Chi utilizza molti prodotti per il corpo rischia di essere esposto a una quantità eccessiva di sostanze che potrebbero interferire con il sistema ormonale e immunitario. Ma un modo per evitarlo c’è: leggere le etichette.
Lo dimostrano diverse ricerche scientifiche, anche se va detto che per tutti i cosmetici analizzati le sostanze ricercate (soprattutto, ma non solo, ethylhexyl methoxycinnamate, filtro UV e propylparaben, conservante) rispettano i limiti di legge. Tuttavia, una persona che fa un uso intenso di cosmetici, incluse le creme solari, rischia di essere esposta oltre i limiti raccomandabili. Come fare, quindi, a evitare queste sostanze?
Consigli per scelte sicure
Nel caso dei cosmetici, abbiamo un importante vantaggio: tutti gli ingredienti sono elencati in etichetta, per legge. Si può quindi scegliere con buona consapevolezza.
- Leggere sempre la lista degli ingredienti e preferire i prodotti privi delle sostanze più dubbie.
- Fare particolare attenzione ai prodotti che rimangono a lungo a contatto con l’organismo, come le creme, rispetto ai prodotti che si risciacquano, come saponi e shampoo.
- Se si usano molti cosmetici, evitare in particolare i prodotti che contengono propylparaben e butylparaben, specialmente se sono creme che non si risciacquano.
- Evitare l’uso non giustificato di prodotti che contengono filtri UV(ma non scordateli mai se ci si esponi al sole).
- Prestare particolare attenzione ai prodotti per i bambini e le donne in gravidanza: sono due categorie più sensibili agli effetti degli interferenti endocrini.
- Non lasciatevi incantare da slogandi scarso significato, come “naturale”, “ipoallergenico”, “clinicamente testato” e simili: per scegliere basatevi solo della lista ingredienti riportata sulla confezione, che dà le uniche indicazioni che posso essere utili.
Lista prodotti cosmetici pericolosi
I CONSERVANTI ovvero tutte quelle sostanze che devono essere addizionate ai cosmetici contenenti acqua per evitare che si sviluppino muffe o batteri. Tra i più comuni troviamo:
- FORMALDEIDE: la troviamo in tantissimi prodotti di uso comune e purtroppo viene largamente usata anche nella conservazione dei cosmetici. Prodotti come fondotinta, shampoo e smalti contengono formaldeide che oltre ad essere una sostanza conservante è un potente battericida. Nonostante sia stata accertata la sua cancerogenicità, la formaldeide continua ad essere contenuta in una vasta gamma di prodotti, anche se a concentrazioni molto basse.
- PARABENI: i sei principali parabeni che possiamo trovare nelle formulazioni in commercio sono methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben e benzylparaben e vengono usati come conservanti nelle creme idratanti, solari, nei dentifrici, negli shampoo, nei detergenti intimi, nei deodoranti, nei gel da barba, insomma in tantissimi cosmetici di uso quotidiano, persino nei cosiddetti prodotti “naturali” o “organici” . E’ stato ampiamente dimostrato che queste sostanze penetrano attraverso la pelle e restano intatte all’interno del tessuto, accumulandosi. Sebbene siano legalmente autorizzati nell’Unione Europea, anche i parabeni sono seriamente sospettati di essere cancerogeni.
- QUATERNIUM 15: fa sempre parte dei conservanti. E’ presente in molti cosmetici per il make-up degli occhi, nei fondotinta, negli shampoo ma anche nelle lozioni idratanti e nelle creme solari. E’ nocivo perché rilascia formaldeide, è tossico e dà luogo a fenomeni di sensibilizzazione.
- KATHON CG: è un altro conservante, un antimicrobico ad ampio spettro d’azione, incolore e inodore contenuto nei dermocosmetici, nei prodotti per l’igiene personale e nei prodotti per la casa. Dal punto di vista tossicologico, il Kathon CG, è stato classificato come irritante primario nonostante abbia un grandissimo utilizzo. E’ possibile trovarlo sulle etichette con dei sinonimi come GROTAN, EUXIL o ISOTIAZOLINA.
Altre sostanze impiegate comunemente in prodotti cosmetici periolosi: che ognuno di noi ha in casa sono:
- MEA-DEA-TEA: non sono i nomi di tre simpatiche sorelle ma rispettivamente le sigle di monoethanolamine, diethanolamine, triethanolamine e sono presenti in molti composti cosmetici. Li possiamo trovare quasi sempre nei prodotti che fanno schiuma quindi shampoo, saponi e bagnoschiuma e danno luogo a nitrati e nitrosamine ovvero agenti cancerogeni.
- PARAFENILENDIAMINA(PFD): questa sostanza, dal nome difficile da pronunciare, la incontriamo spesso quando andiamo dal parrucchiere, infatti è il colorante più importante usato per le colorazioni permanenti dei capelli. Molto spesso dà luogo a fenomeni di sensibilizzazione tanto che questa sostanza è stata bandita da molti Paesi europei.
- FTALATI: una tra le sostanze più incriminate, un grandissimo numero di profumi per uomo e donna delle migliori marche contiene due sostanze che possono avere effetti indesiderati sulla salute: gli ftalati appunto e i muschi sintetici.
- TENSIOATTIVI: sono sostanze dotate di proprietà schiumogene, detergenti e solubilizzanti. Sono ovviamente presenti in tutti i prodotti che detergono corpo e capelli e i più conosciuti sono senza dubbio il sodium laureth sulfate (SLES) e il sodium lauryl sulfate (SLS). Non sono sostanze cancerogene, come si pensava fino a qualche anno fa, ma essendo molto aggressive è meglio preferire prodotti contenenti tensioattivi più delicati e soprattutto limitarne l’uso.
- TOLUENE: leggi toluene e pensi subito ai prodotti per le unghie e in effetti il toluene è il solvente che serve a stendere facilmente lo smalto. Purtroppo è stato collegato a disturbi del sistema nervoso e può inoltre causare danni ai reni. Per correre ai ripari alcune case cosmetiche hanno tolto dai componenti dei loro smalti la sostanza incriminata. Forse il nostro smalto si sgretolerà più velocemente, ma avremo la certezza di non avvelenarci.
- PROFUMO: tutti i cosmetici in genere hanno un odore gradevole. Siamo portati a pensare che la fragranza all’interno dei prodotti per l’igiene personale sia del tutto innocua, ma non è così. Il 95% delle sostanze chimiche impiegate nei profumi e nelle fragranze dei cosmetici sono composti sintetici derivati dal petrolioe dal momento che i profumi hanno un basso peso molecolare, riescono a penetrare più facilmente nella pelle e possono causare allergie o difficoltà respiratorie.
- IDROCHINONE: leggendo le etichette dei prodotti schiarenti per la pelle è facile imbattersi in questo composto, un fenolo che risulta essere nocivo, irritante e pericoloso per l’ambiente. Anche se ne è stato vietato l’uso come schiarente per la pelle, questa sostanza continua ad essere impiegata nelle tinture per capelli, anche se a concentrazioni basse.
- COAL TAR: spesso in dermatologia per curare la psoriasi vengono utilizzati i catrami terapeutici. Tra questi, il più efficace è il Coal Tar ovvero il catrame minerale che, per la sua attività riducente e antiseborroica, trova impiego in molte creme antri prurito e nei trattamenti per il cuoio capelluto ma può dar luogo a fenomeni di fotosensibilizzazione.
- ALLUMINIUM: lo troviamo all’interno di tantissimi prodotti, alimentari e non, e ovviamente non poteva mancare tra i componenti di molti cosmetici, in particolar modo deodoranti e antitraspiranti, che possono contenere fino al 20% di sali di alluminio sotto forma di cloridrati di alluminio e idrati di zirconio. L’uso prolungato di queste sostanze è collegato al rischio di insorgenza di cancro al seno poiché i sali di alluminio sono in grado di danneggiare in modo significativo il Dna delle cellule, stimolandone la degenerazione in cellule cancerose.