Il Dragoncello o Estragone (Artemisia dracunculus) è una pianta perenne, aromatica e amara, anche conosciuto come Estragone o Erba Dragona, è una pianta erbacea originaria dell’Asia centrale.
Se ne distinguono due varietà differenti, il dragoncello russo o siberiano, pianta più resistente e robusta ma dal sapore meno deciso ed il dragoncello francese, dalle foglie più scure e delicate ma anche molto più aromatiche.

Dragoncello o Estragone: pianta aromatica dagli effetti benefici in cucina e per la digestione

Il dragoncello viene diffuso in Occidente subito dopo le Crociate, mentre in Italia la sua diffusione inizia in Toscana, il suo nome, Artemisia, pare gli sia stato dato in onore di Diana Artemide, alla quale si riconosce la proprietà di ristabilire, in caso di necessità, il flusso mestruale; Dracunculus, invece, che significa “piccolo drago” deriva, dal fatto che il cespuglio ricorda questo animale.

Il Dragoncello: Usalo in cucina!

Il dragoncello può essere utilizzato per aromatizzare uova, pesce, frutti di mare, carni, patate, pomodori, asparagi e cipolle.
Le foglie fresche possono essere unite alle insalate e alle salse anche all’ultimo momento per un tocco speciale.
A lungo il dragoncello è stato considerato un aroma tipico della cucina francese, per il largo impiego che ne viene fatto in questo paese: oggi, invece, è entrato nei menù di tutta l’Europa e di molti altre zone del mondo, in Italia è caratteristico invece di alcune ricette toscane.

Il sapore e il gusto dell’ Estragone: come consumarlo

Il dragoncello ha un sapore aromatico, pungente e un po’ amaro, con alcune note di menta, sedano e anice.
Per il suo particolare profumo delicato è adatto per insaporire piatti di pesce, frittate, creme fresche, salse e ripieni, leggermente amaro e pepato, è spesso indicato per essere usato su alimenti poco saporiti.
Il dragoncello, se acquistato e consumato fresco, avrà sicuramente un sapore più fine e un aroma decisamente più intenso, in commercio possiamo trovarlo anche secco, ma l’uso è limitato poiché gran parte del suo aroma viene perso e risulterebbe poco intenso.
Con il dragoncello è possibile aromatizzare olio ed altri condimenti, come l’ aceto creando le varianti speziate per dare un tocco originale a qualsiasi ricetta.

Dragoncello: ultiori proprietà e benefici

Il dragoncello ha proprietà antisettiche, aromatiche, stimolanti, digestive: un infuso di foglie preso dopo i pasti favorisce la digestione e l’eliminazione di gonfiori addominali.

Le foglie contengono sali minerali e le vitamine A e C. inoltre masticare le foglie riduce la sensibilità delle papille gustative, favorendo l’assunzione di medicine amare.
Le radici danno sollievo al mal di gola e l’infuso di foglie stimola l’appetito.
essendo un antisettico naturale torna utile contro il mal di gola e le infiammazioni del cavo orale, pensate che già al tempo dei Greci si masticavano foglie di dragoncello per alleviare il mal di denti.
Ma le proprietà non finiscono qui: ha virtù toniche, stomachico-digestive, aperitive, carminative, in infuso può alleviare anche l’insonnia.
Per il suo sapore fresco e pungente, a metà tra il sale e il pepe è un esaltatore naturale di sapore, le foglie di dragoncello, possono risultare utili, a chi per problemi di salute, non può usare il sale.
Favorisce inoltre la depurazione dell’organismo stimolando la diuresi e combatte l’inappetenza.
Avanti a tutto Dragoncello quindi per ogni stagione!

Autore: Naturopata Francesca Perego

Autore

Naturopata Diplomata presso l’Istituto Rudy Lanza, specializzata in Alimentazione integrata, Riflessologia Plantare, Massaggio Tradizionale Thailandese, Fiori di Bach, Aromaterapia, Iridologia Naturopatica. Naturopata iscritta alla FNNHP ed al Registro degli Operatori di Discipline BioNaturali della Regione Lombardia.