I disturbi causati da Ansia e Stress: parte quarta

Nei primi tre capitoli del mio studio (pubblicati da Naturopataonline) sui fenomeni ansiosi e sui disturbi causati dallo stress e su come poterli affrontare “in modo naturale”, mi sono innanzitutto occupato (post del 3 ottobre 2015) dell’importanza dell’equilibrio energetico psicofisico, per poi definire (nel successivo post del 2 novembre 2015) il concetto e la fenomenologia dell’ ansia e dello stress, mentre nella terza parte ( post del 28 dicembre 2015) ho affrontato il problema dell’uso ed abuso degli ansiolitici nei disturbi d’ansia e, nel contempo, ho evidenziato l’importanza dei messaggi provenienti dalle malattie psicosomatiche.

L’approccio “naturalistico” ed “olistico” ai fenomeni ansiosi

In questo quarto capitolo, invece, mi occuperò, in particolare, dell’opportunità di un approccio “naturalistico” ed “olistico” ai disturbi causati dall’ansia e dallo stress, una strada diversa, forse all’inizio anche più complessa e meno immediata del ricorso agli ansiolitici, ma che ci consentirà di acquisire una visione allargata della fenomenologia ansiosa ed una comprensione completa degli accadimenti e dei motivi che sono alla base dei fenomeni stessi .

Se questa è la premessa metodologica del viaggio virtuoso che seguiremo per raggiungere l’obiettivo del nostro star bene, attraverso il riequilibrio della nostra energia mentale e corporea, sarà necessario che, anche nel nostro rapporto con l’ansia, impariamo a far subito tesoro di quanto detto nei capitoli precedenti applicandolo, innanzitutto, al nostro comportamento quotidiano ed al nostro stile di vita e, successivamente, alla stessa ricerca e individuazione dei trattamenti e dei rimedi più indicati per il ripristino del nostro benessere.

Io sono convinto che, al riguardo, la Naturopatia sia in grado di fornirci un valido e importante aiuto sia sull’aspetto comportamentale suggerendoci un approccio mentale alla vita quotidiana corretto ed equilibrato e tale da eliminare quelle tensioni che irrigidiscono e minano il nostro equilibrio psicofisico, sia nella ricerca dei rimedi e trattamenti, alternativi o complementari alle medicine tradizionali, più indicati nei momenti ansiogeni e da utilizzare per il recupero del nostro benessere e del riequilibrio energetico nel corpo e nella mente.

Vivere il presente

Per quanto riguarda l’aspetto comportamentale, che vuol dire anche approccio mentale corretto nei confronti delle vicissitudini che la vita ci riserva quotidianamente, vorrei soffermarmi sul primo consiglio che ci viene dal pensiero naturopatico e che è quello di rimanere sempre concentrati sul nostro presente, su ogni momento che stiamo vivendo, immergendoci nel “qui e ora” con consapevolezza e completezza perché è solo nel presente che si realizza, attimo dopo attimo, il percorso della nostra vita.

Ogni tuffo nel passato oppure ogni balzo in avanti nel futuro rischia di allontanarci dall’attimo concreto di vita che stiamo vivendo e ci astrae dal presente: per cui l’ansia patologica, quando si presenta, lavora proprio sullo sradicamento del nostro io dal presente.

E questo sradicamento può essere duplice perché, quando esso si manifesta riportando il nostro pensiero continuamente al passato con nostalgie, rimorsi, sensi di colpa, scrupoli, rimpianti, tristezze per quello che è stato e non può più ritornare, alimenta un senso di malessere che può sfociare in depressione.

Se, al contrario, l’ansia ci fa continuamente preoccupare per problemi che ci aspettano ma ancora non si sono concretizzati vuol dire che ci sta facendo “anticipare” un evento che ancora non si è realizzato per cui ci sta allontanando dal presente e dal “qui ed ora” che, come abbiamo appena detto, rappresenta l’insegnamento naturopatico per vivere, in modo equilibrato, la vita di tutti i giorni.

Riuscire a vivere il presente con consapevolezza e completezza è allora il primo passo essenziale nel percorso virtuoso che dovremo fare per superare i disagi portati dall’ansia e dallo stress e questo passo risulterà in qualche modo più semplice se condividiamo il fatto che ogni momento del passato, per quanto importante, ormai non esiste più e non sarà, né potrà più in futuro ripetersi con modalità uguali.

Nello stesso tempo dobbiamo essere anche d’accordo che il futuro, anche quando lo immaginiamo, non esiste perché non si è ancora realizzato e quando e se si realizzerà sarà comunque diverso da come oggi lo possiamo ipotizzare.

Resta allora per noi solo ed unicamente la realtà del presente che diventa, nel nostro percorso di vita, l’unica certezza fornendoci quindi la consapevolezza che la nostra esistenza si realizza sempre e soltanto per punti temporali ( chiamiamoli istanti, attimi, momenti irripetibili) che vivono e muoiono nel momento stesso in cui vengono alla luce.

La Naturopatia ci insegna proprio questo : vivere “qui ed ora” dilatando l’istante in cui viviamo e impreziosendo così ogni momento del nostro presente. Questo ci aiuterà ad allontanare inutili e sofferti tuffi nel passato o preoccupanti anticipazioni del futuro.

Gli attacchi d’ansia

Qualcuno dirà: “…belle parole ma questa è solo teoria. Voglio vedere come possono applicarsi questi bei principi quando ti trovi dinanzi ad un attacco d’ansia….”

Ed allora accogliamo la sfida e proviamo a calarci concretamente in una tipica situazione caratterizzata dall’arrivo di un episodio di ansia o di panico che, come minimo ti agita, ti inquieta, ti porta perché no la sudarella, e, per alzare l’asticella della tragicità, questo episodio si manifesta di notte magari quando sei da solo in una camera d’albergo di un’altra città.

Forti di quello che ci siamo detti finora dobbiamo essere innanzitutto convinti che l’episodio ansioso costituisce sempre un’opportunità perché è un messaggio prezioso che ci avverte della necessità di un cambiamento del nostro stile di vita. Ma soprattutto dobbiamo sapere che l’attacco d’ansia, così come è venuto, in ogni caso, prima o poi, si esaurirà nel tempo. Esso appartiene al nostro presente e non può quindi influenzare anche il nostro futuro.

Sappiamo bene che l’atteggiamento comune dinanzi ad un episodio ansioso come quello sopra descritto sarà, da un lato, farci prendere dalla paura di non saper o poter contrastare quel momento terribile e , dall’altro, farci irrigidire a livello psico-fisico quasi a voler alzare un muro protettivo contro l’ansia che si sta impossessando di noi.

Ecco, l’errore concettuale è proprio questo: quello di “ contrastare” il fenomeno ansioso che è arrivato. Proviamo invece a pensare che quel momento di ansia, se si è presentato a noi , vuol dire che rappresenta un fattore naturale e momentaneo che porta con sé anche un messaggio: ci sta avvisando che il nostro modo di vita non è quello giusto e va cambiato….e su questo aspetto torneremo nel prossimo capitolo….

 

 

Autore: Avv. Gerry Chirò, Naturopata

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Lo staff di naturopataonline.org