E’necessario essere vegetariani o vegani per praticare lo yoga? Queta è una domanda che in tanti si sono posti e la risposta e abbastanza semplice: dipende dallo scopo che volete ottenenere dalla pratica yoga. Se volte veramente intraprendere un cammino spirituale e di crescita personale, dovete rinuciare alla carne, al contrario se per voi lo yoga è uno sport come tanti, allora è indifferente. Vediamno ora i due principi yogici che stanno alla base delle saclta: il Karma e Ahimsa
Gli Effetti non fisici della pratica dello yoga e il fenomeno dello yoga nel mondo occidentale.
Con il Crescente numero di celebrità e persone che intraprendono le pratiche dello Yoga la domanda “è corretto consumare la carne e i suoi derivati” è divenuta sempre più crescente tra i praticanti di questa disciplina.
Si può essere davvero un vero Yogi se consumate hamburgers? Diventare vegetariani ci rende veri maestri nell’arte dello Yoga?
Le due ragioni per cui non consumare carne: Karma e Ahimsa
Nella filosofia vedica il consumo di carne equivale a nutrirsi di cattivo karma, perché la carne macellata assume tutti i sentimenti negativi dell’animale ucciso. La paura, il dolore, la sofferenza impregnata nella carne morta, blocca lo sviluppo spirituale dei discepoli.
La carne impedisce che l’energia fluisca liberamente nel nostro corpo, il che rende meditazione, pranayama e posture completamente inutili.
Secondo questa filosofia, tutti coloro che consumano regolarmente carne non realizzeranno mai la realtà delle cose.
Il Principio Ahimsa “Non fare del male” si basa sui fondamenti dello Yoga.
I Sostenitori al contrario affermano che perfino Buddha e i suoi monaci consumavano carne, l’unica condizione per loro era conoscere che quell’animale non fosse stato ucciso solo per loro beneficio.
Molte persone che sostengono questa teoria affermano che è giusto ad esempio andare al supermercato e comprare un animale macellato, perché in principio non era appunto stato ucciso solo per loro.
Questo significa supportare direttamente la catena di allevamento e macellazione industriale che ha portato ad una dieta sempre più ricca di carne con le conseguenze sulla salute che tutti consociamo.
Essere uno Yogi non significa essere solo vegetariani, ma essere coerente e consapevoli delle proprie azioni.
Bisogna essere compassionevoli nei riguardi di tutte le creature viventi che ci circondano, la vostra dieta vegetariana fa semplicemente parte della pratica della non violenza.
Se non consumate carne ma non provate alcun affetto o amore per le persone che vi circondano, essere vegetariani sarà inutile.
Se vi comportate da egoisti, non aiutate gli altri, e ignorate le conseguenze delle vostre azioni comprendere divenatre vegetariani probabilmente non cambierà nè la vostra mente nè il vostro spirito.
In definitiva tutto dipende dagli obiettivi che vi siete posti quando avete intrapreso la strada dello yoga
Se per voi lo yoga è solo un mezzo per combattere lo stress o restare in forma, probabilmente non necessitate di sforzarvi in una dieta vegetariana o seguire il principio di Ahimsa. Non vi può essere alcun beneficio spirituale o mentale se non si prova il bisogno di impegnare la propria intera vita a questo principio.