Il mio personale interesse al Ginko si sviluppò visitando Hiroshima e imparando che sopravvissero 6 alberi entro 1-2 km dallo scoppio della bomba atomica. Si pensa che alcuni alberi abbiano 2500 anni e si sono trovato dei fossili del periodo jurassico.
Il Ginkgo Biloba usato sugli operai di Chernobyl
Nel plasma di persone irradiate accidentalmente o terapeuticamente, si riscontrano fattori clastogenici . Continuavano ad essere presenti nel plasma di un sopravvissuto alla bomba atomica, di oltre 30 anni. Idem furono trovati in 33 dei 47 operai ricoverati dopo l’incidente di Chernobyl (definiti spesso (“liquidatori”) Si veda: I. Emerit et al., J. Cancer Res. Clin. Oncol. 120, 558-561, 1994.
“Nello studio attuale indichiamo una correlazione positiva tra una attività clastogenica e la posologia e che questi biomarkers di stress ossidativo possono essere influenzati positivamente con un trattamento appropriato antiossidante. Con l’autorizzazione del Ministero della Salute Armeno (Armenian Ministry of Health) 30 operai sono stati trattati con foglie
Ginko Biloba, un antiossidante
L’estratto EGb 761 che contiene flavonoidi e terpenoidi e che è stato somministrato a dosi quotidiane di 3 x 40 mg (Tanakan, IPSEN, France) durante due mesi.
L’attività clastogenica del plasma risultò ridursi a livelli di controllo il primo giorno dopo la fine del trattamento. Dopo 1 anno di controllo periodico fu evidenziato che il beneficio del trattamento persisteva per almeno 7 mesi.
Un terzo degli operai dopo un anno ebbe ancora dei fattori clastogenici a dimostrazione del fatto che il processo che li produceva era ancora attivo. Tuttavia è incoraggiante l’osservazione che degli antiossidanti non debbano essere dati continuamente, nei tentativi di intervento su larga scala. Questo appare giustificato, poiché i fattori clastogenici si pensa che siano fattori rischio per lo sviluppo di effetti postumi alle radiazioni Fonte
Ginkgo biloba : “ Fossile vivente”
A volte il Ginkgo è stato definite un fossile vivente perchè non ci sono altri membri della sua specie e la sua età e unicità lo separano dalle altre piante. Può dovere la sua sopravvivenza al fatto che tollera la siccità e l’inquinamento. Si pensa che alcuni alberi abbiano 2500 anni e si sono trovato dei fossili del periodo jurassico.
L’albero cresce lentamente. Servono sia le piante femmina che quelle maschio per produrre dei semi, ma il frutto (sulla pianta femmina) ha l’odore del burro rancido ecco perché gli alberi femmina sono raramente usati per scopi ornamentali.
Nella medicina cinese, inizialmente si usava il seme cotto, ma recenti studi sulle foglie inducono a pensare che anche quest’ultime siano benefiche come medicinali: favoriscono la circolazione, specialmente cerebrale; si usa anche per guarire il tinnito, laddove la sua causa si ritiene sia un danno da radicali liberi o scarsa circolazione.
Il Ginkgo Biloba contro asma e allergie
La foglia contiene un composto che non si riconosce in altra pianta: il “ginkolide”, che ha azioni antiallergiche che rendono il ginko adatto per il suo contro l’asma.
Oggidì gli usi più comuni della foglia di ginko sono per “ insufficienza cerebrale” caratterizzata da perdita di memoria, capogiri, confusione, ansia.fonte Tuttavia grazie al successo avuto nel proteggere gli operai all’impianto nucleare di Chernobyl, viene ora sempre più studiato per le sue proprietà radioprotettive.
Il mio personale interesse al Ginko si sviluppò visitando Hiroshima e imparando che sopravvissero 6 alberi entro 1-2 km dallo scoppio della bomba atomica.
Cristina Bassi