“Dov’è la vita che abbiamo perduto vivendo? Dov’è la saggezza che abbiamo perduto sapendo? Dov’è la conoscenza che abbiamo perduto nell’informazione?” (T. S. Eliot, cori da “La rocca”)

Ho scelto di introdurre la mia breve riflessione con queste domande, per stimolare tutti noi a una considerazione: siamo di fatto immersi infatti in un seducente mondo dominato dalle informazioni, immediatamente disponibili e fruibili. Ai molti e innegabili vantaggi, in termini di utilità ed efficienza, si contrappone oggi il rischio di assuefazione ad un approccio superficiale alla conoscenza e, più in generale, alla vita stessa.

Mi chiedo come i nostri ragazzi vivano questa nuova realtà: li colgo spesso così sballottati nel navigare (forse troppo precocemente) nell’oceano del Web, da non riuscire a evitare di essere troppo spesso derubati della gioia di solcare il mare della vita reale.

Credo che essi abbiano bisogno di sentire accanto a sé persone capaci di trasmettere loro il senso e il gusto della ricerca e dell’attesa: qualcuno che – guardandoli negli occhi – insegni loro che le difficoltà fanno parte della vita e che possono davvero trasformarsi in opportunità di crescita.

Gli adolescenti, in verità, sono pieni di energie e vivono senza misure ogni esperienza, con un riposto desiderio nel cuore di concretizzarle in qualcosa di grande e importante: hanno quindi la necessità di essere aiutati ad accoglierlo e coltivarlo. Se questo moto del cuore venisse infatti lasciato a sé stesso e non venisse riconosciuto da noi adulti, rischierebbe di dissiparsi o di tramutarsi in una forza distruttiva, facendoli sprofondare in un mondo di apatia, noia, solitudine e perdita di senso.

Questa società se ne rende ancora conto? Io ne sono convinta, anche se penso che ognuno di noi sia tenuto a fare la sua parte nel rendere disponibile un’offerta sempre valida di progetti e ideali per cui spendersi , alternativi alle sole e semplici cose.

 

Autrice: Dott.ssa Monica Ruffino

Autore

Lo staff di naturopataonline.org