Spesso crediamo di essere felici se nella nostra vita abbiamo:

  • buone relazioni,
  • buona salute,
  • benessere economico.

Poi sta alle storie di ciascuno mettere questi aspetti in ordine di priorità.

Ma in molti casi questi tre elementi non sono sufficienti e si continua a ricercare la felicità come un’utopia, come una chimera riservata solo alle vite degli altri.

Possiamo avere molti amici, compagni di vita, buoni rapporti con parenti, stare bene in salute ed essere voluti e ben pagati sul lavoro …eppure non essere felici!

In realtà molti di noi in questo movimento di ricerca stanno soltanto cercando la propria realizzazione: la realizzazione del proprio Compito di Vita, qualcosa che potremmo definire “vocazione” o che Coelho definì “leggenda personale”.

Davvero, in quanti avremmo sogni, aspirazioni, idee .. ma le abbandoniamo perché in fondo non ci crediamo abbastanza, perché nostro padre ai tempi ci ha detto che sono stupidaggini e soprattutto perché lo stipendio e le condizioni economiche decretano quello che dobbiamo fare a discapito di quello che vogliamo fare.

Credo però che sia ormai giunta l’ora di una nuova consapevolezza: ormai sappiamo che nasciamo con doni e talenti e abbiamo un certo numero di anni disponibili (chi più chi meno) per metterli in pratica. E – cosa più importante – ognuno di noi ha un compito, un disegno che fa parte di un’opera d’arte ben più grande e completa.

Già, un compito.

Tranquillo… Non si tratta di cambiare per forza il mondo!

Si tratta di fare quello per cui sei nato e di essere felice nel farlo.

Se le tue giornate sono improntate a fare quello che ti fa bene allora non avrai motivi per non star bene.

Generazioni di ottimi lavoratori ma frustrati devono lasciare il posto a una nuova umanità felice di essere se stessa, felice di mettere in pratica ogni giorno qualcosa in cui credono.

Ghandi diceva: “la felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia”.

Edward Bach (quello dei Fiori) scrisse un meraviglioso pezzo raccontando di una bambina che voleva fare un disegno per la festa della mamma, l’idea che aveva in testa era ben precisa: iniziò ma poi una persona le disse “ma no, perché non metti la finestra qui e la porta là?” e un altro: “usa quel colore, aggiungi d ifiori” e così via. La bambina non finì il disegno in tempo, quello che vedeva non era più il “suo” disegno, era triste e frustrata.

Bach fece invece immaginare la stessa bambina che veniva lasciata libera di definire la propria idea di disegno, senza intrusioni esterne, senza giudizi o consigli non richiesti e concluse dicendo “questa è armonia, questa è salute”.

Fondamentale è questo concetto di “armonia”.

Hai presente quando le cose vanno bene e ti viene da dire che “tutto gira”?

Ecco questo movimento senza intoppi, interruzioni, interferenze è armonia.

E la vita può essere armonia quando entra in un questo flusso di ascolto, sì di te stesso ma anche di quello che la vita stessa sa (e comunica) per essere il colore necessario nel disegno più ampio di cui parlavo prima.

Spesso abbiamo completamente dimenticato quello che vorremmo fare, quello che ci farebbe felici.

Gli anni, le scelte, il turbine in cui viviamo, i giudizi degli altri ci hanno allontanato dall’idea iniziale, dall’obiettivo primordiale, dalla direzione che volevamo prendere.

Allora è fondamentale fare silenzio, andare a riscoprire i momenti e le attività che ci muovono dentro qualcosa di bello, che riaccendono fiammelle in grado di divampare in sogni e obiettivi di cui non potremmo fare a meno.

E come ascoltarla questa vita, questa fiammella?

Sei vivo e dentro di te questa vita sa bene dove vorresti andare, cosa vorresti fare, per essere felice.

Ascolta allora questa consapevolezza, più potente dei tuoi pensieri che frullano spesso senza un senso.

Ok… e una volta che ho capito cosa vorrei fare?

Avrai fatto un buon lavoro ma non sarà sufficiente.

Perché ci saranno i preconcetti, le memorie della tua famiglia, gli schemi che la società ti ha imposto.

Ci saranno le persone a cui racconterai, magari con entusiasmo, quello che hai deciso di fare e tra questi qualcuno alzerà gli occhi, qualcun altro ti risponderà “guarda fossi in te non lo farei? Ma in questo periodo poi, sei sicuro?” o altri che con un sorrisino stiracchiato faranno finta di farti coraggio ma ti crederanno un folle.

Ma se il tuo sogno sarà proprio quello per cui sei nato allora il tuo voler star “foolish” sarà più forte e ti libererai dal bisogno di far felici gli altri e dalla paura di non non arrivare a fine mese.

E l’Universo ti premierà.. perché sulla sua tavolozza dei colori ci sarai anche tu e potrai  prender parte al disegno pensato e su misura per te.

Autore

Operatrice del Benessere Certificata in Cranio Sacrale Upledger: Tecnica specializzata nel rilascio delle emozioni somatizzate. Conduttrice di gruppi di Meditazione e ideatrice del metodo Medita-Tu: una modalità di lavoro su se stessi attraverso esercizi e visualizzazioni molto profonde e poco mentali. Si dedica inoltre a chi vuole (o deve) reinventarsi nel mondo del lavoro aiutando a trovare il proprio compito di vita e svolgere così un'attività in linea con i propri veri desideri e talenti. Studentessa in Psicologia: Laurea Magistrale ad indirizzo Neuroscienze. Il suo motto è: Essere se stessi per essere felici.