di mantenere la famiglia con decoro, prima facendo il venditore, poi il fotografo. Ogni volta che decideva di smettere di curare gli ammalati che si rivolgevano a lui, perdeva la voce o il negozio veniva distrutto da un incendio.  Alla fine arrivò il gran giorno,  l’occasione tanto sperata:  un certo dottor Wasserman lo assunse come tecnico radiologo dell’ospedale, con un’ottima paga. Che  Cayce  avesse risolto i suoi problemi? Neanche per sogno! Le lastre da lui sviluppate mostravano aberrazioni inspiegabili: colonne vertebrali doppie o con protuberanze a coda, femori triplici, ossa a cavaturacciolo, crani abnormi.

 Il malcapitato Cayce fu costretto a rivelare al medico gli strani poteri di cui era dotato quando entrava in trance,  e gli garantì di poter fare la diagnosi esatta di un paziente qualunque.  Wasserman però rifiutò di accoglierla sfida dicendo: ”No, non accetto! Se lei ci riuscisse sarei obbligato a credere a qualche cosa che non può essere vero perché sfida la scienza ed il buon senso!”
Molti altri dottori che lo conobbero ebbero lo stesso atteggiamento. Un solo medico, in seguito alla spettacolose guarigioni operate da Cayce, accettò di somministrare gli strani rimedi indicati dal medium, fino al punto di arricchirsi.

Per fortuna l’umanità è stata sovente aiutata da personaggi fuori norma,  da santi illuminati, con doti eccezionali,  che spesso non hanno lasciato nulla di scritto. 

Si pensi al caso di Gesù,  chiamato da Cayce  “Principe della Pace”,  il cui messaggio è stato trasmesso dai discepoli solo molti anni dopo la Sua morte.  Del resto la figura del Cristo  e le incarnazioni di Gesù hanno in ruolo fondamentale nel messaggio cayciano.
Anche  Edgar non ha scritto niente di suo pugno, se si esclude un’eccezione importante:  un volumetto sulla lettura dell’Aura (o alone variamente colorato che fornisce una specie di identikit psico-fisico-spirituale).   La cosa buffa è che era convinto che tutti la vedessero!  Arrivò al punto di pregare una sconosciuta, di cui aveva interpretato gli strani colori dell’aura,  di non uscire di casa perché altrimenti avrebbe rischiato la vita. La signora, impressionata dalla parole di Edgar, seguì il suo consiglio: buon per lei, in quanto l’amica con cui sarebbe dovuta uscire ebbe un grave incidente stradale! Numerosi episodi di questo genere sono riferiti da persone che lo hanno conosciuto.
Cayce ha lasciato 50.000 pagine dattiloscritte, ricavate da oltre 14.000 letture fatte nell’arco di 42 anni mentre era in stato di ipnosi.  Con il termine “letture” (readings), si intendono gli appunti stenografici presi dalla segretaria mentre egli piombava in un sonno tanto profondo da non permettergli di ricordare nulla.

Se Cayce avesse trattato solo problemi di salute, il personaggio non sarebbe così enigmatico e rivoluzionario

In una lettura del 19 marzo 1919 aveva affermato che “il carattere dell’uomo è governato dai pianeti del cielo di nascita, per cui è possibile conoscere le inclinazioni dell’individuo e il suo futuro, tenendo presente il libero arbitro”.   Già questa affermazione gli risultava quasi inaccettabile, in quanto aveva sempre ritenuto l’astrologia una superstizione ridicola.  Ma il bello doveva ancora venire.  Nel  1923 incontrò Lammers e sentì parlare di Karma  e di reincarnazione.  Da quel momento in poi fece 2000 letture sulle vite anteriori, ma dovette prima di tutto convincersi di non essere preda del demonio!  Come nei casi precedenti, sembrava che una forza  invisibile lo obbligasse a continuare la sua missione.

Nella biografia di Cayce, scritta da Thomas Sugrue che fu suo amico, è delineato il dramma interiore di quest’uomo profondamente buono e religioso che mette continuamente in guardia i suoi pazienti temendo di recar loro danno.  Per molti anni curò migliaia di persone con risultati strabilianti, finché dovette convincersi dell’assoluta affidabilità delle sue lettura il suo dono con estrema umiltà.  Cayce è stato chiamato “profeta”, ma egli stesso si definiva “piccolo e debole canale” DELL’ENERGIA DIVINA (LETTURA 254-76).

Molte opere  sono state scritte sulla vita sul messaggio di Edgar Cayce.  

Oltre ai doni medianici e all’insegnamento spirituale, questi libri ne mettono in luce sia la carica di simpatia e la sua grande bontà, sia la testardaggine e il vivo desiderio di essere una persona come le altre.  
Ad esempio egli non metteva sempre  in pratica i consigli dati dalle lettura sull’alimentazione. Da un punto di vista umano è più che giustificabile in quanto già passava per eccentrico. Figurasi poi se, dopo aver cotto le patate ne avesse mangiato solo le bucce buttando via il resto!

A  Virginia Beach, nello stato della  Virginia, l’associazione  A. R. E. (Association for Research and Enlightement)  ha il compito di preservare le copie originali delle letture di Cayce insieme a tutte le lettere e le testimonianza ad esse collegate.  Questo immenso materiale che si trova raccolto in una grande biblioteca, a disposizione di chiunque voglia consultarlo, è stato microfilmato e registrato su un CD _ ROM per renderne più agevole la consultazione.
L’  A. R. E. è un’istituzione senza fini di lucro, che si occupa di analizzare gli studi di Cayce e incoraggia ricerche in campo medico, psichico e parapsicologico, nonché teologico.

Pr. Di Coste Pierantonio

Sito italiano di riferimento per Edgar Cayce :edgarcayce.it

 

Autore

Lo staff di naturopataonline.org