Tutti gli esseri viventi si sono evoluti adattandosi all’ambiente. L’uomo ha guadagnato una superiore capacità di sopravvivenza. Gli esseri viventi dispongono di svariati meccanismi di risposta biologica e/o comportamentale per adattarsi alle diverse sollecitazioni a cui è esposto (stressor): alcuni meccanismi sono aspecifici consistendo in risposte uguali a stimoli diversi, altri sono specifici, essendo ‘programmati’ uno stimolo particolare ma non per altri (ad esempio alcune risposte del sistema immunitario), entrambi si sono evoluti nel tempo.
In passato la “malattia” era soprattutto un inclemente strumento di selezione naturale, a causa, ad esempio, di malattie infettive mortali e di carenza di cibo: l’uomo moderno che vive nelle società ‘tecnologicamente avanzate’, essendo riuscito a contrastare i microrganismi più aggressivi e a garantirsi adeguate riserve di cibo, ha allungato la propria aspettativa di vita ma si sta trovando a vivere in un habitat completamente diverso da quello per il quale, faticosamente, si era adattato.
Cos’è lo Stress?
Lo stress è l’insieme delle risposte adattative specifiche e aspecifiche nei confronti delle sollecitazioni ambientali. I meccanismi di risposta possono essere cellulari (le cellule reagiscono all’arrivo di segnali ambientali) o sistemici: in questo caso sono coinvolti principalmente il sistema nervoso, endocrino e immunitario.
Lo stress e le sue fasi
La teoria classica (di Selye) dello stress focalizza l’attenzione sui meccanismi di risposta aspecifici (mettendo in secondo piano, ad esempio, le risposte cellulari e quelle immunitarie specifiche) ma risulta ancora valida, si distinguono 3 fasi dette:
- Fase di reazione: in risposta ad un evento stressante l’organismo si prepara alla lotta o alla fuga attivando il sistema nervoso neurovegetativo ortosimpatico, le ghiandole surrenali (il midollo dei surreni produce più adrenalina) e la produzione di catecolamine (noradrenalina, dopamina) nel sistema nervoso centrale, quindi, scomparendo lo stimolo stressante, si ritorna allo stato di partenza
- Fase di adattamento: ripetendosi gli stimoli stressanti l’organismo si adatta producendo più ormoni corticosurrenali (cortisolo) generando uno stato di allerta continuato con apparente benessere relativo.
- Fase di esaurimento: l’organismo non tollera più il carico di cortisolo, viene meno la capacità di adattamento.
Il progredire (più lento o più veloce) delle diverse fasi è legato all’intensità e frequenza degli eventi stressanti ma anche a fattori individuali: in particolare la valutazione cognitiva o emotiva degli eventi (ad esempio se un lavoro, pur faticoso, mi piace o mi gratifica economicamente) le mie risposte saranno più attenuate (servirà meno cortisolo) e magari produrrò più endorfine (oppioidi endogeni) e DHEA (che una specie di ‘cortisolo buono’) creando una situazione di eustress (lo stress mi stimolerà a lavorare meglio e con entusiasmo). Se invece sarò sottoposto a gravi eventi (lutti, divorzi, tracolli economici) facilmente si creerà distress, con le conseguenze sopra riportate.
Possiamo porre rimedio abbassando il livello di sollecitazioni a cui ci sottoponiamo, quindi, in primo luogo, il nostro stile di vita (compreso ciò che mangiamo) e l’ambiente in cui viviamo (a partire dalla casa): in seguito ci sarà d’aiuto anche cambiare il nostro atteggiamento rispetto al mondo che ci circonda (quello che pensiamo e diciamo).
Cosa fare?
Sono molte le strategie con cui possiamo andare a diminuire significantemente l’impatto che lo stress ha sulla nostra vita. In passato abbiamo a lungo trattato come le conseguenze di ansia e stress sono collegate ad altri disturbi che a volte sembrano apparentemente centrare poco o nulla.
- Mindfulness e meditazione: è stato dimostrato come la mente governa il corpo. Sono molte le discipline che ci permettono di avere più padronanza di noi stessi e sono orientate in diversi modi. Alcune possono avere un aspetto più fisico basato sul movimento, sulla respirazione. Altre hanno un aspetto più introspettivo ed interiore, tutte però comprendono un percorso di crescita.
- L’importanza dell’alimentazione: ciò che mangiamo ha un impatto molto significativo su chi siamo e come viviamo. Condurre una vita sregolata sul piano di vista alimentare può portare a molti scompensi come malnutrizione, obesità, carenze alimentare di diversi tipi.
Correggere il tiro e condurre il più possibile una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura e in moderazione con zuccheri può contribuire significantemente nel contrastare lo stress - Erbe adattogene: in fitoterapia, le erbe adattogene sono un potente alleato dell’organismo, grazie alla loro capacità di contrastare i meccanismi dello stress. Questa proprietà del tutto naturale è basata sulla risposta ormonale impiegata dal nostro corpo in reazione allo stress.
- L’aiuto dell’integrazione: un ottimo contributo può essere ottenuto dall’uso di integratori specifici per favorire il rilassamento mentale ed il tono dell’umore. Chi desidera provare un integratore per allentare la morsa dello stress può usare Neuronam. Un integratore che combina diverse erbe officinali con un potente adattogeno naturale come la Schisandra. L’inclusione di vitamine B6 e B12 è un altro punto di forza in quanto in grado agire a favore del sistema nervoso e della funzione psicologica. Inoltre è Gluten Free.
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