Qual è il rapporto tra mente e corpo? E come si pone nel contatto relazionale con il mondo esterno? 

Se alla mente, al pensiero, è affidato il compito della consapevolezza, dell’esame critico, della realtà comportamentale, al corpo è richiesto di veicolare alla mente, attraverso le sensazioni e le percezioni, i messaggi che arrivano dall’esterno.

Il “sistema percettivo integrato” e la “mente pensante”

I cinque sensi trasmettono al nostro interno le comunicazioni della natura (dove per “natura” ci si riferisce qui al complesso del mondo minerale, vegetale, animale e umano che ci circonda e ci comprende). Vista, udito, olfatto, tatto e gusto ci consentono di percepire il mondo e di far entrare dentro di noi tutti i messaggi che l’ambiente in cui viviamo e di cui noi stessi facciamo parte integrante ci trasmette, istante dopo istante.

I cinque sensi sono, quindi, un “sistema percettivo integrato” che, in quanto tale, non si differenzia significativamente da quello degli animali, da come cioè, con le differenze legate alle singole specie, anche gli animali vivono i segnali della natura. Se non fosse per la “mente pensante”, una coscienza intelligente, una spiritualità attiva che nel corso dell’evoluzione della specie umana, nei milioni di anni che ci hanno preceduto, si è andata identificando quale elemento differenziale rispetto alle altre specie animali.

E’ solo dopo che è avvenuta la percezione che inizia il compito della mente, del pensiero, dello spirito, tipici della specie umana. La mente elabora quella che, negli animali, è una semplice reazione istintuale dettata da impulsi immediati che le percezioni sensoriali  suscitano.

Dalla terra al cielo, dal materiale all’immateriale

Ecco perché l’uomo, nel corso della sua evoluzione, è arrivato ad assumere la posizione eretta staccando gli arti superiori dalla terra ed elevando il corpo verso il cielo. Tale modificazione naturale della postura lo ha messo nella condizione di assumere la consapevolezza dell’alto e del basso, della materia e dello spirito: laddove i piedi mantengono il rapporto di sempre con la terra (materia) e nello stesso tempo viene reso possibile l’avvicinamento del corpo verso il cielo (spirito).

In questa posizione, divenuta nel tempo naturale per l’homo sapiens, il corpo assume un rapporto relazionale diverso con il mondo esterno e comincia a valorizzare le sue stesse parti corporee adeguandole al nuovo posizionamento fisico.

Se paragoniamo il corpo umano a un albero, vediamo i piedi assumere la funzione di radici radicate alla terra, da cui prendono l’energia nutritiva di base, l’humus seminante che rigenera, la forza vitale che ricarica, la posizione fisica che conferisce all’uomo la consapevolezza istintiva ma profonda della propria stabilità. Il busto, invece, come nell’albero il tronco, diviene l’elemento portante del corpo, nonché il veicolo di trasformazione dell’energia nutritiva proveniente dall’esterno (alimenti e aria) nella vitalità necessaria alla sopravvivenza.

All’interno del corpo, dal basso verso l’alto, la materia, da solida, diviene quindi liquida, da pesante, sottile, da materiale, immateriale.

La parte bassa, addominale, del corpo assume il compito di dividere, tramite il processo digestivo, le sostanze nutritive dalle scorie da eliminare, le quali, tornando alla terra, riaprono un processo seminativo, produttore a sua volta di nuove energie. Mentre alla parte superiore, cerebrale, è delegato il compito di dare l’impulso perché il sangue (sostanza liquida) porti verso l’alto, al cervello, l’energia e il nutrimento.

In questo senso possiamo dunque parlare di visione “piramidale” del corpo umano, dove la base è in stretto legame con la terra, legame consolidato dalla forza gravitazionale e dalla sua spinta verso il basso; mentre il vertice ha il compito di trasformare la sostanza in pensiero, lo spesso in sottile, il materiale in immateriale.

 

Autore: Avv. Gerry Chirò – L’Angolo del Naturopata, Roma

Autore

Avvocato fino al 2012, da circa 20 anni si dedica con passione, impegno e professionalità alla Naturopatia. Titolare, in Roma Prati, dello Studio "L'Angolo del Naturopata" è specializzato in Riflessologia Plantare, Massaggi olistici ed antistress, Fiori di Bach e Riequilibrio energetico dei Chakra. Autore del libro “Ansiolitico…addio” Ediz. Riza Scienze e “38 personaggi in cerca di un…Fiore di Bach” Ediz. Aldenia.