A volte un rimedio, sia omeopatico che fitoterapico, alla stessa persona, a volte funziona e a volte no. Ho cercato di capirne il motivo. Spesso il medicamento era congesto ed era anche scarico di energia e per questi motivi era diventato inefficace
I rimedi che compriamo sono spesso congesti, vanno “energizzati” e decongestionati
E’ già un po’ di tempo che ho riflessioni su questo argomento, dovute al fatto che ho sempre sentito dire che un rimedio, sia omeopatico che fitoterapico, alla stessa persona, a volte funziona e a volte no. Ho cominciato ad aprire gli occhi completamente quando, giorni fa, un rimedio fitoterapico che era stato su di me sempre efficace, all’improvviso ha cessato di esserlo e perciò avevo smesso di assumerlo. Non avevo realizzato che tutto questo era accaduto da quando ne avevo comprata una nuova confezione.
Testare i rimedi e valutarne la qualità e la quantità “energetica”
Dapprima ho pensato di essermi assuefatto al rimedio stesso ma un giorno mi è venuto a mente di misurare radiestesicamente sia l’energia del farmaco con la scala Bovis, sia le congestioni che esso poteva avere. I risultati sono stati quelli che m’immaginavo; il medicamento era congesto ed era anche (di conseguenza) scarico di energia e per questi motivi era diventato inefficace.
Questa perdita di energia non l’aveva subita in casa mia perché vivo in un luogo energeticamente sano. Allora ho posto il boccettino di vetro con dentro le compresse sopra un Midi Cleanergy dove è rimasto per tutta la notte. Il giorno dopo ho ripreso ad assumere il farmaco e, meraviglia, dopo tre giorni mi sono accorto che esso era di nuovo efficace! A quel punto, mi sono messo a testare tutti i rimedi fitoterapici e omeopatici che ho in casa; il risultato è stato che in oltre il 50% di essi erano presenti congestioni e per congestioni intendo energie sottili congeste perchè non biocompatibili.
Gli omeopatici ed i fitoterapici sono più delicati!
Un medicamento fitoterapico o omeopatico, non basando la sua efficacia su di una molecola chimica ma sull’energia di una o più piante o (nel caso dell’Omeopatia) sull’energia di una vibrazione, è abbastanza delicato. Questo accade perché dalla sua produzione, allo stoccaggio nei magazzini e nelle erboristerie o farmacie, al posizionamento in casa, nessuno si preoccupa che questi medicamenti siano posti in luoghi sani.
E questo perché non c’è quasi mai la conoscenza di questa importante e direi fondamentale realtà da parte degli operatori del settore: produttori, venditori e terapeuti e nemmeno dei consumatori. Lentamente le cose si stanno muovendo, ma molto molto lentamente.
Le fonti che possono alterare l’ energia vibrazionale dei nostri rimedi
Molte sono le fonti che possono congestionare i rimedi sopra descritti e sottrarre loro energia rendendoli parzialmente o anche (come nel mio caso) totalmente inefficaci. Riporto sotto le principali:
- 1) quando i rimedi sono posti in vicinanza di campi elettromagnetici (motori, linee elettriche, computer)
- 2) quando i rimedi sono posti sopra energie geopatiche (nodi, scorrimenti sotterranei di acqua, faglie)
praticamente le stesse congestioni che ci danneggiano se le abbiamo nel luogo dove dormiamo e per le quali mi sposto per l’Italia bonificando le abitazioni “malate”.
E’ abbastanza facile che un medicamento, dalla sua produzione, ai vari stoccaggi, al suo acquisto e alla sua sistemazione in casa, passi attraverso le congestioni sopra descritte, essendo esse dovunque. La sua perdita di energia dipenderà dal tipo di congestione che incontra, dalla sua intensità e da quanto tempo il rimedio permane su di essa o nel raggio della sua influenza.
Decongestionare attraverso il Reiki
Anche tramite l’energia Reiki è possibile decongestionare e quindi restituire al medicamento la sua originaria energia e renderlo così di nuovo efficace.
Per chi ha il I livello è necessario tenerlo tra le mani e dargli Reiki perlomeno 20 minuti.
Se avete il II livello potete trattare il rimedio (meglio tenerlo tra le mani) tramite il I simbolo, il CKR, circa per 20 volte, dando la precisa intenzione di dare Reiki al rimedio per depurarlo da energia congesta.
Ho fatto ulteriori esperimenti e questi rimedi vengono decongestionati anche se messi per tre ore circa al centro di una piccola piramide in scala Cheope aperta e alta 10 cm, naturalmente orientata con la bussola con ogni lato rivolto verso un punto cardinale. Se la piramide è più grande, la pulizia sarà maggiore e in minor tempo.
C’è anche da dire che, per cause spesso impossibili da determinare, ci sono luoghi dove talvolta una piramide ha una diminuzione di energia, creata dalla stessa al suo interno, anche di oltre il 50% e quindi la sua efficacia è nettamente ridotta.
Concludendo, volendo assumere un farmaco fitoterapico o omeopatico, per essere sicuri che la sua energia sia integra e di conseguenza anche la sua efficacia e non conoscendo il modo di testare se il rimedio è congesto o meno, esso va sempre energizzato con un Cleanergy; oppure va trattato con l’energia Reiki con le modalità sopra descritte oppure va energizzato con l’energia di una piccola piramide, appurato che essa sia posta in un luogo ottimale per il suo funzionamento.
Decongestionare attraverso il Cleanergy
A questo punto della mia esperienza, il metodo che considero ottimale e più sicuro è porre il rimedio fitoterapico o omeopatico su di un Cleanergy.
La sua energia è più pulita di quella della piramide e funziona sempre e se dovete fare una spesa perché non avete né Cleanergy, né piramide, nè Reiki, acquistando un Cleanergy, potete poi usarlo in molte altre occasioni: dall’energizzare l’acqua da bere, a porlo all’occasione su una parte dolorante, a darvi energia e decongestionare i vostri chakra, a porlo a terra e così neutralizzare un nodo geopatico che avete sul letto dove dormite, oppure quando vi spostate a dormire in altri luoghi che non sapete essere sani.
Rimango a disposizione di coloro che mi vorranno scrivere per chiarimenti, data l’importanza di ciò che è stato trattato in questo articolo.
Fabrizio Nencioni