Dopo aver assaggiato i fiori di sambuco fritti, mi sono buttata nella ricerca, a tutto tondo, delle caratteristiche di questa pianta versatile, che si adatta a molti usi e che soprattutto è estremamente presente e spontanea nei prati della mia zona (hinterland milanese). Mi affascina sempre di più il mondo vegetale, soprattutto quello autoctono, perchè credo che esista una relazione stretta fra la vegetazione di un luogo  e i suoi abitanti storici. Usato in campo medico per millenni, il sambuco divenne famoso come “farmacia della natura” e rivestendo un ruolo importante.

 

Sambucus nigra dalla fitoterapia, all’omeopatia per finire in cucina, scopriamo questa pianta spontanea, molto comune.

All’inizio del secolo, i contadini tedeschi si levavano il cappello, incontrando la pianta sul loro cammino, come segno di rispetto. Le credenze esaltavano le proprietà benefiche (anche magiche) della pianta infatti, era sempre presente vicino ai monasteri ed alle case come protezione da serpi e sortilegi. Il famoso Flauto magico delle leggende tedesche era costruito con un ramoscello di sambuco, svuotato del suo midollo.

Il sambuco è un piccolo albero che raggiunge l’altezza di 6-7 m con corteccia di colore grigio scuro. I rami, al loro interno, contengono un midollo bianco.
La foglie sono verde brillante e i fiori, bianchi e profumati, sono raccolti in ombrelle.
Produce una piccola bacca succosa che, matura, è di colore nero con un succo violaceo scuro. E’ una pianta molto comune in Europa ma anche in Asia occidentale e America settentrionale dove cresce lungo i torrenti, in luoghi incolti, dalla pianura alle zone montane. I fiori si raccolgono da aprile a giugno invece i frutti in agosto-settembre.
Attenzione: le bacche del sambuco sono molto simili a quelle dell’ebbio che però sono velenose. E’ importante verificare sempre l’origine dei frutti prima di utilizzarli.

Sambucus nigra: contenuti nutrizionali

Il sambuco è ricco di OLI ESSENZIALI dall’azione disintossicante e disinfettante, tannini con azione astringente, flavonoidi con potere antiossidante, sali minerali come calcio, ferro, fosforo, potassio e sodio, vitamine A, C e del gruppo B e sostanze aromatiche. I suoi componenti lo rendono utile nelle cure depurative e ricostituenti.

Come utilizzare il sambucus nigra: da alimento a sciroppo, fino alla tisana

Come alimento, i fiori sono utilizzati per aromatizzare la frutta cotta, le gelatine e le marmellate. Impanati con una pastella a base di uova e latte o acqua, possono essere consumati fritti e sono ottimi. Aggiunti nella misura di 5g a un litro di aceto, lo insaporiscono. Con fiori e frutti si preparano liquori, alcuni recanti il suo nome.
Come tisana, si versano 100ml di acqua bollente su 3g di fiori, coprite e lasciate riposare per dieci minuti, filtrate.
Il succo, viene ricavato dai frutti e lo si può trovare nelle erboristerie.
Esiste anche lo sciroppo, sempre ricavato dai frutti, che, se estratto a freddo, mantiene le proprietà inalterate.

E quando diviene possibile utilizzarlo?

Nelle cure depurative (succo o sciroppo), i suoi componenti hanno azione diaforetica  che, favorendo la sudorazione, sono in grado di eliminare le tossine attraverso il sudore. Aiuta anche la regolarità INTESTINALE .
E’ un immunostimolante per i suoi componenti in polisaccaridi (scorta energetica) e zuccheri composti. In questo caso si assume lo sciroppo o il succo. Alcuni studi hanno messo in luce anche proprietà antivirali.
In caso di infiammazioni della pelle per i tannini (antinfiammatori) contenuti.
Negli stati febbrili, nei raffredori (scioglie il muco), nei reumatismi e in caso di nevralgie per il contenuto di Vitamina C e altri principi attivi dall’azione emolliente, antinevralgica e antinfiammatoria, si assume la tisana.
Viene usato anche per foruncoli, scottature, ed emorroidi, con lavaggi sulla parte. In questo caso si versano 100ml di acqua bollente su 5g di fiori, coprire, lasciare riposare per dieci minuti e filtrare.
Il succo è utilizzato anche come coadiuvante nelle diete dimagranti per il suo contenuto di pectine (fibre idrosolubili efficaci per la riduzione di peso), aiuta a limitare l’accumulo di grassi e promuove la circolazione linfatica favorendo il drenaggio. Per questo è depurativo e aiuta nelle diete ipocaloriche. A questo, si aggiunge che il succo, unito allo sciroppo di fiori, placa l’appetito, soprattutto quando la fame è di origine nervosa.

E’ sconsigliato in dosi superiori perchè può dare nausea ed effetti lassativi. Da evitare l’impiego di corteccia fresca e bacche acerbe per non incorrere in avvelenamenti.

Il rimedio Omeopatico del sambucus nigra

In omeopatia vengono utilizzate le foglie e i fiori freschi. E’ un rimedio indicato per persone stizzose, irrequiete. Viene utilizzato per disturbi respiratori quali l’asma, la bronchite o la pertosse, con raucedine, muco e infiammazione laringea. La   debolezza e la sudorazione abbondante, continua o saltuaria, sono altri sintomi appartenenti al rimedio. Migliora coprendosi con indumenti caldi, con il movimento e peggiora con l’aria fredda e secca, durante la notte…
Tutti sintomi che andranno valutati nel complesso (perchè l’omeopatia considera la persona e non la patologia) da un medico omeopata. 

Il sambucus nigra in cucina

I fiori hanno sapore dolciastro mentre le bacche, asprigno. Entrambi trovano in cucina  una collocazione di tutto rispetto, in tantissime  ricette. Con un po’ di fantasia si possono impreziosire piatti  della tradizione soprattutto ora che è periodo di fioritura. E’ possibile cucinare risotti, con le infiorescenze che vanno sciacquate, sgranate, unite al soffritto per una decina di minuti, quindi versare il riso e portare a cottura come un normale risotto. A fine cottura, mantecare con un po’ di panna fresca.
Personalmente li adoro panati e fritti. La pastella è composta da farina, latte o acqua, uova, olio e sale come le comuni pastelle usate per friggere i fiori di zucca e altre verdure. Esiste anche la versione dolce!

Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti.

Autore: Naturopata Angela Ballarati

Il SAMBUCO: sambucus nigra, proprietà, benefici e utilizzo.

Dalla fitoterapia, all’omeopatia per finire in cucina, scopriamo questa pianta spontanea, molto comune.

 

Dopo aver assaggiato i fiori di sambuco fritti, mi sono buttata nella ricerca, a tutto tondo, delle caratteristiche di questa pianta versatile, che si adatta a molti usi e che soprattutto è estremamente presente e spontanea nei prati della mia zona (hinterland milanese). Mi affascina sempre di più il mondo vegetale, soprattutto quello autoctono, perchè credo che esista una relazione stretta fra la vegetazione di un luogo  e i suoi abitanti storici. Usato in campo medico per millenni, il sambuco divenne famoso come “farmacia della natura” e rivestendo un ruolo importante. All’inizio del secolo, i contadini tedeschi si levavano il cappello, incontrando la pianta sul loro cammino, come segno di rispetto. Le credenze esaltavano le proprietà benefiche (anche magiche) della pianta infatti, era sempre presente vicino ai monasteri ed alle case come protezione da serpi e sortilegi.

Il famoso FLAUTO MAGICO delle leggende tedesche era costruito con un ramoscello di sambuco, svuotato del suo midollo.

 

Il sambuco è un piccolo albero che raggiunge l’altezza di 6-7 m con corteccia di colore grigio scuro. I rami, al loro interno, contengono un midollo bianco.

La foglie sono verde brillante e i fiori, bianchi e profumati, sono raccolti in ombrelle.

Produce una piccola bacca succosa che, matura, è di colore nero con un succo violaceo scuro. E’ una pianta molto comune in Europa ma anche in Asia occidentale e America settentrionale dove cresce lungo i torrenti, in luoghi incolti, dalla pianura alle zone montane. I fiori si raccolgono da aprile a giugno invece i frutti in agosto-settembre. ATTENZIONE: le bacche del sambuco sono molto simili a quelle dell’ebbio che però sono velenose. E’ importante verificare sempre l’origine dei frutti prima di utilizzarli.

 

COSA CONTIENE?

 

Il sambuco è ricco di OLI ESSENZIALI dall’azione disintossicante e disinfettante, TANNINI con azione astringente, FLAVONOIDI con potere antiossidante, sali minerali come calcio, ferro, fosforo, potassio e sodio, vitamine A, C e del gruppo B e sostanze aromatiche. I suoi componenti lo rendono utile nelle cure depurative e ricostituenti.

 

COME  UTILIZZARLO

 

Come ALIMENTO, i fiori sono utilizzati per aromatizzare la frutta cotta, le gelatine e le marmellate. Impanati con una pastella a base di uova e latte o acqua, possono essere consumati fritti e sono ottimi. Aggiunti nella misura di 5g a un litro di aceto, lo insaporiscono. Con fiori e frutti si preparano liquori, alcuni recanti il suo nome.

Come TISANA, si versano 100ml di acqua bollente su 3g di fiori, coprite e lasciate riposare per dieci minuti, filtrate.

Il SUCCO, viene ricavato dai frutti e lo si può trovare nelle erboristerie.

Esiste anche lo SCIROPPO, sempre ricavato dai frutti, che, se estratto a freddo, mantiene le proprietà inalterate.

 

 E  QUANDO UTILIZZARLO ?

 

Nelle cure DEPURATIVE (succo o sciroppo), i suoi componenti hanno azione diaforetica  che, favorendo la sudorazione, sono in grado di eliminare le tossine attraverso il sudore. Aiuta anche la regolarità INTESTINALE .

E’ un IMMUNOSTIMOLANTE per i suoi componenti in polisaccaridi (scorta energetica) e zuccheri composti. In questo caso si assume lo sciroppo o il succo. Alcuni studi hanno messo in luce anche proprietà antivirali.

In caso di INFIAMMAZIONI della PELLE per i tannini (antinfiammatori) contenuti.

Negli stati FEBBRILI, nei RAFFREDDORI (scioglie il muco), nei REUMATISMI e in caso di NEVRALGIE per il contenuto di Vitamina C e altri principi attivi dall’azione emolliente, antinevralgica e antinfiammatoria, si assume la tisana.

Viene usato anche per FORUNCOLI, SCOTTATURE ed EMORROIDI, con lavaggi sulla parte. In questo caso si versano 100ml di acqua bollente su 5g di fiori, coprire, lasciare riposare per dieci minuti e filtrare.

Il SUCCO è utilizzato anche come coadiuvante nelle diete dimagranti per il suo contenuto di pectine (fibre idrosolubili efficaci per la riduzione di peso), aiuta a limitare l’accumulo di grassi e promuove la circolazione linfatica favorendo il drenaggio. Per questo è depurativo e aiuta nelle diete ipocaloriche. A questo, si aggiunge che il succo, unito allo sciroppo di fiori, placa l’appetito, soprattutto quando la fame è di origine nervosa.

 

 E’ SCONSIGLIATO in dosi superiori perchè può dare nausea ed effetti lassativi. Da evitare l’impiego di corteccia fresca e bacche acerbe per non incorrere in avvelenamenti.

 

IL  RIMEDIO OMEOPATICO

 

In omeopatia vengono utilizzate le foglie e i fiori freschi. E’ un rimedio indicato per persone stizzose, irrequiete. Viene utilizzato per disturbi respiratori quali l’asma, la bronchite o la pertosse, con raucedine, muco e infiammazione laringea. La   debolezza e la sudorazione abbondante, continua o saltuaria, sono altri sintomi appartenenti al rimedio. Migliora coprendosi con indumenti caldi, con il movimento e peggiora con l’aria fredda e secca, durante la notte…

Tutti sintomi che andranno valutati nel complesso (perchè l’omeopatia considera la persona e non la patologia) da un medico omeopata. 

 

IN CUCINA

 

I fiori hanno sapore dolciastro mentre le bacche, asprigno. Entrambi trovano in cucina  una collocazione di tutto rispetto, in tantissime  ricette. Con un po’ di fantasia si possono impreziosire piatti  della tradizione soprattutto ora che è periodo di fioritura. E’ possibile cucinare RISOTTI, con le infiorescenze che vanno sciacquate, sgranate, unite al soffritto per una decina di minuti, quindi versare il riso e portare a cottura come un normale risotto. A fine cottura, mantecare con un po’ di panna fresca.

Personalmente li adoro panati e fritti. La pastella è composta da farina, latte o acqua, uova, olio e sale come le comuni pastelle usate per friggere i fiori di zucca e altre verdure. Esiste anche la versione dolce!

 

 

 

Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti.

 

Autore

Naturopata con master in comportamento alimentare e conoscenze in fitoterapia e reflessologia plantare. Appassionata da sempre di omeopatia, yoga e del mondo vegetale, soprattutto delle piante autoctone e del loro potere curativo e alimurgico, così come di alimentazione naturale e degli effetti sulla salute del nutrirsi secondo natura.