Lo Yoga non è uno sport. E’ una disciplina che ha per obiettivo la crescita personale e spirituale fino a giungere all’ unione con Dio. Le discipline Yoga portano allo stesso risultato finale attraverso gli otti passi fondamentali.
La sostanza è unica, ma porta nomi diversi.
“Ho praticato, – dice Râmakrishna ai suoi discepoli – tutte le religioni: Induismo, Islamismo, Cristianesimo; ed ho anche seguito le strade delle diverse sette dell’Induismo… Ho trovato che tutte, per cammini diversi, si dirigono verso lo stesso Dio… Vedo che tutti gli uomini discutono, in nome della religione… Non riflettono che Colui che è chiamato Krishna è anche chiamato Shiva, che ha nome Energia Primitiva, Gesù o Allah!”
Un solo Râma che possiede mille nomi!… Il serbatoio ha molte scale. Da una di esse, gli indù attingono l’acqua nelle brocche, e la chiamano jal; da un’altra, i musulmani attingono l’acqua in otri di cuoio, e la chiamano pânî, da una terza, i cristiani, e la chiamano water. Avremmo la pretesa che quest’acqua non sia jal, ma solo pânî, o water? Sarebbe ridicolo!… La sostanza è unica, ma porta nomi diversi. E tutti cercano la stessa sostanza! mutano solamente il clima, il temperamento e il nome!”. “Come possiamo salire sul tetto di una casa per mezzo di una scala, di un bambù, di una scalinata oppure in altri modi diversi, così sono molteplici le strade ed i modi per arrivare a Dio. Ogni religione nel mondo è una via per raggiungerlo”.
Come vedete, ci sono tante vie per raggiungere l’unione ed il filo dorato che le unisce è l’umana aspirazione verso la comprensione e la crescita. Chi pratica Hatha yoga, perché sente un’esigenza di recupero di contatto col proprio corpo fisico; chi preferisce pratiche meditative legate al Raja Yoga con l’utilizzo di Mantra e Yantra, chi necessita di allontanarsi dalle esigenze della vita comune e pratica la preghiera lontano dalla società…ognuno segue la propria strada.
Lo yoga raccoglie i sistemi per scoprire, in noi e negli altri, le Leggi di natura, attuando così le trasformazioni che portano ad essere “adulti”.
Yoga in sé significa unione. Per tutti i tipi di yoga, quindi, la meta ultima è l’unione. Per raggiungerla ogni tipo di yoga utilizza diversi mezzi. Le attitudini umane e lo sviluppo della nostra coscienza determinano la giusta scelta. A Patanjali si deve la codifica della scienza dello Yoga nello Yoga Sutra, testo che illustra in sintesi il cammino Yoga volto alla Realizzazione del Sé. La compilazione di Patanjali si può far risalire a un’epoca tra il 400 e il 200 AC, ma la tecnica illustrata sembra fosse praticata fin dall’antichità.
Gli otto passi che conducono alla meta, l’unione.
Yama, auto dominio, controllo, astensione da azioni errate; nijama, rette osservanze, purezza interiore ed esteriore; asana, giusto atteggiamento sia fisico, durante l’esecuzione, che emotivo e mentale; pranayama, retto dominio della forza vitale; pratyahara, retto distacco dalle emozioni e dalle cose del mondo; dharana, concentrazione; dhyana, meditazione; samadhi, flusso continuo di coscienza.
Il nostro più profondo desiderio di “star bene”, la nostra intima ricerca della felicità, ed il raggiungere questa ambita meta, passa attraverso la comprensione e la realizzazione di questi 8 punti.
Quando nel nostro quotidiano inizieremo ad operare per giungere ad un’intima coscienza dei meccanismi del nostro corpo, quando comprenderemo che anche le più comuni azioni possono essere distruttive, quando inizieremo a comprendere quanto una nostra emozione atta a ripetersi può modificare evidentemente il corso della nostra giornata, inizieremo a comprendere il vero significato dello yoga. E’ in questo momento che iniziamo a diventare “ricercatori” sul sentiero. E’ a questo punto, a parer mio, che i sentieri dello yoga si uniscono in noi; quando comprendiamo che ogni via dello yoga rappresenta una parte della nostra coscienza che va portata alla luce e fatta crescere.
A questo punto, lo yoga diventa uno.
Allora, sia che si inizi praticando l’Hatha yoga o il Raja yoga, si comprende che non si raggiunge lo yoga finchè non abbiamo raggiunto gli 8 dominii. Allora si realizza l’unione. Non si ha unione e realizzazione sviluppando solo uno di questi 8 aspetti.
Piccola Guida Pratica . le differenze tra Hatha Yoga Karma Yoga Bhakti Yoga Jnana Yoga Raja Yoga e Yoga Tantrico.
L’Hatha Yoga o Via del Corpo è un sistema che si propone il dominio sul corpo al fine di assicurare il dominio sulla psiche. Hatha deriva da Ha-sole e Tha-luna. È quindi la pratica del riequilibrio della forza del sole e della luna, che passano attraverso la narice destra e sinistra. Educa il corpo attraverso asana (rette posizioni) e pranayama (“controllo” del respiro, o flusso vitale). Era molto diffuso nella Lemuria, secondo gli scritti.
Il Karma Yoga o Via dell’azione pone l’accento sull’azione, sull’attività utilmente orientata. “Il Karma-yoga ci insegna a come lavorare per il lavoro, non-attaccati, senza preoccuparci di ciò che si compie, ci insegna anche perché dovremmo lavorare. Il karma-yogi lavora perché è la sua natura, perché sente che è un bene per lui fare così, e non ha alcun obiettivo oltre quello. La sua posizione nel mondo è quella di un donatore, e non si preoccupa mai di ricevere nulla. Sa che sta donando, e non chiede nulla in cambio, e perciò evita la presa della sofferenza” (Swami Vivekananda)
Il Bhakti Yoga o Via del cuore è lo yoga della devozione. L’affetto più elementare dell’uomo è l’amore per se stesso e si manifesta come istinto di autoconservazione e ricerca della felicità; approfondendo questo si può dirigere l’energia di tale amore verso il Divino. Era molto diffuso nella civiltà Atlantidea, secondo le fonti. “Il Bhakti-yoga è una reale, genuina ricerca del Signore, una ricerca che inizia, continua e finisce nell’amore. Un singolo istante di estremo amore di Dio ci porta libertà eterna. Bhakti (devozione) è intenso amore di Dio. Quando un uomo l’ottiene ama tutti, non odia nessuno; diviene soddisfatto per sempre. Questo amore non può essere ridotto ad alcun beneficio terreno, perché fino a che esistono desideri mondani, questo tipo di amore non viene. La bhakti è dentro di voi, la copre solo un velo di desiderio-e-ricchezza, e appena questo è rimosso, la bhakti si manifesterà.” (Swami Vivekananda)
Jnana Yoga o Via della conoscenza è la volontà di conoscere propria della mente umana. Rivolto a coloro che cercano intellettualmente la verità.
Lo Yoga Tantrico, orientato verso il culto di Shiva, maschile e Shakti, femminile, agisce attraverso pratiche che tendono a risvegliare kundalini (forza vitale alla base di ogni forma di vita) ed instaura un processo di espansione della coscienza. Mentre gli altri yoga predicano la rinuncia dei desideri, questo sostiene la necessità di un appagamento intelligente dei desideri naturali. Secondo questa Via, agire in questo modo, significa cooperare con la forza creativa dell’evoluzione.
Il Raja Yoga o Via della Volontà è lo yoga regale. E’ il re e la sintesi di tutti gli altri, compimento e culmine dello sviluppo umano. E’ la scienza della mente e della volontà diretta allo scopo. Si basa sugli ultimi tre punti di Patanjali: dharana, dhyana, samadhi. La meditazione è quindi il mezzo di trasformazione principale. Inizialmente, è molto importante la concentrazione sul sesto chakra (ajna, che si manifesta anche nel “terzo occhio”), poiché questo atto produce un vortice magnetico che attira l’energia kundalini, idealmente arrotolata alla base della colonna vertebrale, che è l’energia madre che alimenta la vita. Kundalini sale lungo i canali preposti, attiva e purifica tutti i chakra e i nadi. L’unione di kundalini, la sposa, al suo sposo, Shiva, realizza il vero matrimonio, realizza lo yoga.
Tante sono le Vie per l’unione, ogni Civiltà persegue la sua Via, e così ogni uomo.
Forse, leggendo, avrete trovato la vostra.
Simona Gherpelli