Come la vita è la nostra maestra , lo yoga rappresenta l’ unione tra corpo e anima. Lo yoga è la via per la verità. E’ la via per la comprensione della vita. La vita in senso divino e la vita come nostro quotidiano Cosa significa praticare lo Yoga
Lo yoga è la via per la verità
La vita in senso divino e la vita come nostro quotidiano. Ogni uomo ha la sua strada: monaci, hatha yogini, padri di famiglia…ciò che ci accomuna tutti, è la ricerca della verità. Lo yoga è la strada di alcuni.
” Monaci vestiti color rubino, lontani dalla civiltà e in suprema quiete, Hare krishna gioiosi, sottili Guru dalle lunghe barbe aggrovigliati in improbabili posizioni vivono nella nostra idea di Yoga e Meditazione,
rendendoci romantico ma improbabile il nostro avvicinamento allo yoga.”
Il segreto per rendere “yogica” la nostra vita
La nostra vita è qui, in Occidente, tra internet, televisioni, macchine veloci, mutui, figli…In questo frenetico quadro, è difficile trovare una collocazione alla nostra spiritualità. Ma la nostra spiritualità, lo yoga è qui ed ora. In ciò che viviamo, in ciò che pensiamo, nei nostri problemi e nelle relazioni quotidiane.
Il segreto per rendere “yogica” la nostra vita, sta nel trovare la giusta chiave di lettura a ciò che la nostra esistenza ci propone. Questo ci permetterà di vivere nella verità, più consapevoli e realizzati; questo ci permetterà di sentirci nel luogo giusto al momento giusto, ci sentiremo finalmente responsabili ma fautori della nostra felicità.
Cosa significa praticare lo Yoga
Praticare yoga significa portare armonia nel nostro caos, rendere chiari i pensieri, le emozioni e le parole; dare coerenza al percorso idea-emozione-azione, liberare la via affinché la nostra anima-la parte più vera di noi- possa esprimersi, con la sua verità, nella materia.
Yoga significa unione.
Unione con la parte più vera di sé. Lo stesso termine sanscrito Yug, significa aggiogare, unire. Unire l’uomo con il Divino. Unire il sé inferiore (pensieri, emozioni, azioni) con l’anima. Far sì che i nostri involucri inferiori possano essere perfetti strumenti per l’espressione della nostra anima nella materia. Cerchiamo di comprendere meglio:
A tutti capita, in alcuni momenti della propria vita, di pensare a sé come ad un immenso labirinto, senza una logica armoniosa che regga il nostro disegno…ci lasciamo vivere, senza comprendere. In questi particolari momenti, avvertiamo disagio e confusione, tristezza e sofferenza.
La sofferenza nasce dall’ignoranza; dall’ignoranza di noi stessi e dei meccanismi che ci governano quotidianamente.
Soffermiamoci a riflettere. Siamo consapevoli di tutti i pensieri che nascono, si muovono, agiscono ed arrivano dall’esterno nella nostra coscienza tutti i giorni? No di certo. Così come non lo siamo di tutte le emozioni che viviamo.
I nostri pensieri e le nostre emozioni agiscono spesso nella nostra vita senza che ce ne rendiamo conto. Pensiamo solo alla rabbia repressa verso una persona. In quanti modi si può esprimere nelle nostre parole, nei pensieri, nelle azioni? I pensieri e le emozioni di cui non siamo coscienti, sono vivi ed attivi, e si esprimono sottilmente in ogni momento della nostra vita, anche al di là della nostra vigile attenzione.
Esprimendosi provocano risultati. Risultati che spesso non comprendiamo, poiché ignoriamo il percorso a ritroso che li ha creati. Questa ignoranza ci crea confusione e sofferenza.
Spesso risolviamo individuando le responsabilità degli altri in quel problema e non ci rendiamo conto che i veri creatori del nostro problema siamo soprattutto noi. O meglio, sono i nostri pensieri e le nostre emozioni inconsce, sconosciute.
Chi guida la nostra vita?
Chi guida la nostra vita? La coscienza o l’incoscienza? O perlomeno, in che misura? Se la risposta è la seconda, l’unica soluzione ai nostri problemi è il rendere coscienza l’incoscienza. Aggiogare a sé, appunto. Accorpare tutto il nostro essere nella coscienza.
In fin dei conti, yoga significa unione!
Solo così, impegnandoci a divenire consapevoli delle spinte nascoste che conducono la nostra vita, potremo porre fine alla sofferenza ed iniziare a vivere come desidera veramente la nostra anima.
Seguendo questo percorso troveremo soddisfazione, senso di pienezza, armonia e compimento, qualunque sia il nostro Ruolo Sociale.
Non è necessario vivere nella quiete di un monastero per praticare lo yoga. Ognuno ha la propria strada.
La vita è la nostra maestra di vita e lo yoga, l’unione, è la meta per ogni uomo.
autrice: Simona Gherpelli