L’olio essenziale di chiodi di garofano è conosciuto in botanica come Syzygium aromaticum o Eugenia caryophyllata viene coltivato soprattutto a Zanzibar, in Indonesia e in Madagascar.
Si raccolgono i boccioli fiorali della pianta e attraverso il metodo della distillazione in corrente di vapore si estrae l’olio essenziale.
Il costituente chimico principale è l’eugenolo che fa parte della famiglia dei fenoli.
Le proprietà dell’olio essenziale di chiodi di garofano e gli usi
Questa spezia è molto conosciuta in cucina per il suo profumo fiorito e pepato. Dal punto di vista aromaterapico l’olio essenziale può essere utilizzato per moltissimi scopi in quanto in primis possiede una spiccata attività antisettica/antibatterica quindi è utilissimo in caso di infezioni intestinali, urinarie, respiratorie e cutanee (anche in caso di micosi).
- In caso di infezioni urinarie ed intestinali si possono assumere 2 gocce di olio essenziale 2 volte al giorno (per una settimana) inserendo l’olio essenziale in un po’ di pane oppure nel miele o nella zolletta di zucchero.
- In caso di problemi cutanei fare dei massaggi inserendo in un olio vegetale l’olio essenziale (si può preparare un mix con 50 ml di olio vegetale e 7 gocce di olio essenziale e poi utilizzarne un po’ per fare il massaggio cutaneo).
- In caso di infezioni respiratorie si procede con un’inalazione inserendo in acqua calda 6 gocce di olio essenziale e poi si mette il tutto in una bacinella e si procede a respirarne i vapori sprigionati.
- L’olio essenziale di chiodi di garofano svolge inoltre un’azione anestetizzante e analgesica infatti viene usato soprattutto in caso di dolori ai denti ed altre problematiche del cavo orale come afte, ascessi, stomatiti e gengiviti. Si può mettere 1 goccia pura di olio essenziale sul dente dolente oppure in caso di altre problematiche del cavo orale si possono fare degli sciacqui mettendo in un bicchiere di acqua 4 gocce di olio essenziale anche tre volte al giorno.
- E’ un antiparassitario intestinale quindi elimina i parassiti dell’intestino. Assumere per una settimana 2 gocce di olio essenziale due volte al giorno inserendo l’olio essenziale di chiodi di garofano in un po’ di pane oppure nel miele o in una zolletta di zucchero.
- E’ un ottimo antinevralgico. In questo caso si può procedere preparando un olio da massaggio con 50 ml di oleolito di arnica oppure col classico olio di oliva e inserendo 7 gocce di olio essenziale di chiodi di garofano.
- L’olio essenziale di chiodi di garofano stimola la digestione ed è un buon carminativo (limita la formazione e soprattutto il ristagno di gas a livello gastro-intestinale, favorendone l’espulsione dallo stomaco e dall’intestino). Assumere per una settimana 2 gocce di olio essenziale due volte al giorno inserendo l’olio essenziale in un po’di pane oppure nel miele o nella zolletta di zucchero.
- Dal punto di vista di psicoaromaterapia e aromaterapia sottile olio essenziale di chiodi di garofano ha un’azione stimolante quindi è utilissimo in caso di apatia e di stanchezza fisica e mentale; permette di non fossilizzarsi e quindi aprirsi sempre più al mondo circostante ed esplorare i suoi dintorni; è un’essenza che permette di ritrovare le energie; è molto utile alle persone distratte in quanto li mette in guardia e fa prestare loro maggiore attenzione;
- Risulta essere un buon afrodisiaco e combatte la frigidità. In questi casi si possono fare dei bagni in vasca inserendo 10 gocce di olio essenziale oppure utilizzare l’olio essenziale nel diffusore ambientale.
Controindicazioni ed avvertenze sull’uso di olio essenziale di chiodi di garofano
L’olio essenziale di chiodi di garofano non va utilizzato in gravidanza, sotto i 6 anni e durante l’allattamento. Va utilizzato per massimo una settimana e poi sospenderne l’utilizzo e riprenderlo in seguito. Va utilizzato a bassi dosaggi.
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E’ importante fare sempre una prova di sensibilità cutanea mettendo 2 gocce di olio essenziale di chiodi di garofano in pochissimo olio vegetale e spalmare il mix sulla piega del braccio e se si vede che si hanno reazioni particolari come gonfiore, prurito e arrossamento; in tal caso non utilizzare quell’olio essenziale.
Autore: Autore: Stefano Silvestri, scrittore e laureato in infermieristica