L’Aframomum angustifolium, conosciuta anche come Maniguette fine o Amomum Malegueta (che sta per medusa, alias cattiva-pungente, per il sapore pungente riferito alla spezia) o Grani del paradiso o ancora con il nome di Pepe della Guinea.
E’ una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zinziberaceae, con fiori di vario colore – che va dal giallo al rosa – la cui forma è a tromba, con frutti scarlatti e semi bruni piramidali, e foglie lanceolate dalle quali si ricavano una spezia ed un olio essenziale particolarmente dolce e morbido, dall’odore un po’ legnoso e fruttato simile a quello del the.
La pianta è originaria del Madacascar, se ne trovano molte piante nelle foreste dell’Africa tropicale dal Mozambico al Sudan, fino alla Costa d’Avorio,
Appartenente alla stessa famiglia a cui appartengono Cardamomo, Curcuma e Zenzero, è molto coltivata in Africa poiché la sua esportazione a livello commerciale possiede un grande valore.
Le sue Proprietà
Rilassante, calmante, favorisce il sonno, interviene su ansia, depressione e casi di squilibrio interiore quando si fa fatica a trovare il proprio centro. Utile in caso di blocco del plesso solare.
Curiosità
Il suo nome Grani del Paradiso è verosimilmente riconducibile al fatto che le sue proprietà benefiche a livello spirituale rendono questa pianta sacra e magica tanto da farle guadagnare il nome di pianta del paradiso, sicuramente anche per l’odore speziato molto apprezzato in ambiente sacro.
La spezia di uso in cucina è ottenuta da semi macinati.
I semi della pianta sono chiamati anche Grani del paradiso per le loro proprietà curative e culinarie. I chetoni aromatici presenti nella pianta rendono infatti i semi amari e piccanti conferendogli un sapore deciso; vengono infatti utilizzati in Africa per condire pietanze etniche (viste le proprietà antisettiche contro i vermi intestinali) e in Europa al posto del pepe nero o per aromatizzare bevande alcoliche come birra o vino.
In Africa la pianta viene utilizzata per i suoi effetti benefici e curativi. in caso di sterilità e per risvegliare i sensi; come afrodisiaco è molto usato il decotto, utilizzando in gran parte la radice.
In Europa è utilizzata oltre che in cucina, in profumeria unitamente a Cardamomo, Patchouli e Vaniglia, e in erboristeria come stimolante e diuretico, oppure come rinvigorente psico-fisico.
In Madagascar le foglie vengono utilizzate per calmare la tosse, per la presenza di pinene.
L’olio essenziale
Viene utilizzato poco utilizzato in aromaterapia poiché molto raro il suo uso è spesso riservato solo agli indigeni locali o agli specialisti.
L’olio proviene dalle coltivazioni in Madacascar, in particolare delle zone dei villaggi di Fokontanynella riserva Vohimana del distretto di Moramanga.
Contiene esteri e terpeni che ne spiegano la sua potente attività distensiva del sistema nervoso.
I suoi effetti benefici e ristoratori lo rendono adatto in caso di insonnia, stress, ansia, affaticamento. Ottimo se si accompagna al massaggio Bioemozionale Californiano (mettere link da naturopata) poiché aiuta a ritrovare se stessi e coadiuva quindi il lavoro dell’operatore del benessere nel promuovere centratura e grounding (radicamento). Inoltre calma e conforta lo spirito.
Utilizzo
- Per avere un effetto ristoratore e rilassante versare qualche goccia nella vasca da bagno e poi immergersi per dieci minuti in acqua calda.
- Per alzare il morale versare qualche goccia su entrambi i polsi, oppure odorare direttamente la boccetta dopo aver tolto il tappo.
- Per creare un’atmosfera di accoglienza disperdere l’aroma nell’ambiente attraverso un brucia-essenze. Versarne 1 goccia per ogni metro quadro.
Può essere usato in sinergia con Lavanda, Arancio e Mandarino.
La conservazione del pepe e dell’olio deve avvenire in ambiente privo di luce, asciutto e all’interno di boccette scure e ben sigillate.
Le controindicazioni sono le stesse