La verbena è un’erba officinale annuale appartenente alla famiglia delle Verbenacee ed è stata utilizzata storicamente come rimedio naturale per l’emicrania, insonnia, depressione e ansia. A questa pianta è stata attribuita anche la capacità di alleviare dolori mestruali.

Misticamente è creduto da alcuni che la verbena possegga proprietà magiche dovute alla storia che le ferite di Gesù Cristo una volta deposto dalla croce vennero trattate con quest’erba.

7 benefici della verbena

La Verbena Officinalis è anche conosciuta come erba della croce, erba del piccione, verbena selvatica. Esistono diverse varietà di verbena che si differenziano in base al colore dei fiori come ad esempio la verbena hastata e la verbena urticifolia.

  1. Migliora la qualità del sonno e rilassa

    Una delle principali capacità riconosciute della verbena è quella di influire positivamente sul buonumore grazie ad i suoi effetti distensivi sul sistema nervoso.

    Diventa anche utile in caso di depressione e per limitare i danni causati dallo stress intenso. Per sfruttare al meglio tutti questi benefici è possibile preparare una tisana di verbena prima di andare a dormire.

    Una ricerca pubblicata nel 2016 ha esaminato nel dettaglio gli effetti di estratti di verbana specificatamente in casi di epilessia. I ricercatori hanno concluso che la verbena possiede importanti proprietà anticonvulsive e sedative. Questo potenzialmente apre nuovi scenari per applicazioni ulteriori di questa erba officinale nel trattamento di neuropatologie (1)

  2. Analgesico naturale dalle forti capacità antinfiammatorie

    Come rimedio naturale la verbena officinalis viene utilizzata grazie al uso potere antinfiammatorio, particolarmente utile per sedare il disagio causato da forti mal di testa ed emicranie, ma è anche particolarmente utile anche contro la sinusite. Viene anche consumata per facilitare l’eliminazione di muco e aiutare il corpo a riprendersi dopo febbre ed influenza.

    All’interno del Planta Medica, (Journal of Medicinal Plant and Natural Product Research) sono stati presi in esame gli effetti degli estratti di verbena officinalis, i risultati hanno evidenziato una forte capacità antinfiammatorie con ottimi benefici anche per il tratto gastrointestinale (2)

  3. Facilita la produzione di latte materno

    Storicamente questa erba venne utilizzata dalle donne per uno dei suoi potenziali effetti in grado di stimolare le contrazione uterine e in conseguenza velocizzare il parto.  Alcuni studi hanno anche indicato una potenziale funzione galattogena, in grado di promuovere la produzione di latte materno nelle neo mamme.

  4. Protegge il cuore

     

    Nel 2016 è stato condotto uno studio che ha preso in esame un glicoside vegetale chiamato cornina, ovviamente contenuto nella verbena. L’interesse dei ricercatori è stato scaturito dai possibili effetti cardiovascolari relativi alla prevenzione dell’ischemia miocardia, una patologia creata dalla riduzione del flusso sanguigno al cuore dovuta da una occlusione nelle arterie.

    Dai risulti è stato reso noto che i soggetti trattati con cornina (30 milligrammi per chilogrammo) hanno rivelato che i loro cuori erano protetti da lesioni a causa di ischemia miocardica. Sulla base di questi risultati i ricercatori ritengono che la Verbena officinalis ha effetti cardioprotettivi. (3)

  5. Fa bene alle gengive

    Già secoli fa gli antichi celti utilizzavano foglie di questa pianta da masticare per ridurre il dolore causato dalla gengivite. Il nostro consiglio è quello di preparare una tisana a base di verbena con due cucchiaia di verbena per tazza, da consumare freddo oppure come collutorio per gargarismi.

    Sempre nel 2016, una ricerca è stata condotta sui possibili effetti della verbena con pazienti affetti da gengivite sotto forma di collutorio applicato due volte al giorno dopo aver lavato normalmente i denti. I risultati sono stati impressionanti e privi di effetti collaterali (4)

  6. Antibatterica e antimicrobica

    Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’olio essenziale  possiede proprietà antibatteriche e antimicrobiche, ovvero è in grado di prevenire e ridurre la proliferazione di germi e batteri, includendo anche alcuni tipi di funghi. Il Journal of Medicinal Food ha proprio esaminato questo olio essenziale come una possibile alternativa biologica ad i pesticidi chimici, questo tipo di ricerca è essenziale poiché con l’aumentare della resistenza agli antibiotici dei batteri è necessario correre ad i ripari. (5)

    Inoltre come se non bastasse esami preliminari hanno messo in campo la verbena assieme ad altre erbe medicinali in test contro lo Staphylococcus aureus, un batterio Gram-positivo resistente alla meticillina.  (11)

  7. La verbena è uno dei fiori di Bach

    Vervain (verbena) è utile in caso di entusiasmo e zelo eccessivo, eccesso di attivismo, iperattività stressante fino all’esaurimento delle proprie forze. Vervain non cambia la vostra natura, ma ci insegna a diffondere le nostre idee con calma e serenità, così che gli altri possono essere attirati da quello che portiamo dentro. Vervain ci addolcisce e insegna a essere “autorevoli” piuttosto che “autoritari”.

La coltivazione

È in commercio sotto forma di polvere, capsule, olio essenziale, tisane ed essenze, ma è possibile anche coltivarla senza particolari difficoltà sia in gardino che in vaso. È una pianta annuale che necessita di particolare luce e di un terreno ben drenato. Può sopravvivere anche in penombra ma non è consigliabile. Questa erba non richiede particolari cure, ma con il passare degli anni producono meno fiori, e diventano meno esteticamente apparenti.

Possono essere pure annaffiate direttamente e con regolarità facendo attenzione che il terreno sia già asciutto prima di annaffiarle nuovamente. Riescono anche a sopravvivere a brevi periodi di siccità abbastanza bene anche se non eccessivamente.

Per quanto riguarda il concime consigliamo di utilizzare un tipo specifico per piante da fiore oppure un concime granulare a lenta cessione.

Ricetta: la tisana di verbena

  • 5 grammi di verbena (foglie o fiori)
  • 1 pentolino d’acqua
  • Mezzo cucchiaino di miele (opzionale)
  • Limone (opzionale)

Facciamo bollire i nostri estratti di verbena in un pentolino per almeno 10-15 minuti tenendolo sempre coperto. Per il consumo interno consigliamo al massimo 1-2 tazze al giorno. Per sfruttare al meglio le sue proprietà rilassanti una tazze prima di andare al dormire è ideale.

Non dimenticate che è possibile utilizzare la stessa tisana come collutorio in questo caso non utilizzate miele o limone.

Ricetta: oleolito alla verbena

occorente:

  • 1 vasetto di olio di riso,
  • 12 foglie di verbena e 12 fiori,
  • vitamina E.

Preparazione 

Lavare e asciugare bene le foglie, poi tagliarle bene in piccoli pezzi, adesso immergerle nel vasetto di vetro, poi aggiungere la vitamina E, uniamo i fiori della verbena, poi coprire tutto con l’olio di riso.

Lasciare il vasetto al buio per un mese scuotendolo ogni 2 giorni.

Filtrare ed utilizzare sulle smagliature (solo se non si è allergici alla verbena). Se fa molto caldo conservare in frigo con un apposita etichetta, lontano dalla portata dei bambini.

Controindicazioni ed avvertenze

Essendo uno stimolante uterino non è consigliato l’utilizzo durante la gravidanza. Non possiede particolari controindicazioni documentare o effetti collaterali ma è consigliabile evitare un consumo spropositato, ed è necessario fare attenzione a possibili complicanze dovute a interazione con altri farmaci, quindi consultate sempre il vostro dottore di fiducia prima di assumere verbena.

La verbena hastata, quella dal colore blu è nota interferire con farmaci per la pressione sanguigna, e anche con terapie ormonali. Dosi elevate possono causare vomito e diarrea.

Curiosità

All’interno della società dell’antico Egitto, era considerata un erba divina originata dalle lacrime della dea Isis, in lutto a causa della morte del dio Osiris. Anche romani e greci attribuirono proprietà sacre a questa pianta, e la utilizzarono per purificare gli altari cerimoniali dei loro tempi.  Ippocrate la raccomandò in casi di febbre.

Autore

Lo staff di naturopataonline.org