Bruxismo, una contrattura involontaria della muscolatura masticatoria – digrignare i denti – che incide notevolemente sulla qualita’ del sonno.
Bruxismo: come gestirlo
Il bruxismo (dal greco ????? (bruko) o ????? (brùxo), lett. “digrignare i denti”) è dovuto alla contrattura involontaria della muscolatura masticatoria, si ripete varie volte durante la notte e per un tempo variabile generalmente circa 5-10 secondi.
Circa il 20% della popolazione è vittima di questo problema
Nei casi più gravi si può avere la consunzione della dentina con indebolimento della struttura dentale che può portare facilmente all’instaurarsi di carie diffuse. Entrambe le arcate dentarie sono coinvolte; generalmente nei casi gravi i denti diventano più sensibili al freddo e al caldo degli alimenti.
Terapia: l’approccio è molto ampio in quanto il movens del bruxismo è da attribuirsi essenzialmente a problemi legati alla sfera emotiva, o a stress transitori o permanenti.
Il primo rimedio di tipo meccanico è l’utilizzo di Bite che preservano i denti. Oggi esistono in commercio (farmacie in genere) dei Bite automodellanti e quindi questo porta ad un risparmio economico notevole.
Un approccio terapeutico diverso che mira a ridurre o eliminare le cause emotivo stressanti si può avvalere di due vie:
- la prima prevede il controllo dello stato di stress metabolico attraverso il Mineralogramma, che invariabilmente mostrerà uno squilibrio e in genere una scarsa biodisponibilità di calcio e o magnesio. In questo caso si consiglia di intraprendere un periodo di riequilibrio;
- la seconda via prevede un approccio di tipo interiore volto alla ricerca delle cause stressanti e quindi la loro presa di coscienza e l’utilizzo di tecniche di rilassamento come il training autogeno o meditazioni guidate, controllo cosciente della respirazione (pranayama) nei limiti consentiti agli autodidatti, yoga, ecc… in genere sono utili tutte le discipline che hanno come obiettivo il rilssamento profondo.