La Rhodiola rosea, o rodiola rosa, famiglia delle Crassulaceae, classificata da Linneo nel 1753, pare sia stata oggetto di studio, da parte dei russi, per le sue caratteristiche uniche, divulgate solo dopo la caduta dell’Unione Sovietica.
Spontaneamente cresce nel Nord Europa e nel Nord Asia a 3-5 mila metri di altitudine, ma si trova anche in Europa, sulle Alpi e sui Pirenei.
La Rhodiola rosea può raggiunge un’altezza di 70 cm e viene ultimamente coltivata anche in Italia, in provincia di Cuneo. Ha un fusto carnoso e infiorescenze gialle, arancioni e rosse, con un profumo simile alla rosa (per questo R. rosa).
Nella tradizione popolare veniva usata per una vasta varietà di disturbi, dal cancro alla tubercolosi, dalla depressione al raffreddore e, dopo i primi studi che risalgono al 1963, molti altri, a seguire, hanno confermato le numerose proprietà della pianta. In Siberia veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani.
Anche se, precedentemente al 1963, i russi svolgevano studi sulla pianta, le informazioni sono state rese pubbliche solo dopo tale anno.
Quando può essere utile la rhodiola rosea?
Quando attraversiamo un periodo di forte stress e stanchezza fisica, quando si fa sentire la stanchezza mentale dopo molte ore di studio perché siamo sotto esame, quando viviamo di corsa da tanto tempo, quando ci sentiamo sempre stanchi, quando fatichiamo ad addormentarci o il nostro sonno è disturbato, quando un certo umore nero inizia a serpeggiare …
I principi attivi e cosa contiene
Contiene oltre 140 composti, antociani ed altri polifenoli, fitosteroli, tannini, flavonoidi e olio essenziale, ma i principi attivi più rilevanti per i benefici effetti sono la rosavidina con il salidroside, rosarina e rosina. La struttura chimica della rosavidina è simile a quella di un glicoside presente nell’eleuterococco.
Gli 11 benefici della Rhodiola rosea:
I principi attivi della rhodiola rosea aumentano l’attività serotonergica (coinvolgono la serotonina chiamato ormone del buonumore); la serotonina interviene nel ciclo sonno-veglia come precursore della melatonina, nel controllo dell’appetito, nel tono dell’umore…
- Adattogena, cioè aumenta la resistenza fisica allo stress fisico e mentale, senza effetti tossici. Adatta a chi ha necessità di maggior resistenza fisica e mentale, a chi è impegnato in lavori particolarmente stressanti, sia fisicamente che mentalmente. Nella fatica dello sport, aumenta i livelli energetici diminuendo quelli di acido lattico. Uno studio condotto in vitro e sui ratti, indica un aumento della resistenza aspecifica e l’attivazione dei processi adattogeni (1).
- Aumenta le endorfine in circolo nel sangue risultando un anti-stress naturale.
- Aumenta la resistenza fisica ma senza le controindicazioni delle piante anti-fatica (stimolanti) che sono eccitanti. Utile quindi in caso di nervosismo, tachicardia e in quei disturbi spesso associati a fenomeni ansiosi. E’ indicata a tutte le età.
- Alcune sperimentazioni hanno evidenziato un aumento di serotonina nel sangue, ormone in grado di agire sull’umore, considerando, fra le proprietà della rodhiola, quella di antidepressivo naturale. Un articolo della Facoltà di Farmacia polacca, sulla Rhodiola rosea e kirilowii, evidenzia i benefici dichiarati della pianta come adattogena (l’attività adattogena è valutata principalmente in studi clinici umani). E’ neuro protettiva, antidepressiva, antitumorale e cardioprotettiva. Aggiunge che la mancanza di comprovata interazione con altri farmaci e la mancanza di effetti negativi confermati durante gli studi clinici incoraggia ulteriori indagini (4)
- Può aiutare nelle malattie cardiovascolari in virtù della sua capacità di aumentare la resistenza fisica e mentale, quindi meno stress anche per l’apparato cardiovascolare. Questo è quanto emerso da sperimentazioni su animali che necessitano di ulteriori conferme.
- Uno studio russo eseguito su un campione di studenti ha effettivamente rilevato il miglioramento della capacità di concentrazione, di lucidità mentale e della memoria, senza effetti collaterali. Un altro articolo, pubblicato su PubMed e redatto dall’Istituto svedese di ricerca sulle erbe, ha riassunto la composizione chimica e l’attività farmacologica della rhodiola rosea. Ha isolato circa 140 composti da radici e rizoma concludendo che gli studi, su organi isolati, tessuti e cellule hanno rilevato che la Rhodiola presenta effetti adattogeni, neuro protettivi, cardioprotettivi, anti-fatica, antidepressivi (nella depressione lieve e moderata), ansiolitici, riducono i livelli di cortisolo e nootropi (6).
- L’azione antiossidante dei flavonoidi è di supporto e stimola le difese immunitarie, diminuisce i radicali liberi risultando anti–invecchiamento.
- Migliora la funzione uditiva, anche qui occorrono altri studi.
- Sembra abbia un effetto preventivo nel morbo di Parkinson, ma ulteriori studi a supporto devono essere effettuati.
- Associata ad un regolare esercizio fisico, stimola un utilizzo maggiore dei grassi depositati nel tessuto adiposo, quindi è di aiuto nei casi in cui si voglia perdere peso. Inoltre i principi contenuti nella pianta sarebbero in grado di aumentare i livelli di sostanze che trasmettono il segnale di sazietà al cervello, quelli che non sono così veloci quanto noi, quando si mangia troppo voracemente, ad esempio. Ottimo quindi nei casi di “fame nervosa”.
- In caso di esercizi fisici prolungati, l’attività della rhodiola si esplica attraverso una maggior resistenza alla fatica e un minor tempo di recupero.
In Siberia viene consigliata a chi ha problemi di fertilità e disturbi della sfera sessuale, probabilmente per la sua capacità di aumentare la resistenza alla fatica.
Per la sua capacità di aumentare la resistenza allo stress e per le proprietà antidepressive ha indotto a supporre la sua utilità nella lotta alla dipendenza da fumo.
Potrebbe essere utile nelle problematiche connesse alla rarefazione dell’ossigeno che si verificano ad alta quota, alcuni studi vanno in questo senso.
In fitoterapia sono note alcune piante che ci aiutano in caso di stanchezza fisica e mentale: le piante adattogene.
Cosa si intende per piante adattogene?
Adattogene sono quelle piante che aumentano la resistenza dell’organismo, cioè migliorano la capacità di adattamento allo stress di varia natura, sia fisico che psichico: aumento delle capacità cognitive (memoria, apprendimento), miglioramento della qualità del sonno e delle prestazioni sessuali.
Un adattogeno deve dimostrare un’azione non specifica (cioè non agire su uno specifico organo), non influenzare le normali funzioni corporee più di quanto richiesto ed essere normalizzante indipendentemente dalla natura dello stato patologico.
Sono piante adattogene l’Eleuterococco, il Ginseng, la Schisandra, l’Echinacea, la Withania, il fucus, ma anche l’aglio e la curcuma.
Ultima piccola parentesi sulle piante adattogene. Si crede che ci sia differenza fra gli stimolanti e gli adattogeni in quanto i primi dopo un iniziale incremento mostrano un momento di riduzione, cosa che non succederebbe con gli adattogeni.
Gli adattogeni possono essere nootropici (aumentano le capacità cognitive), immunostimolanti, geriatrici (aiutano in alcune problematiche legate alla vecchiaia), tonici (migliorano le prestazione di organi e apparati) e attivatori del metabolismo.
Controindicazioni e avvertenze prima dell’uso
Gli studi effettuati non mostrano tossicità della rhodiola.
E’ di norma ben tollerata sia a breve che a lungo termine. E’ importante chiedere il parere medico preventivo, seguire la posologia indicata e interporre periodi di sospensione.
Potrebbe indurre, in soggetti sensibili, insonnia e nervosismo.
Non assumere in gravidanza, allattamento, in caso di problematiche cardiache, ipertensione e assunzione di farmaci è d’obbligo il parere medico.