L’Amamelide (Hamamelis Viriginiana) è una pianta molto preziosa per il nostro organismo perchè contribuisce nel rafforzare le pareti venose ed elimina l’accumulo di liquidi nell’organismo. Viene utilizzata in diverse forme: decotto, tisana, tintura madre, pomate.

Amamelide o Hamamelis Virginiana: rimedio fitoterapico e omeopatico

L’Amamelide è un arbusto che può raggiungere i 7 m d’altezza appartenente alla famiglia delle Hamamelidaceae. E’ chiamato anche, dall’inglese, “nocciolo della strega”, perchè i suoi frutti ricordano il sapore delle nocciole e il tronco è usato per fare i manici di scopa che nella leggenda è il mezzo di trasporto delle streghe. I fiori sono gialli e a forma di piccoli fili.  Originario delle regioni orientali degli Stati Uniti, l’amamelide viene oggi coltivato anche in Europa. Nel Nord America è fra i prodotti erboristici più venduti. I Nativi americani la usavano in caso di infiammazioni e come cicatrizzante, veniva anche usata dagli stregoni che le attribuivano poteri magici. Mentre nell’Ottocento, il distillato veniva usato contro le scottature solari e le irritazioni oculari, dopo lunga esposizione alla luce. Le foglie e o rametti si raccolgono in qualsiasi momento dell’anno; vanno poi essiccati in luogo asciutto e assolato.

I contenuti della pianta e come si utilizza

L’amamelide è una delle piante più ricche di tannini, sostanze con proprietà antinfiammatorie e antidiarroiche, fermano le emorragie, restringono i vasi sanguigni, rafforzano le pareti delle vene e contrastano il ristagno del sangue. Sono anche presenti saponine, sostanze che eliminano l’accumulo di liquidi nell’organismo, e flavonoidi che aumentano la resistenza dei capillari e sono potenti antiossidanti.
Si  utilizza come decotto: la corteccia viene tritata grossolanamente e viene portata a ebollizione in acqua, lasciare bollire per 10-15 minuti e filtrare.
La tisana si ottiene facendo bollire l’acqua e immergendovi le foglie (essiccate e triturate); coprire e lasciare in infusione per 10 minuti.
Esiste la tintura madre ottenuta per macerazione in alcol alimentare di foglie e corteccia.
Si possono reperire, come le foglie e la corteccia, anche supposte e pomate a base di amamelide, in erboristerie e farmacie specializzate.

I benefici: Quando l’ Amamelide può essere utile

Per febliti, varici, ulcere delle vene varicose, emorroidi (che ai primi caldi si fanno sentire). La funzionalità della pianta diminuisce il ristagno venoso, rafforzando le pareti e la permeabilità dei vasi sanguigni.
Nella diarrea acuta. Per infiammazioni delle gengive e della gola, grazie all’azione antinfiammatoria dei tannini.
Nel caso di emorroidi, è possibile fare impacchi esterni imbevuti di decotto di corteccia. In cosmetica viene utilizzata per la sua azione astringente, schiarente con effetto rinfrescante e disarrossante. Per fragilità capillare e varici si possono usare le pomate in commercio che non eliminano il problema ma sfiammano le varici.
La tisana funziona bene nel caso di diarrea e, i gargarismi fatti  sempre con la tisana o il decotto, riducono l’infiammazione di gola e gengive.
In fitoterapia è impiegato come rimedio di pronto soccorso per le sue proprietà astringenti.

L’ Amamelide, potente rimedio omeopatico

Hamamelis virginiana è anche un rimedio omeopatico ottenuto dalla corteccia fresca dei rametti e della radice. Viene prescritto a coloro che soffrono della mancanza di apprezzamento e rispetto da parte degli altri diventando solitari e depressi. Se malati, diventano irrequieti e irritabili (ricordo che l’omeopatia cura sulla persona nella sua interezza, con sintomi psichici e fisici). I sintomi fisici sono costituiti da varici e emorroidi infiammate, emorragie (mestruazioni abbondanti o epistassi). I sintomi sono migliorati con l’aria fresca, leggendo e parlando. Il peggioramento si verifica con l’aria calda e umida e con il movimento.

Controindicazioni: l’amamelide non deve essere assunto da chi soffre di epatopatie.

Autore: Naturopata Angela Ballarati

Autore

Naturopata con master in comportamento alimentare e conoscenze in fitoterapia e reflessologia plantare. Appassionata da sempre di omeopatia, yoga e del mondo vegetale, soprattutto delle piante autoctone e del loro potere curativo e alimurgico, così come di alimentazione naturale e degli effetti sulla salute del nutrirsi secondo natura.