Artrosi : Quando va inquadrata dal punto di vista fisioterapico la problematica per un trattamento naturale
L’artrosi è un processo degenerativo che colpisce la cartilagine, ovvero il tessuto di rivestimento delle articolazioni. LA perfezione dell’evoluzione naturale (o forse del buon D-o..) ha creato le articolazioni, assieme ad un cuscinetto di rivestimento che le protegge e permette i movimenti senza far interagire direttamente strutture dure come le ossa tra di loro.
Parliamo oggi di Artrosi con David Di Segni fisioterapista dell’ Mdm Fisioterapia Roma, esperto di artrosi e problematiche a carico delle articolazioni distali come Tallonite, fascite plantare, e traumatologia dello sport.
Il complesso cartilagineo ha lo scopo di proteggere le superfici, e soprattutto permetterne un movimento fluido e costante.
Purtroppo, rispetto ad altri tessuti che godono di nutrimento diretto (flusso sanguigno), tale struttura non ha la capacità di modificarsi e di rigenerarsi, per cui un danno cartilagineo porterà inevitabilmente ad una usura, che non potendo autoripararsi, potrà solo che peggiorare e quindi portare ad uno “scontro” diretto delle superfici ossee, e determinare quindi un’usura e la comparsa di dolore.
Razionalmente considerando l’aumento e le aspettative di vita delle persone, è normale aspettarsi che il processo artrosico colpisca le persone anziane, ma purtroppo non è sempre così.
Riscontriamo spesso processi artrosici su persone giovani e le motivazioni sono sostanzialmente:
- Traumi diretti: naturalmente un trauma importante direttamente sull’articolazione (frattura del piatto tibiale, frattura di polso, frattura alla spalla…) determinano una modificazione repentina della struttura dell’articolazione o una modificazione dei carichi, con conseguente cambio delle forze che agiscono direttamente. Ne consegue quindi un’usura importante, con conseguente comparsa di artrosi anche in un giovane
- Patologie reumatiche: Le patologie reumatiche come l’artrite reumatoide, determinano una serie di sintomi e danni al corpo umano, ma le articolazioni sono particolarmente bersagliate, per cui una artrosi reumatica è purtroppo molto frequente
- Usura per eccessivo sport: Tra le cause più frequenti di artrosi nei giovani, o in persone di mezza età, vi è certamente un’usura legata alla ripetitività di un gesto sportivo o lavorativo. Certamente in base al gesto, si determinerà un artrosi specifica articolare che se supportata da una struttura anatomica predisponente (ad esempio un ginocchio valgo..) determinerà la comparsa precoce di usura articolare
Perché l’artrosi fa male?
Questa è una domanda molto frequente, e la risposta non è da ricercarsi nell’assottigliamento del tessuto cartilagineo, piuttosto nello sfregamento delle superfici ossee, altamente vascolarizzate e innervate che provoca dolore. Se a questo si aggiungono i tentativi del corpo umano di riparare i danni apponendo calcio, è quindi facile capire come la comparsa di calcificazioni, e protuberanze chiamate osteofiti possono solo che peggiorare l’attrito e lo sfregamento tra le ossa, con aumento del dolore.
Quali sono i sintomi?
I sintomi più frequenti di un’artrosi sono:
- Dolore: il dolore è soprattutto durante il movimento, per lo sfregamento, mentre a riposo o fuori carico si attenua
- Gonfiore: l’infiammazione determina sempre la comparsa di edema, con conseguente senso di blocco articolare e limitazione nei movimenti
- Calore: soprattutto le articolazioni periferiche artrosiche possono diventare calde
- Limitazione articolare: naturalmente la mancanza di cartilagine determina una ridotta superficie di movimento, e conseguente limitazione che col tempo tende a peggiorare sempre più
Perché alcune articolazioni artrosiche fanno male, e altre no?
Questa è una bella domanda, e la risposta che do è legata alla rottura di un equilibrio labile. Seppur con una cartilagine inesistente alcune articolazioni riescono bene o male a muoversi, senza troppi problemi, ma basta un trauma, una botta o una caduta, che l’equilibrio salta, e compaiono i sintomi sopra descritti. È quindi necessario interrompere il prima possibile la spirale che porta poi inevitabilmente a creare in maniera conclamata una infiammazione artrosica.
Come poter prevenire tale infiammazione?
Certamente mantenere il corpo in forma, ben allenato ed elastico è una delle prime attenzioni che una persona non più giovane deve porsi come obiettivo. Ben vengano quindi attività come il nuoto, l’acquagym, la ginnastica dolce e soprattutto un programma di stretching articolare quotidiano che possa donare movimento, lunghezza muscolare e mantenere un’escursione articolare appropriata.
Tenere i muscoli tonici e forti aiuta a sopportare il peso corporeo e a non sovraccaricare le articolazioni in condizioni di particolare stress come scendere le scale o camminare in discesa.
Che fare se comunque l’infiammazione è ormai iniziata?
Nel caso in cui l’infiammazione artrosica è ormai comparsa e ha iniziato a compromettere le attività quotidiane, è bene cominciare a prendersi cura di lei, piuttosto che mettere la testa sotto la sabbia.
L’idea di utilizzare farmaci per contrastare il dolore è probabilmente una scelta sbagliata, perché non si agisce sulla causa, piuttosto sul sintomo doloroso, andando di fatto a non combattere la causa e al termine dell’effetto farmacologico il problema si ripresenta tale e quale a prima, se non peggiorato.
L’utilizzo continuo di farmaci, espone il soggetto a controindicazioni a carico di fegato, stomaco e reni, per cui va valutato attentamente un approccio farmacologico prolungato.
Aiutare invece il processo infiammatorio con prodotti naturali fornisce risultati meno immediati, ma una volta che la cura ha iniziato a fare effetto, avremo una durata maggiore, meno tossicità, e una gestione del sintomo più naturale, e sopratutto sarà possibile aiutare con la fisioterapia in maniera più incisiva.
I prodotti naturali più utilizzati per aiutare a combattere l’infiammazione sono:
- Artiglio del diavolo
- Arnica montana
- Cartilagine di squalo
Per aiutare a ridurre il dolore sarà opportuno interagire con la fisioterapia per costruire un piano riabilitativo adeguato che comprenderà:
- Riduzione dell’edema mediante del Linfodrenaggio
- Contenimento del dolore mediante Laserterapia ad alta potenza
- Attivazione dei processi metabolici mediante Tecarterapia
- Rinforzo muscolare attivo ed elettrostimolazione
- Stretching e allungamento delle catene muscolari di tutto l’arto
Conclusioni:
Il processo Artrosico non è chiaramente risolvibile in maniera completa e definitiva senza la chirurgica che rimane comunque demolitiva (protesi articolare), ma inquadrare fin dall’inizio la patologia nel modo giusto, assumere i giusti rimedi naturali, ed eseguire una corretta fisioterapia sono gli ingredienti migliori per contenere i sintomi e avere sollievo duraturo.