I rimedi omotossicologici utilizzati nel trattamento dell’ansia sono rimedi drenanti e modulatori della risposta emozionale, privi di effetti collaterali.
L’ansia è un’emozione intensa appartenente al campo emozionale paura. E’ deputata biologicamente alla tutela della sopravvivenza individuale e della specie. Il campo emozionale si attiva esprimendo ansia dopo percezione di un pericolo, reale o immaginato. L’ansia è un’emozione primaria, comune sia alla specie umana che a molte specie animali, che per suo tramite dispongono di un rapido ed efficace sistema di comunicazione.
E’ denominata nel linguaggio comune in vario modo, esprimendo in ogni variante un’intensità diversa della stessa condizione. Le parole più diffuse in italiano per il campo in oggetto – pur con le dovute sfumature semantiche – sono: timore, angoscia, paura, terrore, ansia e panico.
L’attivazione dell’ansia è istintuale, dunque procede dalle parti più antiche del sistema nervoso umano e non risente se non come aggravante delle strutture nuove deputate al ragionamento logico. Precise reazioni corporali accompagnano l’ansia. Tutte sono indirizzate all’attivazione di un comportamento di attacco o un comportamento di fuga.
- afflusso di massa sanguigna agli arti inferiori e superiori
- deflusso di massa sanguigna dagli organi deputati alla digestione
- limitazione dell’attività immunitaria
- limitazione delle funzioni cognitive superiori
- attivazione di comportamenti istintuali arcaici
- registrazione acritica di tutte le informazioni coincidenti con l’evento scatenante
L’essere umano soggetto implicato nel campo emozionale ansia esprime dunque una difficoltà all’uso delle sue facoltà razionali. Egli attiva comportamenti di attacco o fuga talvolta non coerenti con la sua personalità e con la sua posizione nella società. Il soggetto in ansia ha una protezione istintiva del proprio corpo e ricerca di aiuto inizialmente nel proprio clan di appartenenza. Si osservano calo della temperatura corporea, un’alterazione della sudorazione e del battito cardiaco. Il trattamento del campo emozionale ansioso è necessario quando esso si estende oltre i limiti nei quali esso applica una reazione biologica sensata.
L’essere umano è caratterizzato da una straordinaria immaginazione. Questo è uno strumento per l’innovazione la scoperta e la conquista. Purtroppo, strumenti straordinari implicano anche possibili rischi. Questa straordinaria immaginazione umana può talvolta interagire negativamente con il campo emozionale ansioso, alterandone le risposte.
Il risentito del paziente affetto da ansia può non essere più proporzionale ad un principio di realtà. Oltre ad implicare risposte non più idonee alla sopravvivenza individuale e della specie, questa condizione patologica diviene motivo di sofferenza talvolta anche notevole. In tal caso è necessario un trattamento.
Nel campo della Medicina Biologica, l’Omotossicologia / Omeopatia antiomotossica (disciplina non convenzionale descritta nel 1952 dal medico tedesco Hans-Heinrich Reckeweg (1905-1985)) può coadiuvare nel trattamento delle varie forme di ansia.
Una buona anamnesi ed una visita medica sono essenziali per la diagnosi iniziale e soprattutto per escludere qualunque malattia organica che possa provocare gli stessi sintomi. Secondo l’Omotossicologia, la sofferenza connessa con l’ansia dipende dall’incessante lotta che ogni organismo vivente compie per la gestione delle omotossine.
Il termine “omotossine” include le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo ed assunte dallo stesso in vario modo: alimentazione, respirazione, contatto, ecc. . Altrettanto parte delle omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico dell’organismo, produttore così di scorie residue da eliminare. Il campo emozionale ansioso è connesso ad un’elevazione dei mediatori chimici dello stress, quali – ad esempio – adrenalina, noradrenalina e cortisolo.
Queste sostanze endogene devono essere gestite metabolicamente Quando la gestione delle omotossine supera un livello di soglia critico, l’organismo produce reazioni emozionali eccessive. Un’estensione della sofferenza per ansia può anche coinvolgere tessuti organici, specialmente quelli connessi sul piano funzionale, come – ad esempio – l’apparato urinario. Il trattamento omotossicologico si avvarrà – pertanto – di rimedi con funzione drenante le omotossine. Questi ultimi saranno generalmente associati a rimedi complessi con la funzione di contenere l’espressione eccessiva del campo ansioso.
Particolarmente utile per i pazienti sofferenti per eccesso di ansia è anche l’Agopuntura Omotossicologica / Omotossipuntura. In questa metodica, i rimedi omotossicologici idonei al trattamento dell’ansia sono iniettati su agopunti significativi per il trattamento del campo emozionale in oggetto. Tale tecnica sfrutta virtuosamente la sinergia tra Agopuntura ed Omotossicologia.