La scuola è un periodo di auto-scoperta, educazione e auto-miglioramento. Tuttavia, dobbiamo anche ricordare che potrebbe essere anche uno dei periodi più stressanti nella vita di una persona.
Se lo stress cronico viene ignorato troppo a lungo, alla fine potrebbe portare a crolli mentali e fisici e, persino alla depressione. Gli effetti dello stress peggiorano col passare del tempo, quindi importante è intervenire subito.
Quando lo stress diventa un problema
Le persone non rispondono allo stress nella stessa maniera. Lo stress è semplicemente ciò che sentiamo come il risultato di come il corpo umano reagisce a certe richieste interne ed esterne. Ogni studente risponderà in modo diverso, anche se le richieste che affrontano sono le stesse.
Durante gli esami tutti sono stressati e, questo potrebbe rendere più facile non vedere i segnali di avvertimento riguardanti uno studente in particolare. È facile che i sintomi di un determinato individuo vengano ignorati.
Questo è il momento in cui la scuola dovrebbe essere vigile e pronta ad offrire aiuto e consulenza a quegli studenti che potrebbero averne bisogno.
Allo stesso tempo, lo stress non è sempre una brutta cosa. Spesso, solo la giusta dose di stress incoraggerà uno studente a studiare di più o a tentare di più. In questo caso, si definisce stress positivo. Aggiunge tensione al corpo a breve termine che gli fornisce una scarica supplementare di adrenalina per superare una certa sfida.
Anche lo stress positivo ha effetti notevoli, che possono essere sia mentali (ansia, paura) che fisici (mal di testa, nausea). Tuttavia, questi effetti scompaiono una volta superata la sfida.
Gli studenti che stanno vivendo uno stress positivo di solito sono in grado di tornare ad uno stato rilassato, dove gli effetti di quello stress scompaiono. Quando gli studenti non sono più in grado di “riprendersi” in questo modo, sono considerati soggetti a stress negativo.
Questo stress negativo continua e diventa cronico, il quale può causare problemi fisici, mentali ed emotivi. L’esaurimento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene insorge e porta all’affaticamento surrenale, a questo punto gli studenti avranno sempre più difficoltà a continuare nei loro studi.
Le cause dello stress a scuola
Lo studente medio affronta ogni giorno molte potenziali fonti di stress a scuola; vediamone qui di seguito alcune.
1. Distanza dai propri cari
Studiare spesso significa stare lontani dai nostri cari per lunghi periodi di tempo.
Fino a questo punto, la maggior parte degli studenti non ha mai passato così tanto tempo lontano dai loro genitori, parenti e amici.
Ora, all’improvviso, ci si trova in un nuovo ambiente, circondati da nuove persone, a chilometri di distanza con tutti quelli a cui siamo interessati.
Le cose vanno ancora peggio per gli studenti stranieri. Le loro famiglie non solo sono molto lontane, ma devono anche confrontarsi con una lingua e cultura totalmente diversa. Naturalmente, questa non è la situazione per tutti.
2. Affrontare nuove situazioni da soli
Per molti studenti, arrivare a scuola, è la prima volta che vivono veramente da soli. Hanno lasciato l’ambiente sicuro della casa di famiglia e non hanno più un adulto responsabile che veglia su di loro. Ci si aspetta che si prendano cura di sé stessi, imparando compiti come (lavarsi i vestiti, cucinare, pulire la stanza…).
Mentre la maggior parte degli studenti universitari è all’altezza di questo compito, è ancora un evento importante, che cambia la vita con uno shock iniziale che può generare stress per molte persone.
3. Un programma impegnativo
Un’altra fonte di stress affrontata da molti studenti è la mancanza di tempo libero. Il corpo umano e la mente, a volte, hanno bisogno di tempo per rilassarsi; quindi, prendere un po’ di tempo libero è spesso il modo migliore per sbarazzarsi dello stress.
Tuttavia, la vita da studente spesso non lo consente, in particolare per quegli studenti che stanno lottando per stare al passo con gli esami o corsi particolarmente impegnativi. Sopprimere il riposo e il tempo libero li lascia esausti ed incapaci di recuperare i loro livelli di energia.
4. I soldi
Una delle principali fonti di stress affrontate dagli studenti è la stessa che deve affrontare anche la maggior parte degli altri: i soldi. Gli studi e l’Università potrebbero essere molto costosi e, anche gli studenti con genitori benestanti hanno spesso difficoltà a far quadrare i conti. Oltre alle tasse scolastiche, ci sono altre spese come l’alloggio, libri, denaro per le spese necessarie ecc.…
Tutti questi elementi si sommano, fino al punto in cui solo pochi studenti superano l’università senza doversi preoccupare del denaro. Molti studenti finiscono l’università con debiti sostanziali e nessun impiego sicuro per l’immediato futuro. Questo è comprensibilmente un’enorme fonte di stress.
Sintomi dello stress
Lo stress va affrontato il primo possibile. Per fare questo, gli studenti devono riconoscere i primi segnali di avvertimento. Ci sono molti sintomi che possono essere il risultato di stress, sia fisici che mentali. Lo stress e l’affaticamento surrenale determinano l’esaurimento di ormoni e neurotrasmettitori importanti che controllano molte funzioni del corpo. Si delineano in modo molto dettagliato i sintomi dello stress negli studenti:
Sintomi mentali
- Perdita di concentrazione
- Difficoltà nel prendere decisioni
- Irritabilità
- Perdita d’interesse negli amici
- Sensazione di inadeguatezza
- Mancanza di motivazione
- Perdita d’interesse nei rapporti e nelle attività di cui si è abituati
- Sentirsi indifesi o falliti
Sintomi fisici
- Sensazione generale di non stare bene
- Fatica
- Modelli di sonno irregolari
- Nervosismo
- Mal di testa
- Desiderio di piangere
- Perdita della libido
- Diarrea
- Stipsi
- Sudorazione eccessiva
- Indigestione
- Crampi al collo
- Mancanza di appetito
- Desiderio di cibo insolito
- Bruciore di stomaco
Molti di questi sintomi possono non essere sempre così evidenti agli altri, fino a quando non diventano veramente molto pronunciati.
A quel punto, potrebbe già essere stato fatto molto danno. Questo è il motivo per cui i principali segnali di allarme per lo stress sono generalmente correlati al comportamento di una persona.
Secondo uno studio americano, questi di seguito sono alcuni dei cambiamenti comportamentali che potrebbero indicare che uno studente soffre di stress e potrebbe avere bisogno d’aiuto:
- Un forte calo dei voti
- Saltare le lezioni frequentemente
- Diventare più aggressivo o più emotivo del solito
- Isolarsi per scelta
- Dimenticare degli appuntamenti o incarichi
- Consumare più alcol del solito
Se uno studente sperimenta molti dei suddetti sintomi, è altamente probabile che soffra di stress e abbia bisogno di aiuto. Trascurare questo stress per un lungo periodo di tempo, non affrontarlo, può portare alla depressione.
La depressione può anche apparire se si verifica un’esperienza traumatica, mentre lo studente è anche affetto da stress.
Questo è un problema molto serio che potrebbe richiedere un aiuto professionale immediatamente.
Alcuni dei sintomi più comuni associati alla depressione comprendono il pensiero irrazionale, l’aumento o perdita eccessiva di peso, il sonno troppo o troppo poco, l’espressione di sentimenti di disperazione o peggio anche pensieri suicidi.
6 consigli per come trattare lo stress a scuola
Le persone meglio adatte non solo per rilevare, ma anche per gestire lo stress, sono gli studenti stessi.
Ecco alcune semplici tecniche di riduzione dello stress.
1. Usa il tuo gruppo di supporto
Gli studenti non dovrebbero avere paura di discutere i loro problemi con quelli nella loro rete di conoscenze. Questa rete si estende ben oltre il loro gruppo di conoscenze a scuola.
Altre opzioni potrebbero essere la famiglia e gli amici a casa, i consulenti della scuola e tutti i professori con cui hanno sviluppato un legame particolare. Mantenere i problemi nascosti all’interno fa solo che peggiorare lo stress.
2. Pensa in modo positivo e mantieni le cose in prospettiva
Avere un atteggiamento positivo può essere uno strumento molto efficace contro lo stress. Anche quando si affrontano situazioni molto stressanti, avvicinarsi alle situazioni da una prospettiva positiva può essere un buon modo per minimizzare l’effetto che questo ha sullo studente.
3. Attenersi ad una dieta sana
Mantenere un corpo sano è probabilmente il modo migliore per minimizzare il danno che lo stress può causare. Tuttavia, nei casi in cui gli studenti sono stressati a causa della mancanza di denaro o del tempo libero, mantenere uno stile di vita sano è molto più facile a dirsi che a farsi.
Con una dieta sana (che dovrebbe essere equilibrata e nutrizionale) tutti i macronutrienti fondamentali, come proteine, minerali, vitamine, grassi e carboidrati, sono importanti per il mantenimento del benessere del corpo, così come la stabilità emotiva e i livelli di energia ottimali.
La caffeina e lo zucchero sono purtroppo basilari nell’alimentazione degli studenti, ma entrambi offrono soluzioni temporanee con effetti negativi a lungo termine.
Sia la caffeina che lo zucchero esacerberanno i sintomi dello stress. L’eccesso di caffeina può portare a cattive abitudini del sonno, mentre l’eccesso di zucchero provoca un esaurimento dei livelli di energia e un aumento dell’affaticamento.
4. Allenarsi regolarmente
Una dieta sana dovrebbe essere associata ad un regolare esercizio fisico, che ha dimostrato di aumentare i livelli di energia, migliorare la circolazione, migliorare il rilassamento e aiutare gli studenti a dormire meglio la notte.
Inoltre, l’esercizio regolare ha anche un effetto positivo sulla predisposizione allo stress, poiché aumenta la fiducia e l’autostima.
5. Dormire a sufficienza
Tra i programmi di studio e la tentazione di uscire la sera, molti studenti dormono molto meno del dovuto.
Dormire da 7 a 8 ore a notte farà sì che lo studente risulterà meno ansioso, più rilassato, più energico e concentrato il giorno dopo.
Studi condotti hanno dimostrato che i “pisolini” regolarmente programmati possono essere molto utili, così come l’importanza di avere un rituale di sonno costante.
6. Integratori per migliorare l’efficienza e ridurre lo stress
Qualora l’alimentazione non sia sufficientemente ricca di alcuni alimenti come gli Omega3 (cibi che li contengono sono: pesce, acciughe, tonno, merluzzo, salmone atlantico, sgombro, negli oli di pesce, olio di lino, semi di lino, noci) si può sempre ricorrere agli integratori, importanti perché la carenza di acidi grassi essenziali può portare a gravi squilibri. Questi acidi sono definiti essenziali, poiché considerata l’impossibilità dell’organismo di sintetizzarli autonomamente – devono essere necessariamente introdotti con l’alimentazione.
Durante i periodi di fabbisogno, sovraccarico di studi ed incombenze scolastiche ottimo integratore è Equazen di Named che contiene Omega3 (EPA e DHA) e Omega6 (GLA) in grado di integrare le eventuali carenze nutrizionali dal bambino di 3 anni all’adulto. Utile per il mantenimento delle normali funzioni cerebrali.
Studi, condotti su bambini, dimostrano come l’integrazione, in caso di carenza di questi acidi grassi, in particolare EPA e DHA, possa aiutare il ragazzo nelle attività quotidiane e scolastiche.
Assumere regolarmente il DHA potenzia le prestazioni cognitive. Il DHA, uno dei principali Omega3, migliora le performance cerebrali e aiuta ad alleviare lo stress.
Se ne prende da 1 a 2 capsule al giorno per le prime 12 settimane, successivamente si assume 1 capsula al giorno. Lo si può trovare in capsule o liquido.
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