L’acne è una patologia della cute che si manifesta con la comparsa di papule, pustole, comedoni e lesioni cutanee infiammate. L’inestetismo è molto poco tollerato in gioventù, così come in età adulta per l’invasività delle sue manifestazioni; spesso infatti diventa motivo di insicurezza e di disagio. L’affezione cutanea presenta spesso zone infiammate e dolenti, l’intervento è di sola pertinenza medica. Nonostante ciò molti sono gli interventi attuabili per ridurre l’inestetismo ed avere un corretto approccio al problema.
Da dove deriva il termine “acne”?
La parola acne deriva dal termine Greco acnè che significa fiore della vita. Gli antichi erano soliti indicare con questo termine una particolare condizione che si evidenzia in un momento preciso dell’età della persona: ovvero il periodo della maturazione. L’acne è una affezione della cute che colpisce una percentuale molto alta di individui soprattutto in età puberale, periodo in cui si stima che il fenomeno si manifesti in seguito al cambiamento ormonale fisiologico. Tuttavia sono milioni le persone che soffrono di questo disturbo anche in età adulta, poiché l’acne è un fenomeno cronico recidivante, che tende cioè a ricomparire seppur in età avanzata.
Classificazione dei tipi di acne
Esistono varie tipologie di acne a seconda della manifestazione delle lesioni:
- Con acne neonatale si identifica un fenomeno che tende a comparire sul neonato, nei primi giorni di vita o nelle settimane successive alla nascita, causato degli ormoni androgeni che vengono trasferiti dalla madre al feto e che sono responsabili della comparsa dell’affezione cutanea.
- Acne vulgare o giovanile. Con questo termine si fa riferimento all’affezione cutanea che compare durante la fase adolescenziale; essa è molto nota poiché frequentemente presente sul viso dei ragazzi e delle ragazze in età puberale. Viene a sua volta viene suddivisa in:
- Acne comedonica: quando si evidenzi la presenza di comedoni, ossia punti bianchi composti da sebo che ostruisce l’ostio follicolare. I punti bianchi divengono neri in seguito all’ossidazione del sebo a contatto con l’aria. Spesso insieme ai comedoni, sul volto e sul tronco, compaiono papule di varie dimensioni e pustoline.
- Acne papulo-postulosa: con questo termine ci si riferisce alla presentazione di comedoni unitamente a pustole, ovvero rigonfiamenti infiammati con pus infetto all’interno, comunemente detti brufoli.
- Acne nodulare-flemmonosa: quando vi è la comparsa di lesioni rosso-violacee dolorose.
- Acne nodulo-cistica: quando sono presenti papule e pustole sottopelle che evolvono in cisti che successivamente lasciano sulla cute segni che vanno dalla cicatrice al cheloide.
- Acne iatrogena: si parla in questo caso di un effetto tossico, evidenziabile con uno sfogo sulla cute, conseguente alla somministrazione di farmaci.
- Acne rosacia: in questo caso si tratta di un problema della cute che riguarda il microcircolo sottocutaneo. I capillari, non più in grado di dilatarsi e restringersi, vanno incontro a dilatazione cronica, con scarsa capacità di permeabilità e quindi diffusa sofferenza dovuta ad edema e stasi. In genere la pelle tende ad arrossarsi, se stimolata da cause fisiche (sbalzi di temperatura, sole, freddo, vento, ecc.) o chimiche (detergenti, make up, ecc.) andando incontro prima ad eritema, ovvero una fase transitoria di rossore, e poi ad eritrosi, ovvero una fase di rossore permanente quasi sempre accompagnata da capillari evidenti (teleangectasie) e cute sensibile e disidratata. Spesso su una cute così irritata e delicata è facile che si instaurino elementi riconducibili a forme acneiche o papule acneiformi.
- Acne menopausale: inestetismo che colpisce la donna in una fase specifica della sua vita, la menopausa; periodo molto delicato in cui gli ormoni femminili subiscono dei cambiamenti e tutto il corpo è sottoposto ad una mutazione fisiologica che vede venir meno sia le difese immunitarie della cute che il suo mantenimento in salute (invecchiamento cellulare).
Le principali cause e come prevenirla
L’acne è stata definita come un inestetismo a patogenesi multifattoriale, poiché le cause possono essere diverse e molteplici e le sue componenti molteplici e complesse:
- possiamo infatti parlare di cause intrinseche che possono innescare il disturbo, in genere dovute ai processi ormonali, alle modificazioni fisiologiche del corpo o alla conseguenza di un’alterato equilibrio psico-fisico dovuto ad una convalescenza, a cure farmacologiche o ad interventi chirurgici.
- e cause estrinseche che derivano molto spesso da cattivo stile di vita, alimentazione scorretta e abitudini igieniche errate.
Instaurarsi del proceso acneico sulla cute. Il ruolo degli androgeni, dell’enzima 5-?-reduttasi e dell’ipersecrezione sebacea
L’iperproduzione sebacea è una delle caratteristiche salienti del processo acneico; questa è generalmente promossa, come detto sopra, da vari fattori tra cui il più importante il cambiamento ormonale che sopraggiunge in particolare modo in alcune fasi della vita della persona come la crescita, la maturazione e l’invecchiamento. Gli ormoni androgeni giocano un ruolo chiave, soprattutto la loro trasformazione in diidrotestoterone dovuta all’attività enzimatica della 5-?-reduttasi; indicato spesso con la sola sigla DHT, questo enzima infatti sembra essere il responsabile principale dell’instaurarsi del processo acneico a carico dei tessuti.
L’effetto dell’attività da parte del DHT è da riferirsi in particolar modo a strutture come i dotti sebacei che vanno incontro ad un cambiamento radicale delle proprie strutture, causato da una abnorme attività ghiandolare; in particolare sono coinvolti nel processo gli osti follicolari del viso (i pori della cute) e del dorso che, dietro stimolazione, aumentano la loro attività escretiva producendo un alta percentuale di sebo per far fronte all’irritazione determinata dal DHT e conseguentemente anche dagli acidi grassi liberi prodotti in eccesso. Il sebo che viene escreto si presenta alterato nelle sue componenti principali, con una variabile importante delle percentuali degli acidi grassi.
In questo modo il ph fisiologico della cute viene alterato, virando verso la basicità, e non è più garantita la normale lubrificazione dei tessuti né tanto meno la sua difesa.
La formazione dei comedoni (punti neri) è un inestetismo tipico del processo acneico.
Le cellule morte dello strato corneo, i corneociti, tendono a stratificarsi in segno di protezione e invece di sfaldarsi ed essere eliminate si appiattiscono l’una sull’altra formando il famoso tappo cheratinico che rende la pelle ispessita, asfittica e non sufficientemente ossigenata. A livello cutaneo la pelle appare quindi grigia, spenta e impura. Come se non bastasse i cheratinociti tendono a riversarsi all’interno del dotto pilo-sebaceo ostruendolo, andando ad alterare ancora di più le pareti dell’ostio follicolare già fortemente irritate dagli acidi grassi liberi e dall’attività del DHT.
Da qui la formazione di comedoni, ovvero strutture seborroiche che a contatto con l’ossigeno tendono ad ossidarsi e a divenire scure (punti neri).
Lo strato desquamante di norma va incontro a sfaldamento, permettendo il tourn over cellulare e quindi la nuova formazione di cellule basali che dallo strato germinativo migrano verso lo strato corneo, in un processo continuo che dura all’incirca 28 giorni; in caso di acne questo processo rallenta finanche ad arrestarsi.
L’iperseborrea è ovviamente il terreno fertile per la proliferazione del Propionibacterium acnes, un battere che vive saprofita sulla cute, anche in mancanza di ossigeno, e che si nutre di sebo. Esso è responsabile delle pustole e dell’infiammazione follicolare.
Interventi e rimedi naturali contro l’acne
L’acne è un fenomeno multifattoriale che va trattato in ogni sua caratteristica. Nella scheda cliente di ogni paziente saranno appuntate le abitudini, lo stile di vita e le eventuali patologie. L’intervento sarà a largo spettro tenendo conto delle varianti che concorrono diversamente in ogni individuo.
Alimentazione
Se si soffre di acne è importante seguire una dieta ricca di acidi grassi essenziali, vitamine e minerali, diminuendo l’utilizzo di zuccheri e carboidrati, e cercando di tenere a bada problemi intestinali come cattiva digestione, disbiosi intestinale e infezioni da candida. Meglio preferire un apporto maggiore di nutrienti detossinanti, come frutta e verdure, che aiutano l’eliminazione di tossine e lo svelenimento di organi emuntori come reni e fegato. E’ buona cosa diminuire l’utilizzo di carni e prodotti ricchi di ormoni come uova e latticini, ed aumentare l’assunzione di legumi e pesce. E’ anche opportuno aumentare la dose di grassi essenziali come Omega 3 e Omega 6 (Olio di limo, Olio di Germe di grano, Olio di Borragine) e aumentare l’apporto di liquidi per la depurazione dell’organismo.
Stress, affaticamento e sport
E’ preferibile tenere a bada lo stress con un’attività fisica che aiuti a distendere i nervi e ad eliminare i cataboliti di scarto, spesso causa di inestetismi e cute non sana.
Igiene personale, principi attivi e cure fitoterapiche
Alcuni interventi mirati possono evitare che il quadro eziologico non peggiori.
- Innanzitutto si dovranno rispettare norme igieniche in accordo con la problematica, utilizzando detergenti e cosmetici non troppo aggressivi che peggiorerebbero l’iperseborrea e l’irritazione. È bene intervenire con sostanze acidificanti, disinfettanti, lenitive e calmanti come Hamamelis, Calendula, Lattato di sodio, Aloe.
- Si potrà intervenire sulla modulazione dell’enzima 5-?-reduttasi con attivi che ne determinino l’inibizione come l’Epilobio e l’Olio di Lino.
- Si dovrà stimolare il sistema immunitario con un’attività antimicrobica e immuno-stimolante attraverso l’utilizzo di Bardana (attività depurativa), Iperico (antinfiammatorio), Olio essenziale di Betulla (drenante, detossinante), Olio essenziale di Bergamotto, Timo, Limone, Lavanda, Tea Tree Oil (disinfettanti, seboregolatori).
- Sarà bene esplicare un’azione antinfiammatoria sulla cute con attivi come l’Acido gamma linoleico, la Isoquercitina e la Rutina.
- Si dovrà svolgere un’azione mirata a migliorare l’attività intestinale attraverso l’assunzione di Acidophilus (riequilibrante della flora intestinale) e
- Per eliminare l’ansia e lo stress si possono assumere opercoli di Valeriana e Passiflora.
Trattamenti viso. Effettuare dei trattamenti quotidiani a base di prodotti seboregolatori e antinfiammatori. Inoltre due volte alla settimana eseguire trattamenti completi viso:
- sono da preferire prodotti per la cura della persona a base di Salvia (attività estrogeno-simili), Rosmarino, Zucca e Centella (antinfiammatoria e sebo-regolatrice), Pompelmo (antimicrobico), Ratania (antimicrobica, astringente).
- Prodotti a base di Acido azelaico, Ibisco, Cetriolo (astringente).
- Allantoina e Frutti rossi (lenitivi e vasoprotetori).
Il massaggio da preferire per le pelli acneiche è il Drenaggio Linfatico Manuale.