Scrivo questo articolo dedicandolo alla mia carissima amica Anna, con la quale ho condiviso il mio percorso di Operatore Olistico.

Lei spesso mi dice che io, senza accorgermene, dico delle cose meravigliose e profonde, che alle volte dovrebbero essere persino gridate, perché le persone hanno bisogno di ricordarle il più possibile, di modo che possano vivere meglio. Ed allora ho deciso di scrivere una serie di articoli che trasmettano il mio sentire, in modo che possano essere diffusi il più possibile, quindi anziché tenermi certe riflessioni, le offro in semplicità ed umiltà a voi, consapevole che faranno bene al cuore di chi le legge.

Da “cuore a cuore”, vi auguro una piacevole lettura.

Mai fermarsi alla superficie!

Fluire, lasciar andare … se ne parla spesso negli ultimi tempi. Alle volte ne parliamo troppo, altre volte ne parliamo a sproposito ed in modo superficiale, senza andare alla fonte, ovvero all’essenza delle cose. Alle volte per alcuni sembra persino diventato un ritornello meccanico senza senso.

Ma cosa realmente ci comunicano queste parole? Come andare al cuore del messaggio, senza cadere in quelli inutili artifizi del linguaggio che nella forma sono sofisticati, ma che nella sostanza sono vuoti, ridondanti e persino privi di significato?

Lasciar andare significa non forzare, ma far fluire l’energia in maniera armoniosa, poiché siamo consapevoli che investire energie in maniera non corretta può precluderci delle mete importanti nella vita o, semplicemente, non farci apprezzare quello che di prezioso già abbiamo.

Sarebbe importante, infatti, metterci in un differente modo di vedere, ovvero quello di stare ad osservare gli eventi della nostra vita senza giudicare e soprattutto senza pretendere di avere forzatamente cose, persone o situazioni che magari non sono in linea con noi.

Ho sperimentato io stessa la tristezza di quando ti accorgi di aver investito tantissime energie che non ti hanno portato a nulla. E di più, in queste situazioni ti senti persino che ti hanno “ingiustamente drenato” delle tue energie, quando invece siamo stati noi coloro che per primi non abbiamo indirizzato le energie nella giusta maniera.

Quando questo è successo nella mia vita mi sono chiesta il perché, ed ho trovato la risposta. Spesso si tratta di persone non in linea con il nostro carattere ed il mostro modo di pensare, per cui è persino dannoso tentare di controbatterle o di “muovere guerra” contro di loro.

Altre volte erano persone che, se fossero entrate nella mia vita, avrebbero fatto più danni che altro, ed avrei sicuramente tentato di chiudere i rapporti con loro.

Vi  sono situazioni che devono semplicemente insegnarci qualcosa, senza che noi tentiamo di modificarle, poiché se tentassimo di farlo sarebbe solo un inutile e dannoso spreco di energie.

Fate attenzione però, perché questo non significa rassegnarci o porci in una situazione passiva nei confronti della vita.

Accettare delle situazioni nella nostra esistenza non ha nulla a che vedere con il “sopportare” passivamente ogni cosa, senza muovere nemmeno un dito, magari aspettando che chissà quale “intervento dall’alto” ci cambi la situazione che stiamo vivendo.

Osservare certe situazioni presuppone, pertanto, di metterci nella giusta prospettiva affinché possiamo imparare e trarre ogni possibile vantaggio.

Magari non stiamo vedendo tutti gli aspetti di quello che ci sta succedendo, e questo richiede ulteriori riflessioni e valutazioni da parte nostra.

È persino possibile che ci ostiniamo nei medesimi errori, ripetendo all’infinito dei “copioni dannosi” che possono, alla lunga, minare la nostra autostima ed enfatizzare la rabbia e la nostra frustrazione.

E sappiamo bene che, se un errore viene ripetuto più e più volte, alla fine costituisce una decisione.

Se, infatti, noi ci ostiniamo a lottare per cose che non danno risultati concreti, alla fine ci chiudiamo da soli in una gabbia opprimente da cui è difficile uscire, e di conseguenza perdiamo l’opportunità di godere cose inaspettate e nuove, che possono migliorare di gran lunga la nostra vita.

Credo che mettersi sempre nella condizione di imparare nuove cose, come se fossimo degli “eterni alunni”, ci consenta di rimanere flessibili e centrati in ogni momento della nostra esistenza senza perdere nemmeno il fulcro vitale di essa, ovvero noi stessi e la nostra felicità.

Questo perché la felicità non è uno “status temporaneo”, ma è un qualcosa che ci meritiamo giorno per giorno, e la misura di essa dipende solamente da noi.

Si tratta, pertanto, di un qualcosa per cui merita lottare, ovvero il nostro essere felici ed il nostro benessere interiore.

È un lavoro duro, che richiede una dedizione costante, eppure è proprio ciò che fa la differenza. Una cosa non da poco: si tratta di “allenare” la nostra mente a vedere il bello in ogni momento, in modo da saper reagire nella maniera migliore, senza farci trascinare passivamente dalla corrente.

Lasciamo quindi andare ciò che per noi è “zavorra”: legami infelici ed inappaganti, vecchie situazioni e rimpianti, schemi di pensiero limitanti, vecchi traumi e persino il ricordo di quelle relazioni che sono finite da tempo e non possono più toccarci nel Qui ed Ora.

È necessario fare un balzo in avanti, nella piena consapevolezza che saremo più liberi, leggeri e che soprattutto avremo fatto spazio dentro di noi per nuove cose, che sicuramente ci porteranno tante gioie e soddisfazioni. Namasté.

Autore

Operatrice Olistico a Mediazione Corporea e Benessere Olistico, specializzata in Aromaterapia e Cristalloterapia. Ho anche altri 2 diplomi, uno di Massaggio Sportivo e l’altro in Operatore di Tecniche di Counseling.