Madreperla, un biominerale dalle tante proprietà. La madreperla e il concentrato di bellezza. La madreperla è il minerale ricavato dall’interno delle conchiglie di alcuni molluschi, specialmente dalle ostriche, le quali possono donare protezione, morbidezza e tonicità alla pelle. La conchiglia usata per ricavare la madreperla è la Pinctata margaritifera, seguita dal Troncus niloticus, dal Turbo marmoratus e dalle Haliotis.

Chimica della madreperla

Le colorazioni vanno dal bianco latteo a colorazioni pastello, grigio e rosa e lo spessore è vetroso. Ha una composizione tale da essere definita biominerale, ovvero una sostanza inorganica formata da un organismo vivente con funzione meccanica e di protezione del mollusco. E’ costituita dal 95% da carbonato di calcio (aragonite) e per il restante 5% da conchiolina. Il carbonato di calcio ha una struttura esagonale con misure che variano in base al tipo di mollusco.

Uso della madreperla in cosmetica

L’interesse verso questo biominerale deriva dalla sua resistenza e durezza ma anche e soprattutto dai suoi minerali. L’interesse degli studiosi cosmetologi consiste nel capire come l’organizzazione lamellare della madreperla una volta depositata sulla pelle di un individuo possa migliorare l’aspetto donando elasticità, resistenza e bellezza. I biominerali della madreperla presenti sotto forma di microcristalli riflettono la luce e permettono numerose applicazioni; infatti negli anni ’90 i filtri solari erano divenuti a base minerale.

Le proprietà di riflessione della luce vengono utilizzate nel trucco minerale in quanto la varietà delle madreperle  permette un adattamento perfetto alla carnagione. La madreperla e i suoi minerali, sotto forma di microparticelle, possono essere inseriti nelle formulazioni di emulsioni, gel o altri trattamenti.

Grazie all’effetto di riflessione della luce detto anche “soft focus”, si ottiene una diminuzione visiva delle rughe (circa del 60%), effetto che viene paragonato all’ ”effetto flou” delle fotografie. Un’altra caratteristica della madreperla è la capacità di polarizzarsi ed emettere energia in forma di raggi infrarossi, fenomeno noto come piezoelettricità. La pelle, infatti, assorbe energia e la sua temperatura aumenta di 1°C; ciò migliora la microcircolazione.

L’uso maggiore in cosmetica è dato dai mineral make-up, ovvero, cosmetici naturali formati esclusivamente di miscele di pigmenti minerali puri come l’aragonite, sali minerali e ossidi senza additivi. I mineral make-up sono  ben supportati da ogni tipo di pelle e non occludono i pori quindi lasciano respirare la pelle.

Esistono anche dei peeling ad azione meccanica a base di madreperla d’ostrica e cristalli di alluminio idrossido. Il peeling aiuta a levigare la pelle, esfoliarla e stimolare l’ossigenazione cutanea per mettendo così una maggiore penetrazione dei principi attivi. La madreperla è un ottimo concentrato anti-age, illuminante e tonificante.

 Origine della  madreperla

La madreperla costituisce lo strato lamelloso interno della conchiglia di alcuni molluschi; è costituita da strati di cristalli di carbonato di calcio leggermente ondulati e disposti parallelamente alla superficie interna che costituisce la madreperla. A questi strati si alternano fogli di sostanza organica (conchiolina) che assieme all’acqua tengono fermi il tutto. Le perle differiscono tra loro solo per la disposizione dei cristalli i quali sono concentrici nella perla e a strati paralleli nella madreperla.

Le conchiglie più ricercate per la madreperla appartengono a varie specie di Bivalvi, Gasteropodi e Cefalopodi e tra le più usate ci sono quelle del genere Pinctada raccolte nell’Oceano Indiano. La più pregiata è la madreperla australiana che si ottiene dal Pinctada maxima che in commercio prende il nome di silver-lip o golden-lip.

Significato della madreperla

Alla madreperla vengono attribuite attività rilassanti ed anti-stress, capace di attenuare gli squilibri emotivi; è un potente catalizzatore di energia in quanto porta con sé l’energia del mare.

Mara Alvaro

Autore

Lo staff di naturopataonline.org