La canfora è un elemento che in chimica viene definito come chetone ciclico avente formula C10H160; si presenta sotto forma di sostanza bianca resinosa, molto aromatica, che si estrae da alcuni vegetali, tra cui i più noti che sono la Cinnamomum canphora, una pianta di origine asiatica che oggi viene coltivata in diverse parti del mondo e anche in Italia, o il il Laurus Camphora, una pianta del Borneo.
La canfora si trova all’interno di molteplici varietà vegetali, soprattutto nelle piante appartenente alla famiglia delle Lauraceae, e in piccola quantità anche in alcune spezie come menta, basilico, maggiorana, ecc., può essere comunque estratta anche chimicamente dalla Trementina, una resina vegetale prodotta dagli alberi appartenenti alla divisione della pinophita.
L’estrazione vegetale
Avviene per distillazione in vapore acqueo dei rami e la corteccia, solo dopo aver atteso che la pianta diventi matura e raggiunga circa i 50 anni.
Alcune specie rare producono un tipo di canfora molto costosa e pregiata.
I rami, se vengono spezzati, diffondono un aroma gradevolissimo molto forte e subito riconoscibile.
Indicazioni e usi consigliati
La canfora può essere usata in molti modi e su molteplici problematiche. Va comunque assunta in maniera moderata per la sua elevata tossicità.
Dosi eccessive possono infatti determinare problematiche gravi soprattutto nei bambini su quali si vieta l’utilizzo.
- Antidolorifica su distorsioni, contusioni, e dolori muscolari. La canfora ha un alto potere di penetrazione; la sensazione di freddo che produce determina una diminuzione della sensibilità della zona trattata. L’effetto anestetico è ottimo in caso di dolori muscolari, affaticamento, intensa attività sportiva, ecc. Si consiglia di eseguire un massaggio sportivo decontratturante sulle zone affaticate della durata di almeno 30 minuti, con olio a base di canfora, che stimoli l’attività muscolare e i cataboliti dovuti ad un eccesso di lavoro muscolare o ad una contrattura; successivamente è bene eseguire un Massaggio emolinfatico per drenare le tossine e l’acido lattico responsabili del dolore e dell’eventuale edema.
- Colpi di freddo, raffreddore, febbre, influenza, tosse. Si può trovare la canfora all’interno di sciroppi per la tosse data la sua attività espettorante e fluidificante. Efficace anche in caso di spasmo bronchiale e allergie, e in generale in caso di problemi dell’apparato respiratorio, oltre a stimolare l’attività respiratoria, risulta attiva anche sull’apparato cardiaco svolgendo un’azione vasodilatatoria e stimolante (a livello coronarico), e inducendo una risposta immediata dell’attività cardiaca. In caso di febbre abbassa la temperatura e rilassa. Si può spalmare un po’ di unguento a base di canfora sopra il dorso per avere un miglioramento della respirazione. Per decongestionare le vie respiratorie si consigliano i suffumigi a base di canfora e soluzione fisiologica da effettuare più volte nella giornata, e l’ultima volta prima di coricarsi.
- Azione stimolante del microcircolo. Combatte la buccia d’arancia e gli inestetismi legati ad una cattiva circolazione. Frequentemente la canfora è aggiunta a fanghi o trattamenti per la pefs (cellulite) come bendaggi e creme essudative, dette anche creme sauna, insieme alla centella asiatica e alla pilosella, per la sua azione iperemizzante e vasodilatatoria. Il suo utilizzo permette di richiamare sangue dai tessuti profondi con conseguente apporto di ossigeno e aumentata permeabilità capillare. Gli effetti positivi a livello tessutale si evidenzieranno con una cute più tesa ed elastica e una diminuzione della stasi circolatoria con riduzione dell’inestetismo e del dolore tipico pungente sulle gambe dovuto a cattiva irrorazione sanguigna. Si consiglia di effettuare due trattamenti settimanali della durata di 40 minuti ciascuno con la messa in posa di fango o bendaggio o crema essudativa, accompagnati da un massaggio circolatorio della durata di 60 minuti.
- Ipertensivo. Adatta in caso di svenimento o colpi di calore, si consiglia di tenere a portata di mano l’olio di canfora e di farlo annusare in caso di collasso e di pressione bassa. Aiuta a riprendere i sensi e ad alzare la pressione.
- Pediluvi e gambe pesanti. Nell’acqua del pediluvio può essere aggiunto dell’olio di canfora per ottenere un effetto rinfrescante e stimolante sulla circolazione di ritorno. Formulazioni in gel antiprurito a base di canfora possono essere spalmati, subito dopo aver effettuato il pediluvio, con leggero massaggio, su gambe predisposte a stasi linfatiche, ritenzione idrica ed edema. Nelle creme per i piedi frequentemente è inserita la canfora per la sua attività rinfrescante e antisettica.
- Antitarme. Disinfettante d’ambienti e armadi. La sua azione antisettica e deodorante la rende un ottimo rimedio per combattere le tarme. Può essere posizionata all’interno di sacchetti che verranno posti alla base dell’armadio sostituendo la naftalina, molto spesso poco tollerata per il suo fastidioso e riconoscibile odore pungente. In vendita si trovano anche tavolette alla canfora per armadi.
Storia e curiosità
Sembra sia stata scoperta da Marco Polo durante il suo viaggio in Cina, ma a onor del vero la canfora veniva utilizzata già nell’antichità, basti pensare che era molto diffusa in Egitto come fluido per imbalsamare, oltre che come essenza impiegata nei riti celebrativi.
Nella cultura araba pre-islamica abbiamo testimonianze circa il fatto che la canfora venisse utilizzata per aromatizzare bevande, come si evince dal Corano e come risulta dal libro dei profumi del filosofo al-Kindi.
In alcuni paesi, come l’India, viene impiegata nei riti sacri indù perché, come anche la pece, ha la proprietà di non produrre ceneri se incendiata, pertanto viene utilizzata nelle cerimonie proprio per questa sua caratteristica. E’ inoltre utilizzata, ancora oggi, in cucina come spezia (attenzione si può ingerire solo la canfora per uso alimentare).
La canfora attualmente viene utilizzata sia in estetica che in medicina
Viene utilizzata per le sue virtù terapeutiche, antisettiche e stimolanti. Ed è’ realmente efficace in caso di gambe gonfie e problemi circolatori, oltre che nelle affezioni dell’apparato circolatorio e muscolare.
Proprietà ambivalente della canfora e dell’olio di canfora
La canfora condivide con altre piante la caratteristica di possedere la virtù di essere bivalente e di espletare effetti diversi a seconda della condizione dei tessuti, ovvero risulta riscaldante qualora i tessuti siano freddi, mentre risulta rinfrescante su tessuti caldi e infiammati; ed è valida quindi in situazioni diverse.
Le sue proprietà sono: antidolorifica; antisettica; riscaldante/rinfrescante; tonificante; stimolante l’apparato respiratorio e circolatorio; antisettica/deodorante; plastificante.
La pianta viene usata anche come cardiotonico, quando il polso è debole.
Per uso esterno, si rende utile nei reumatismi alle giunture e nelle nevralgie.
La canfora si trova all’interno di preparati cosmetici o farmacologici
Come unguenti, creme, preparati per combattere inestetismi, sciroppi per la tosse, soluzioni idroalcoliche, soluzioni oleose, bendaggi per gli inestetismi, cerotti antidolorifici.
Il tutto si possono trovare nelle farmacie, parafarmacie e nelle erboristerie.
Controindicazioni ed avvertenze
La canfora risulta tossica se assunta ad alti dosaggi. È vietato l’utilizzo su donne in gravidanza e allattamento.
Vietato l’uso su bambini; su bambini di età inferiore ai due anni l’utilizzo di canfora ha provocato convulsioni e laringospasmo. Non usare in caso di epilessia. La canfora può inoltre determinare una sensibilizzazione della zona trattata per la sua azione rubescente. Inoltre si consiglia di fare attenzione al dosaggio se si utilizza l’unguento in caso di tosse o affezioni bronchiali; il suo aroma forte e pungente può causare una vasodilatazione respiratoria eccessiva.
Non bisogna eccedere con i dosaggi.
La canfora possiede un elevato grado di penetrazione e un’alta capacità di interazione con i farmaci deputati al controllo del sistema nervoso. È bene utilizzare preparati già pronti con percentuali adeguate a garantire la non tossicità del prodotto ed è consigliato di evitare il fai da te.
Bagno per pelli grasse
Per la preparazione servono
- 8 gocce di olio essenziale di canfora
- 10 gocce di olio essenziale di limone
- 5 gocce di olio essenziale di lavanda.
- Il tutto mescolato con 2 cucchiai di olio di jojoba.
Adesso versate il composto nella vasca da bagno, e immergetevi. Il bagno ha maggiore efficacia se tutti gli ingredienti si mescolano in precedenza e si custodiscono n un contenitore chiuso ermeticamente in ambienti freschi e poco illuminati.
Massaggio per dolori reumatici
L’applicazione mediante massaggio è il metodo che consente la migliore assimilazione degli oli essenziali.
Prepariamo un composto: