Le gambe sono una parte fondamentale del nostro corpo. Ci consentono di contrastare la forza di gravità e mantenere una posizione eretta, ma sono anche ciò che ci permette di muoverci nell’ambiente, camminare e correre. Non solo.
Le gambe svolgono anche un’importantissima funzione nell’ambito della circolazione sistemica. Infatti, mentre la circolazione arteriosa, che parte dal cuore per raggiungere tutti gli organi e la periferia del corpo, non è soggetta ad ostacoli esterni, la circolazione venosa ha invece necessità di contrastare la forza di gravità per riportare il sangue dalla periferia fino al cuore. Come lo fa dunque? All’interno dei nostri piedi esiste un sistema di vene che, per compressione, (che avviene mentre si cammina), permette al sangue di non ristagnare e di risalire verso il cuore.
Questo percorso di risalita è possibile grazie alla presenza di valvole venose semilunari, che impediscono il ritorno del sangue verso il basso. Per questo si dice spesso che nei piedi risiede il secondo cuore ed è proprio così: non un motore che va avanti “da solo” come il cuore, (regolato dal sistema neurovegetativo), ma un sistema che dipende da quanto e come ci muoviamo.
Un disturbo funzionale ai piedi ed alle gambe causa quindi un disturbo funzionale all’intero sistema circolatorio. Non solo alla circolazione del sangue, ma anche a quella della linfa, che ha il compito di “raccogliere” le scorie metaboliche fino all’estrema periferia dell’organismo, per poi portarle a smaltimento verso gli organi deputati (gli emuntori). Anche la circolazione linfatica, come quella venosa, agisce contro la forza di gravità e una circolazione linfatica non efficiente causa un ristagno tossinico all’interno dell’organismo, con conseguenti problemi.
Sintomi di queste disfunzioni sono: scarsa idratazione cutanea, ritenzione idrica, gonfiore e pesantezza alle gambe, formicolii, vene varicose, fragilità capillare, presenza di edemi ecc.
Questi disturbi, se presenti, lo sono tutto l’anno, ma in estate, a causa dell’elevata temperatura, si acuiscono … ricordandoci che ce ne dovremmo occupare.
E’ importante sottolineare che disagi come vene varicose e fragilità capillare non sono semplici inestetismi, ma dei veri e propri disturbi funzionali, quindi è importante trattarli adeguatamente per evitare che sfocino in malattie. Più importante che avere gambe belle è avere gambe sane.
Quali possono essere le cause di questi problemi?
Sovrappeso, errata alimentazione (anche in soggetti magri… magro non significa sano), sedentarietà, abbigliamento non idoneo (troppo attillato, uso di tacchi o di scarpe molto basse come le ballerine), uso di farmaci (in particolare ormoni), alcool, fumo, condizioni psico-emotive stressanti, ecc. Anche l’ereditarietà può essere una causa, ma si può e si deve comunque lavorarci.
Vediamo come è possibile trattare questi disturbi funzionali
- Il primo e più importante rimedio è l’acqua. Occorre bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, che sia diluito nell’arco di tutta la giornata. Da preferire l’acqua oligominerale, che coadiuva i processi di detossinazione.
- Il secondo, fondamentale rimedio è, come sempre, l’alimentazione. Il consumo di alimenti industriali contribuisce all’accumulo di tossine, diventando concausa del ristagno tossinico e delle dovute conseguenze. La qualità del cibo è necessaria se si vuole riportare e mantenere il nostro corpo in salute. Dunque da preferire come sempre cibi di stagione e non trattati chimicamente, meglio ancora se comprati freschi poco dopo essere raccolti. Più tempo passa tra la raccolta di un cibo e la sua distribuzione, più questo perde vitalità energetica e capacità nutritiva. La Natura ci mette sempre a disposizione ciò di cui abbiamo bisogno e non a caso frutta e verdura estive aiutano a trattare i disturbi estivi. I frutti di bosco ed in particolare i mirtilli stimolano una corretta circolazione.
In estate il consumo di alcool andrebbe eliminato o almeno drasticamente ridotto. L’alcool è anche un vasocostrittore, che quindi contribuisce a mantenere il calore all’interno del corpo, anziché liberarlo.
- Una moderata attività fisica è basilare per ripristinare e mantenere una circolazione fisiologica. La vita sedentaria causa un’inefficienza della circolazione sanguigna e linfatica, con i conseguenti disturbi circolatori e ristagno tossinico. L’uomo è fatto per muoversi, non per rimanere fermo. Nella società attuale l’anomalia sembrano essere le persone che si alzano presto per andare a correre prima di andare a lavorare. La vera anomalia della natura invece sono le persone che passano la loro giornata sedute su una macchina o dietro una scrivania. Camminare è importante, meglio se scalzi, (lunghe passeggiate sulla spiaggia e nell’acqua ad esempio contribuiscono a riattivare correttamente il sistema circolatorio), o comunque con le scarpe giuste. Sia i tacchi che le scarpe troppo basse tipo ballerine non permettono una fisiologica compressione del sistema vasale presente nel piede, con conseguente difficoltà di risalita di sangue e linfa e dunque di ristagno.
- Dal momento che il ristagno tossinico è una caratteristica dei disturbi disfunzionali alle gambe, è importante effettuare un trattamento detox prima di altri trattamenti fitoterapici di sostegno. Per depurare il sistema linfatico sono particolarmente indicati il Galium aparine, la linfa di Betulla e il Tarassaco.
- I rimedi fitoterapici che meglio si prestano al trattamento di questi disturbi disfunzionali alle gambe sono i gemmoderivati, ma non solo. Le piante maggiormente deputate alla risoluzione di queste disfunzioni sono:
- La Centella: tonifica la parete venosa e consente una migliore circolazione. E’ uno dei rimedi più efficaci nei casi di vene varicose e fragilità capillare;
- la Castanea vesca (il castagno): il rimedio per eccellenza che agisce sia sulla stimolazione della circolazione venosa che su quella linfatica;
- l’Ippocastano: stimola la circolazione sanguigna, in particolare quella venosa, tonifica la parete venosa ed ha funzione antinfiammatoria;
- il Sorbo: tonifica la parete venosa, riduce i fenomeni di congestione e svolge funzione antinfiammatoria;
- il Mirtillo: favorisce la microcircolazione;
- l’Equiseto: ha azione drenante e tratta dunque ritenzione idrica e gonfiore.
Naturalmente quelli riportati sopra sono dei suggerimenti generici, ma ogni trattamento naturopatico non deve essere tanto mirato al disturbo in sè, quanto avere come scopo quello di agire sulla causa del problema. Per avere quindi effetti duraturi nel tempo e per ripristinare lo stato di salute è necessario un approccio personalizzato, a seconda degli individui che manifestano questi disturbi.