Le tanto attese vacanze sono finite per la maggior parte degli italiani, si è costretti a tornare al lavoro ed alla routine quotidina e questo rappresenta, per almeno la metà della popolazione, un momento di stress. La famosa pubblicità della Costa Crociere, in cui si vedevano scorrere le lacrime al termine della vacanza, è un triste, ma realistico spaccato di ciò che accade davvero. Cosa si può fare dunque per risollevarsi e, ancora meglio, evitare che l’anno prossimo accada lo stesso dramma?

Settembre: fine di qualcosa o nuovo inizio? Ecco 7 consigli per agevolare il rientro

Settembre è un mese ricco di potenzialità e se, anziché focalizzarci sulla fine dell’estate, cambiamo prospettiva e ci concentriamo sull’inizio di una nuova vita, potremo cogliere tutte le occasioni che settembre ha da offrirci. Perché la quotidianità, sebbene contenga certamente una serie di doveri, (soprattutto per coloro che hanno dei figli), è principalmente il risultato delle nostre scelte individuali. Dunque, se la costruiamo come desideriamo, potremo vivere una vita appagante, senza aspettare con ansia le prossime vacanze e subirne poi la “depressione da rientro”.

Di seguito ecco 7 consigli pratici su come tornare in forma, fisicamente ed emotivamente.

1. Stile alimentare salutare

Durante le vacanze avremo certamente abusato di cibo, in particolare carboidrati e prodotti derivati dagli animali, accumulando grasso e tossine all’interno del nostro organismo. La prima cosa da fare è dunque intraprendere uno stile alimentare idoneo, che costituisce il primo passo verso uno stile di vita sano.

In generale andrà ridotta la quantità di cibo assunta, (mangiamo sempre molto di più di quanto necessitiamo veramente), e migliorata la qualità del cibo. Il cibo naturale, di stagione, non trattato chimicamente e non industriale, è sempre la scelta migliore per il nostro organismo. I farinacei come pasta e pizza andrebbero sostituiti con cereali integrali, mentre carni e latticini andrebbero sostituiti con i legumi. Le verdure dovrebbero essere mangiate ad ogni pasto e la loro quantità dovrebbe essere più abbondante di quella prevista dalla porzione di un contorno. Questo cambiamento di stile alimentare può avvenire in maniera graduale se non lo si è mai adottato, ma è importante per alleggerire il corpo, (anche dal peso in eccesso), ed è la prima fase della detossinazione.

2. Percorso Detox

Al rientro è molto importante effettuare una detossinazione, per ripulire e riattivare gli organi emuntori, (quelli appunto deputati alla pulizia dell’organismo), mobilitare e smaltire le tossine accumulate. La detossinazione va a maggior ragione eseguita se non la si è fatta in primavera, poiché nel nostro corpo non ci saranno soltanto le tossine immagazzinate durante l’estate, ma anche quelle di tutto l’anno. Una detossinazione completa può essere svolta non agendo soltanto a livello fisico, ma anche a livello energetico ed emotivo.

Ci sono diversi percorsi detox da intraprendere ed è importante la personalizzazione sulla base della costituzione dell’individuo, del suo stile di vita e delle sue esigenze. In ogni caso al termine della detossinazione ci sentiremo meglio, ci vedremo meglio ed avvertiremo maggiore energia e lucidità.

3. Rivitalizzazione

Dopo aver ripulito l’organismo è importante rivitalizzarlo ed i maggiori strumenti a disposizione sono un corretto stile alimentare e i vari integratori naturali.

Particolare attenzione in questo periodo dell’anno va volta all’intestino, depurandolo e sostenendolo attraverso l’uso di probiotici e/o prebiotici.

La flora batterica all’interno del nostro organismo, (il microbioma), probabilmente squilibrata da un’errata alimentazione e dal cambiamento di abitudini, ha bisogno di essere correttamente ripopolata, non assumendo probiotici a caso, ma seguendo un preciso percorso di ripopolazione delle varie aree dell’apparato digerente in cui naturalmente si trova. Ovviamente il mantenimento di un’equilibrata flora intestinale è fortemente legato al nostro stile di vita.

L’utilizzo di probiotici è generalmente sconsigliato in persone che soffrono di gonfiore alla pancia, una caratteristica tipica peraltro di una specifica costituzione facilmente identificabile mediante l’iridologia, e che necessitano quindi di un trattamento diverso.

4. Progettazione e pianificazione.

Dopo esserci presi cura del nostro corpo ed esserci depurati anche a livello energetico ed emozionale è giunto il momento di sederci a tavolino e decidere: cosa vogliamo farne dei prossimi dodici mesi?

Vogliamo viverli passivamente, scegliendo di non scegliere e di essere vittime di ciò che verrà, oppure vogliamo prendere in mano la nostra vita e diventarne artefici?

Settembre è il momento dell’anno energeticamente più potente per decidere le nostre intenzioni. Anche più di gennaio, che può essere invece usato, (se è stato sfruttato bene settembre), per fare un bilancio del passato quadrimestre, per valutare a che punto si è arrivati e qual è la direzione sulla quale proseguire.

Armatevi dunque di carta e penna (non di computer) e concedetevi un’ora solo per voi, senza interruzioni e distrazioni (cellulari spenti).

La prima fase è quella della progettazione: Sono felice in ogni campo della mia vita? Cosa voglio cambiare o migliorare? Che cosa voglio far accadere nei prossimi dodici mesi? Scrivetelo.

Una volta che avrete chiari i vostri progetti potrete iniziare a pianificare, assegnandovi degli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Dato quello che voglio, quale strada posso percorrere per ottenerlo? Quali tappe posso attraversare? Gli obiettivi sono vie, di diverse dimensioni, attraverso le quali è possibile ottenere ciò che si desidera. Scriverli è fondamentale, perché sono come una bussola, senza non saprete orientarvi lungo il cammino e con il passare del tempo perderete la strada.

I vari obiettivi ci indicano a che punto siamo del nostro percorso e in che direzione dobbiamo proseguire, come dei cartelli segnaletici posti lungo i sentieri di montagna o tra i boschi. Inoltre hanno anche un’altra, importante funzione: ci fanno vedere i nostri meriti. Voltarsi e guardare indietro il cammino compiuto ci permette di apprezzare gli sforzi fatti fino a quel momento e ci dà l’occasione di celebrare le nostre piccole e grandi vittorie. Ogni volta che raggiungerete un obiettivo ricordatevi di celebrarlo!

5. Scegliere uno stile di vita.

Scegliere uno stile di vita è il passo successivo alla pianificazione dell’anno che intendiamo vivere. Lo stile di vita dovrà essere coerente con quanto progettato e pianificato se vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati. E’ la via che ci conduce da un obiettivo all’altro.

Scegliere un’alimentazione naturale, fare attività fisica praticando ad esempio uno sport che ci piace ma che finora non abbiamo avuto tempo di fare, oppure semplicemente non usando l’ascensore e non parcheggiando la macchina proprio sotto casa. Tutti quei piccoli traguardi che ogni giorno ci portano a migliorarci rispetto a ieri e che nel tempo ci porteranno a vivere in salute e ad essere la persona che vogliamo diventare.

6. Nuove abitudini

Impostare delle nuove abitudini rientra certamente nella scelta di uno stile di vita volto a realizzare i nostri obiettivi e a mantenerci in salute, ma c’è qualcosa di più. Tutti noi abbiamo delle abitudini potenzianti e della abitudini depotenzianti. Quelle potenzianti ci fanno sentire bene e ci portano a migliorarci, mentre quelle depotenzianti ci allontanano dallo stato di salute sia fisico che emotivo e ci allontanano dalla persona che vorremmo diventare.

Ognuno di noi ha delle potenzialità: le abitudini potenzianti le sviluppano e le realizzano, quelle depotenzianti non le sfruttano minimamente. E’ quindi importante sedersi a tavolino e fare un elenco: quali sono le abitudini potenzianti e quali quelle depotenzianti che ho oggi? Dopo di che quelle depotenzianti vanno sostituite gradualmente con altre potenzianti.

Impostare nuove abitudini ci permette di uscire da vecchi schemi, i quali non ci porteranno da nessuna parte diversa rispetto a quella in cui siamo già; pensare in modo diverso permette di creare nuove connessione neuronali che ci consentono di cambiare prospettiva.

7. Amarsi

Questo è l’aspetto più importante di tutti. Se non ci si ama, non ci si prende cura del nostro corpo, (non solo esteticamente, ma soprattutto interiormente), e del nostro spirito allora difficilmente si riusciranno a portare avanti i consigli precedenti.

Ricordatevi che ognuno di noi è stato “dotato” di talenti, se pensate di non averne è perché non li conoscete. Oppure non li accettate. I nostri talenti sono gli strumenti che la Natura ci ha messo a disposizione per realizzare noi stessi: usateli!

Non siate sempre severi con voi stessi, non mettete sempre i bisogni degli altri davanti alle vostre esigenze, perché, se per primi non realizzerete voi stessi, difficilmente riuscirete ad occuparvi pienamente degli altri. E non insegnerete ai vostri figli ad avere fiducia nelle proprie capacità e a diventare degli adulti appagati dalla loro vita.

Autore

Esercito come Naturopata e Iridologa presso i miei studi di Roma e Guidonia con l'obiettivo di aiutare le persone a ritrovare il benessere fisico, mentale ed emozionale, in modo da migliorare la qualità della vita quotidiana. Scrivo articoli, tengo conferenze (anche online) e creo contenuti per promuovere la cultura della salute e della prevenzione primaria.