I funghi sono considerati uno degli alimenti più sani di cui l’uomo si può nutrire, sono ricchissimi di Sali minerali e vitamine, ma ci sono anche importantissime fonti di fibre alimentari e altre sostanze vitali per la salute, come ad esempio i betaglucani.

Le varietà di funghi in natura sono migliaia, ma tra queste l’uomo ne annovera veramente poche, con qualità spesso diverse, che possono spaziare dal semplice sapore a semplici ed efficaci rimedi.

Nella Medicina Tradizionale Cinese l’uso di funghi a scopo medicinale risale a migliaia di anni fa in’ Asia, quando diverse specie di funghi venivano indicati come rimedi naturali efficaci.

I funghi migliori per aiutare il sistema immunitario

Alcuni funghi sono facili da incorporare nella vostra dieta quotidiana, altri più rari o esotici possono essere trovati in formule in polvere o alla base di alcuni integratori. Non importa come li prendiamo, perché i vantaggi offerti dai questi funghi sono davvero molteplici.

1. Morchella

Anche più conosciuta come Morchella o spugnola, questo fungo appartiene ad un genere che comprende oltre 70 specie e possono essere trovati in alcuni continenti come Nord America ed Asia. Una caratteristica particolare della morchella è che vengono raccolti anziché coltivati.

I paesi principali di provenienza sono: India, Pakistan, Cina e Turchia.

A livello nutrizionale questi funghi sono una grande fonte di antiossidanti, oltre che possedere proprietà antibatteriche ben documentate contro l’escherichia coli uno dei batteri principalmente responsabili di molti problemi intestinali. (1)

Bisogna far notare anche due studi che hanno esaminato possibili effetti antinfiammatori di un polisaccaride (un composto chimico organico) della Morchella Conica, ottenendo risultati promettenti. (2)

2. Shiitake

Apparentanti alla specie Lentinula edodes, gli Shiitake sono nativi dell’Asia e sono uno tra i funghi più consumati al mondo. Ricchi di innumerevoli proprietà come ad esempio forti capacità antivirali, antibatteriche ed antimicotiche, gli shiitake contengono anche diverse sostanze utili all’organismo.

Alcuni di questi sono ad esempio L’eritadenina un aminoacido utile nel supporto alla salute cardiovascolare e nella riduzione della concentrazione del colesterolo nel sangue.

Senza dubbio un altro punto di forza degli shiitake è il fatto che sono uno tra i pochi alimenti che contengono tutti gli 8 aminoacidi essenziali, contribuendo così ad un apporto sostanziale nell’alimentazione. Come altri funghi sono anche un’importante fonte di betaglucani.

Gli shiitake si sono dimostrati anche capaci di agire come supporto al sistema immunitario, con alcuni studi a riguardo. Nel 2015 ad esempio, un test clinico fu condotto tra diversi volontari per determinare se i funghi shiitake potessero effettivamente incrementare la funzionalità del sistema immunitario umano (3).

3. Reishi

Senza dubbio avrete sentito parlare del Reishi, (Ganoderma lucidum) uno dei funghi più annoverati sulla rete e sul web. Bisogna fare la premessa che il Reishi non si mangia, in quanto non è commestibile ed il suo sapore è molto amaro e legnoso.

È presente in diversi continenti come Europa, Americhe ed Asia. Viene molto apprezzato in Cina e in Giappone ed è da qui che trova la maggiore popolarità, a tal punto da essere battezzato anche il “fungo dell’eternità.”

Il Ganoderma lucidum è stato utilizzato nella medicina tradizionale cinese per migliaia di anni. Veniva indicato come soluzione per molte problematiche legate al fegato, ma anche per problemi d’insonnia e molto altro.

Il Reishi è considerato un antivirale naturale grazie alla presenza di alcuni composti attivi, come i triterpeni, sostanze presenti in molti vegetali e che ne contribuiscono al sapore amaro. (3)

4. Chaga

Ormai parte della tradizionale popolare russa da decenni, i funghi chaga sono conosciuti più comunemente come Inonotus obliquus. Nativi della Siberia, ma anche dell’Alaska e del Canada, sono funghi che crescono quasi esclusivamente in zone fredde ed apprezzano la corteccia delle Betulle.

Detto questo però possono essere trovati anche su altri alberi, come faggi, ontani e castagni. L’origine del loro nome è abbastanza semplice ed è letteralmente la parola russa per “fungo”.

Utilizzati all’interno ella medicina popolare del Nord Europa e della Russia sono stati indicati per diversi disturbi di origine gastrointestinale. Uno dei vantaggi più significativi dei funghi Chaga riguarda il reparto del sistema immunitario.

I potenziali effetti antivirali di questi funghi sono stati evidenziati la prima volta nel 2015, con risultati promettenti contro il virus dell’HIV di tipo 1. (4) Simili esiti sono stati riscontrati anche in un altro studio, anche se questa volta per il virus dell’epatite C. (5)

I funghi Chaga vengono utilizzati in molti modi, come ad esempio nella preparazione di tisane, ma alcune persone lo aggiungono anche al caffè.

5. Cordyceps Sinensis

Cresce sulle montagne del Tibet, tra i 4000 e 6500 metri d’altezza. È presente nei terreni prativi dell’Himalaya e di altre elevate catene montuose della Cina, Tibet e del Nepal. Il micelio è racchiuso nella larva mummificata di un lepidottero, da cui il fungo germina.

In Cina è considerato tesoro medicinale nazionale, un tonico prezioso e virtualmente sacro. Aumenta energia e vitalità.

 Il Cordyceps Sinensis secondo la ricerca contemporanea ha un’azione immunomodulante e antimicrobica – come del molti funghi possiede una gran quantità di polisaccaridi (soprattutto betaglucani) ad alto peso molecolare che sono dotati di una importante azione immunomodulante.

I polisaccaridi contenuti nel Cordyceps aumentano l’attività fagocitaria e stimolano la produzione di citochine specifiche a seconda dello stimolo; cioè potenziano e accelerano la risposta immunitaria aspecifica rendendola più efficace.

Il Cordyceps è l’unico rimedio in natura che possiede delle sostanze denominate nucleosidi alterati dotati di un’attività anti replicativa nei confronti di microrganismi e cellule tumorali: queste sostanze una volta incorporate nel DNA di microrganismi o cellule tumorali, lo danneggia impedendone la sopravvivenza.

6. Enoki

Il fungo enoki possiede davvero molti nomi: fungo futu, fungo ago d’oro, fungo giglio. Scientificamente è noto come Flammulina velutipes, ed è un fungo asiatico caratterizzato dall’aspetto particolare in quanto esso è composto da grappoli con gambi bianchi.

Viene molto apprezzato in cucina ed è anche ricco di nutrienti come fibre, antiossidanti e vitamine, ma eccelle in particolare per il suo contenuto di vitamine del gruppo B.

Nella tradizione popolare è considerato un rimedio per alcuni lievi problemi di stomaco e per sostenere il fegato.

Ciò che si rivela molto interessante è come un composto proteico estratto dall’Enoki abbiano suggerito un potenziale effetto di sostegno alla risposta immunitaria. Anche se è ancora primitivo, questo esito è molto incoraggiante e di stimolo per la ricerca (6).

Integrazione

L’uso di integratori a base di funghi è uno dei metodi più efficaci per assumerli in sicurezza e senza eccedere nelle dosi consigliate. Come già detto, i funghi offrono diversi vantaggi che variano in base al tipo, il nostro consiglio è di scegliere integratori validi e con un’azione specifica.

Viraxil: ideale per il supporto alle difese naturali dell’organismo e per la funzionalità delle prime vie respiratorie. È un integratore alimentare a base di Cordyceps, sambuco, Andrographis, Resveratrolo. Contiene inoltre Vitamine B6, B12, C e D. In questo integratore sono presenti tutti i micronutrienti essenziali per l’immunocompetenza, in una formula pratica ed utile.

Per approfondimenti e ulteriori informazioni su Viraxil visitate questo indirizzo.

Defendium: questo integratore a base di Shiitake, Astragalo ed Echinacea è stato ideato per il sostegno del sistema immunitario. L’azione di Defendium è efficace in quanto gli zuccheri presenti nei suoi composti vegetali supportano l’attività dei macrofagi e delle cellule dendritiche, stimolando la fagocitosi e conseguentemente l’attività dei linfociti.

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Autore

Laureato in Scienze Biologiche, Naturopata, Diplomato in Erboristeria all’Università di Urbino, Posturologo.