Il polline è un miracoloso derivato delle api come la propoli e la pappa reale, è anche però un potente integratore naturale dalle svariate proprietà: ricostituente, energizzante, indicato particolarmente per l’anemia e l’affaticamento e molto altro ancora.Utilizzato ampiamente anche in fitoterapia rivela i suoi benefici come un alimento completo dalle proprietà immense.

Le proprietà benefiche del Polline, l’ennesimo regalo alla salute dalle nostre amiche api

Il polline, (il cui nome trae origine dal latino pollen-linis che significa fior di farina) è una miniera di principi vitaminici, minerali, proteici, e nutrizionali in genere; ma anche un agente poco gradito dagli allergici.

Ma che cos’è il polline?

Ormai è nozione comune che il polline venga raccolto dalle api di fiore in fiore, ed è proprio alla base della dieta delle api, nonchè fondamentale per la produzione della pappa reale il cibo dedicato all’ape regina. Una distinzione particolare va fatta tra i tipi di polline però che in base alla densità hanno una destinazione diversa, perchè mentre quelli più leggeri tendono a dispersi nell’aria e quindi sono alla base delle allergia, quelli più densi si depositano sugli insetti e vengono trasportati di fiore in fiore permettendo così una delle molte forme di impollinazione.

Gli elementi strutturali

Il polline è costituito da granuli microscopici di forma varia che al microscopio rivelano una architettura bellissima e colorata. Non vogliamo qui addentrarci in una lezione di botanica, ma è indispensabile sapere che un granulo pollinico ha una struttura comune a tutte le specie vegetali anche se, come ho accennato, di forma diversa. Esso è costituite sempre da una parete esterna detta esina chimicamente costituita da terpeni polimerici a cui si aggiunge più esternamente uno strato di sporopollenina, e da una parete interna l’intina di natura celluloso pectica. La sporopollenina è un rivestimento resistentissimo agli agenti chimico fisici. Il polline nella genetica vegetale costituisce la parte maschile.

Come viene assimilato il polline

Il polline in virtù dei rivestimenti esterni sopra descritti non è di facile assimilazione, e questo è da tenere presente nella scelta. Infatti in commercio esistono specialità erboristiche che utilizzano polline micronizzato, cioè opportunamente trattato allo scopo di ottenere la rottura fisica degli involucri esterni del granulo pollinico e quindi rendere immediatamente disponibili, alla digestione i preziosi contenuti nutrizionali. Ciò comporta quindi una migliore biodisponibilità.
Questo non vuol dire che il classico polline in granuli, quello assemblato dalle api, non sia nutrizionalmente valido, semplicemente ne occorre quantitativamente di più per ottenere gli stessi vantaggi nutrizionali. Ciò è particolarmente importante se si scelgono le compresse come forma integrativa in quanto la micronizzazione fa la differenza.

Gli effetti benefici del polline sulla salute e i contenuti nutrizionali

Il polline è un alimento completo ricco di vitamine (A,C,E), acidi essenziali, rutina (protezione dei capillari),magnesio,calcio,zinco,potassio. Ma non solo è anche ricco di enzimi accelleranti della crescita,caroteniodi, macrominerali e oligoelementi. A causa di tutto questo sono svariati gli usi compiuti del polline:

  • Può essere usato per aiutare le persone affette di anoressia a ritrovare l’appetito e riprendere peso.
  • Come integratore energizzante per persone indebolite
  • Combatte L’invecchiamento precoce
  • Per ristabilire il corretto funzionamento dell’intestino: (Aiuta contro la diarrea e la costipazione)
  • E’ un possibile rimedio contro l’impotenza sessuale
  • Protegge il corpo dalle aggressioni microbiotiche
  • Nell’uomo combatte l’ipertrofia alla prostata
  • Migliora la memoria combattendo contro l’affaticamento mentale
  • Stimola e rinforza il sistema immunitario
  • Il polline è ricco di amido e quindi importante nel riattivare e mantenere una sana flora intestinale
  • Per contrastare gli effetti della Menopausa

Indicazioni d’uso

Ha senza dubbio un effetto energetico, rimineralizzante, riequilibrante sulla flora intestinale, insomma un super alimento adatto più o meno a tutte le età. Nel caso si utilizzi il polline tal quale si consiglia 1 cucchiaio al giorno da minestra tenuto in bocca a lungo e masticato a lungo fino a che diventa dolce, quindi deglutire; bambini 1 cucchiaino da dessert. Il polline può sinergizzare interventi fitoterapici in caso di cattiva circolazione, menopausa, prostatiti, problemi legati all’equilibrio ormonale specie nelle donne.

Come conservare correttamente il polline

E’ un problema importante quello della conservazione dei principi attivi del polline, in quanto l’umidità presente porterebbe, se non rimossa in tempi brevi, alla degradazione rapida sopra tutto dei contenuti vitaminici ma non solo. La deumidificazione del polline avviene a temperature non superiori a 35° C per circa 20 ore questo per evitare al massimo la degradazione delle sostanze termolabili contenute. Esistono almeno due tipi di deumidificatori, i più efficienti sono costituiti da un riciclo forzato d’aria che viene fatto passare in deumidificatore a -15° C, l’aria vine poi riscaldata a + 30+35°  e così in tempi più brevi si riesce ad essiccare il polline. Il polline viene messo in commercio e la sua umidità non deve essere superiore al 10%. Esiste un altro tipo di polline con umidità intorno al 18% ma viene congelato e immesso in commercio tramite catena del freddo.

Pollini monoflora

Esistono pollini monoflora così come mieli monoflora e come questi ultimi consigliati come coadiuvanti la cura di particolari patologie.

Controindicazioni

Ovviamente i soggetti allergici devono maneggiare con attenzione tale alimento.
In caso di dubbi sulla propria reattività verso questo alimento, sarebbe bene tenere in bocca qualche granulo di polline per alcuni minuti, nel si sviluppassero reazioni particolari come pizzicore, gonfiore, bruciore, ispessimento della lingua,  è chiaro che siete allergici.

Autore

Laureato in Scienze Biologiche, Naturopata, Diplomato in Erboristeria all’Università di Urbino, Posturologo.